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La prima visita ginecologica

da redazione

La prima volta non si scorda mai: sicuramente mai quella della prima visita ginecologica. Tantissimi dubbi affollano la mente di una ragazza in attesa di questo primo incontro con il ginecologo.
Magari si è chiesto consiglio alla mamma, alla nonna, alle amiche… Ma ugualmente tante domande si susseguono.
Cosa succederà? Sentirò dolore? Come si svolgerà la visita?
Iniziamo a sciogliere tutti i dubbi grazie al dottor Alessio Tocci, specialista in ginecologia.

Partiamo dal quando: c’è un momento giusto per fare la prima visita ginecologica?

Si, sicuramente il momento giusto è quando si iniziano ad avere rapporti sessuali, poi le visite ginecologiche proseguono fino a 65 anni ed oltre.

E con quale cadenza dottor Tocci?

Diciamo ogni due anni.

Perché è importante fare la prima visita ginecologica?

È importantissimo fare la prima visita perché permette ad una ragazza di conoscere lo stato di salute degli organi pelvici, consente di avere rassicurazioni su aspetti molto intimi della propria salute. Inoltre è l’occasione per porre delle domande e ricevere delle risposte professionali da uno specialista. Ad esempio sulla contraccezione, sull’igiene intima e su tante abitudini magari non corrette e in generale migliorare la conoscenza di se stessi. Dal punto di vista medico la prima visita serve a cogliere tutte le eventuali situazioni di rischio per fare prevenzione di patologie tumorali.

Insomma dottore è un regalo da fare alla propria serenità e sicurezza di giovane donna, giusto?

Esatto, magari come regalo compleanno originale. E si, di solito l’effetto, a parte un po’ di imbarazzo, è di grande rassicurazione.

Cosa succede durante la prima visita ginecologica?

Intanto la visita ginecologica si svolge in studio concepito per offrire la massima privacy alle pazienti. Nel mio, ad esempio, c’è una zona con la scrivania e le sedie dove svolgo la parte iniziale e colloquiale della visita, poi c’è un’area riservata in cui la paziente può cambiarsi. Infinr una zona in cui c’è il lettino ginecologico, fornito di gambali (i supporti su cui appoggiare l’incavo delle ginocchia per assumere la posizione adatta per la visita), la lampada, il piano di lavoro con gli specifici strumenti che adopero incluso l’ecografo.

Quindi dottore, all’inizio della visita lei fa una chiacchierata con la giovane?

Si, per capire qual è la sua storia medica familiare e personale le pongo una serie di domande. Di solito domando se la paziente sa di avere qualche allergia a farmaci particolari, se ci sono malattie ricorrenti in famiglia, quali sono, se la paziente ha subito interventi, se assume farmaci.

E poi come si svolge la visita ginecologica?

Poi domando se è una visita di controllo oppure se c’è un altro motivo specifico della visita, oppure lascio spazio alla paziente per vedere se desidera domandare qualcosa, alle volte può essere utile per fare in modo che emerga se c’è qualche desiderio o dubbio.

Poi domando se la paziente ha già avuto i primi rapporti sessuali.

Quando la conversazione è conclusa allora invito la paziente ad accomodarsi nella zona spogliatoio e poi a tornare per procedere per la visita specialistica. La visita consiste nella osservazione e valutazione dei genitali esterni quindi regione vulvare, area inguinale, introito vaginale e perineo, spazio che intercorre tra vagina e retto. Questa fase permette di chiarire che non ci siano eventuali alterazioni grossolane della anatomia dei genitali, come anche di valutare la presenza di infiammazione o magari di perdite. Quindi l’importanza di questa fase è spesso tranquillizzare pazienti in ansia su eventuali problematiche ginecologiche. Poi si procede alla visita ginecologa vera e propria tramite la palpazione bimanuale e, laddove si generi un sospetto di patologia o di possibilità di presenza di patologia, si ricorre ad un ulteriore approfondimento attraverso l’ecografo. Ovviamente questa manovra viene effettuata invitando la paziente a rilassarsi il più possibile per consentire un più facile conduzione della visita, il rilassamento della muscolatura e quindi un minor disagio. L’ultima manovra della visita consiste nell’inserire in vagina lo speculum, chiaramente usa e getta, che offre di vedere il collo dell’utero che si trova in fondo alla vagina e agevola il Pap test.

Ecco, che cos’è il pap test?

Eseguire il Pap test è uno dei motivi più importanti per effettuare una visita ginecologica. Il pap test è una indagine che studia la salute del collo dell’utero e consiste nel prelievo indolore di tessuto citologico e di cervice cervico vaginale. Con il pap test si trae secreto e cellule attraverso un piccolo spazzolino tondo ed una spatolina di legno. Questi materiali vengono poi depositati su di un vetrino ed inviati al dipartimento di anatomia patologica dove vengono analizzati. Il pap test è un esame fondamentale per la diagnosi precoce e quindi la prevenzione delle patologie della cervice uterina. L’ecografo può essere un utile complemento per chiarire ed ad approfondire alcuni quadri che emergono dalla semplice esplorazione e clinica ginecologa.  Quindi si tratta di un esame molto utile per avere una visione più completa e precisa degli organi genitali anche nella loro struttura interna e nella loro funzionalità.

Al termine della visita clinica, invito la paziente a tornare dietro lo spogliatoio e attendo che si rivesta per comunicarle le conclusioni dell’osservazione e per parlare di eventuali terapie o soddisfare aspettative e richieste specifiche, come la contraccezione.

Qual è il suo consiglio più importante? 

È importante affrontare la prima visita ginecologica con tranquillità, certo sarà normale provare un po’ di imbarazzo, ma nulla di più, anzi, magari consiglio di mettendoci quel pizzico di curiosità che può trasformare la visita  in un momento per avere sia le giuste informazioni sia risposte professionali a qualche perplessità.

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