Venerdì 7 aprile a Cave torna per la 144esima volta la magnifica suggestione della processione del Venerdì Santo, una rievocazione storica che sa coinvolgere ed emozionare trasmettendo quei valori di tradizione e devozione così intensamente radicati nella comunità locale da richiamare tantissimi visitatori. La processione che Cave realizza per commemorare la passione di Gesù è articolata ad arte, richiamando in Città non solo tantissimi nativi ma decine e decine di innumerevoli fedeli da tutto il circondario, e si svolge attraverso solenni riti che iniziano dalle prime ore del pomeriggio per abbracciare la notte fonda, ripercorrendo attraverso oltre 500 figuranti in costume d’epoca i tratti salienti della Via della Croce.
Monolite Notizie ha seguito tutta la fase di preparazione che la Città dei monti prenestini vive con forte trasporto, testimonianza del valore sociale, culturale e religioso che fonde questa lunghissima tradizione con l’essenza stessa del popolo di Cave. Una bellissima Mostra concorso “Donna, ecco tuo Figlio… ecco tua Madre” ha coinvolto gli allievi degli Istituti ‘Henri Matisse’ ed ‘Enzo Rossi’ per individuare l’opera artistica da riprodurre per tutto il materiale promozionale. Per l’edizione 2023, il Concorso ‘Pietà in Arte’ (tutte le opere in gara sono nel videoservizio qui sotto) vincitrice è risultata la giovane studentessa Alessia Mancini.
Nel video servizio in coda al presidente articolo le interviste ai vertici istituzionali di Cave: il sindaco Angelo Lupi, l’assessore alla cultura dott.ssa Silvia Baroni, il presidente della pro loco Emiliano De Carolis, insieme al rappresentante della Associazione ‘Comitato Pro Venerdì Santo’ Mauro Manni.
Nel prezioso libro “Il Venerdì Santo nella Storia di Cave”, scritto da Alessandro Pasquazi, si delineano gli aspetti caratteristici di questo immancabile appuntamento cavese annuale che: “assume in pieno il senso di comunità, civica e cattolica. Ciò che viene tramandato da secoli è che resiste all’oblio è all’indifferenza è la capacità di testimoniare, sempre come se fosse la prima volta, quasi inconsciamente, le proprie radici cristiane in un’epoca in cui l’operante laicismo ha costretto nazioni intere a rinnegare (omissis) La Sacra Rappresentazione, che il Popolo di Cave tiene viva, è l’Evento certamente unico nella Città, nel quale si assisted una fusione perfetta di età, generazioni, classi sociali, idee politiche. Il risultato è che Cave vive il Venerdì Santo come fosse la migliore rappresentazione di se stessa: Cave è il Venerdì Santo e il Venerdì Santo è a Cave. Un Popolo, una Comunità che (omissis) si trova magicamente e perfettamente coesa nella Processione del Venerdì Santo e nella Rappresentazione della Passione e Morte di Gesù Cristo”.
“Una processione che nasce nel 1879 e che si è svolta ininterrottamente fino al 2019, superando anche le due guerre del ‘900, purtroppo la tradizione è stata fermata solamente dal Covid” sottolinea l’ assessore Baroni che prosegue: “Il coro delle ‘Pie Donne’ è stato diretto dal maestro Giulio Claudio Velluti, a cui è stata dedicata la sala che ospita la mostra-concorso ‘Pietà in Arte’, un compito che si tramanda di padre in figlio, a dirigere il coro ora, infatti, è suo figlio Cristian Velluti.”
Senso di appartenenza non solo per devozione cristiana, ma per quel profondo specchiarsi e riconoscersi parte di una devozione che ha matrice identitaria potente, insieme all’infrangibile amore per le tradizioni si fondono per offrire una carrellata di emozioni che racconta più di qualunque scritto i sentimenti che tutta Cave nutre per una processione capace di far rivivere gli aspetti più umani del lato religioso, quelli che esprimono al meglio il significato di una comunità coesa e compatta nel riconoscersi al contempo unica ed universale.
“L’auspicio grande – sottolinea il sindaco di Cave Angelo Lupi-è rivolto ai nostri giovani affinché continuino ‘l’ antico percorso’. Un doveroso ringraziamento al Comitato Pro-Venerdì Santo e ai suoi instancabili componenti per la loro deduzione, che di anno in anno attualizzare è innova, nella puntuale lettura del ‘tempo che viviamo’, la Sacra Rievocazione del Venerdì Santo” è l’estensione dei ringraziamenti include la Confraternita della SS.ma Annunziata, depositaria del Culto, le Pie Donne ineguagliabili nel suggestivo rito della ‘Desolata’ e la comunità religiosa tutta”.
Appuntamento venerdì 7 aprile a Cave alle ore 20:30 con il solenne corteo processionale storico-religioso che attraverserà le vie del paese con 500 figuranti in costume d’epoca e con i Venerati Simulacro del Cristo e dell’Addolorata trasportati dalla Confraternita della Annunziata. L’evento celebrativo proseguirà alle ore 22:30, in Piazza Marconi a Cave, con la rappresentazione dei quadri scenici ‘La tragedia del Golgota-Resurrexit’. Si assisterà al toccante e grandioso snodarsi del magnifico Corteo Storico a fare da preludio ai Venerato Simulacri del Cristo Morto e della Vergine Addolorata. Ad accompagnare la processione la ‘Percussion Band Città di Cave’, le struggenti melodie del ‘Coro delle Pie Donne’, dirette dal M’ Cristian Velluti e la Banda Musicale ‘Giacomo Puccini’ diretta dal M’Mario Muraglione.