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Cascate di Cerveteri

L'Amazzonia del Lazio

da redazione

Lo sapevi che a pochi km da Roma esiste un luogo ancora incontaminato e selvaggio? Stiamo parlando delle spettacolari cascate di Cerveteri.

A nord delle colline di Cerveteri, a poco meno di 40 km da Roma, c’è un angolo di Tuscia Romana ancora intatto. Pascoli e boschi fitti e pareti tufacee scavate in solchi piccoli e grandi, gole e forre sono inverdite da felceti fitti e tappeti di pervinca.

Un corso d’acqua che scorre dai Monti Sabatini forma una serie di cascate e laghetti balneabili. Alcuni salti sono spettacolari e un percorso ad anello permette di visitarli uno per uno; per gli amanti del trekking è sicuramente un’esperienza da non perdere.

Anello delle Cascate di San Giuliano
L’anello delle Cascate di San Giuliano è un anello di circa 12 km di facile percorrenza. Il dislivello è contenuto, ma il terreno è sconnesso e bisogna guadare due volte i torrenti.

È consigliato indossare scarponi da trekking alti ed impermeabili. Presso i guadi il livello dell’acqua non supera i 15 cm. Noi abbiamo trovato delle buste di plastica da legare al ginocchio presso il guado più impegnativo. Per sicurezza meglio portarle nello zaino da casa o in alternativa indossare delle ghette sugli scarponi.

L’itinerario può essere percorso facilmente anche con bambini al seguito. Data la lunghezza dell’intero anello si può pensare di percorrerlo solo in parte in un itinerario a/r sullo stesso sentiero. Essendo abbastanza ombreggiato per quasi la totale lunghezza è adatto anche ai cani e alla bella stagione. In estate vale la pena fermarsi a fare il bagno presso la cascata Braccio di Mare.

foto di Roberto Maldera


Cosa vedere lungo l’anello delle Cascate di Cerveteri

Qui di seguito riportiamo tutti i punti di interesse e le cose da vedere lungo l’anello delle Cascate di San Giuliano, nell’ordine in cui li incontrerete percorrendo il tracciato.

  • Panorama sulla cascata dell’Ospedaletto: al centro del folto della vegetazione si vede la cascata dell’Ospedaletto. Siamo più o meno alla sua stessa altezza e abbiamo il salto davanti agli occhi.
  • Ferriera Pontificia: qui nel ‘600 avveniva la lavorazione del ferro estratto all’Isola d’Elba e trasportato in nave fino al porto di Ladispoli. Dal porto, a dorso di mulo, arrivava alle Ferriere. Nei due fabbricati lavoravano complessivamente una trentina di persone.
  • Cascata dell’Ospedaletto: anche detta cascata del Moro, è un salto di una ventina di metri che forma un piccolo specchio d’acqua.
  • Cascata della Mola di Castel Giuliano: anche detta cascata Superiore è un salto spettacolare di una trentina di metri.
    Ponte degli austriaci: ponte ottocentesco sul salto della mola di Castel Giuliano e sul torrente della Caldara.
  • Cascata Braccio di mare: anche detta cascata Inferiore è un salto meno alto degli altri, ma forma il laghetto più ampio e balneabile dell’area. L’acqua non è pulitissima e non deve essere bevuta!
  • Cascata dell’Arenile: piccola cascata. Dopo poco il torrente compie una curva alla confluenza con il Fosso Vaccinella.
  • Cascata del Vaccinello: risalendo un po’ il Fosso Vaccinella c’è la quinta cascata, la Cascata Vaccinello. Il salto è di circa 20 metri su un grosso masso che affiora dal basso.
  • Guado del Torrente Vaccina: il guado del torrente Vaccina è il più impegnativo, ma senza esagerare. Qui il torrente è largo circa 3 metri e si attraversa camminando su una piattaforma di cemento sulla quale scorre l’acqua. Il passaggio è dunque comodo ma l’acqua può raggiungere i 15 cm circa. Qui abbiamo trovato delle buste di plastica fermate con dei sassi ad uso degli escursionisti.
  • Porta Coperta: antica porta etrusca che si trova a due passi dal cimitero nuovo nel folto del bosco. È una delle sei porte dell’antica città etrusca di Caere.

Su Wikiloc digitando cascate di Cerveteri o cascate di San Giuliano si trovano diversi percorsi alternativi tra i quali scegliere il più adatto a voi. Noi vi segnaliamo questo qui.

Lunghezza: 11,81 km
Durata: 5 ore circa con tutto il tempo per godersi cascate e soste
Difficoltà: Escursionistico
Dislivello: 233 m

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