Riceviamo e pubblichiamo:
Apprendiamo che la Giunta comunale con deliberazione n. 155 ha dato seguito alla richiesta fatta dall’A.N.P.d’I. Colline Romane sulla proposta di convegno in data il 18 novembre p.v. sulla battaglia di El Alamein. Pensiamo che in un periodo di guerra come quello attuale, con il conflitto Russo/Ucraino del quale ogni giorno ci giungono notizie di atrocità sul genere umano, sia importante per le istituzioni dare messaggi di pace rispetto alla celebrazione di ricorrenze di singole battaglie.
El Alamein rimane una ferita aperta per gli Italiani, ma è necessario ricordarne anche il contesto storico: l’Italia, sotto la dittatura di Mussolini è in grossa difficoltà sul fronte africano, dopo la cociente sconfitta della Cirenaica. Il dittatore decise di chiedere quindi aiuto a Hitler, che rispose con l’invio di soldati, armi e carburanti e soprattutto con l’invio del generale Rommel, proprio quest’ultimo decise scientemente di sacrificare gli italiani (e i tedeschi) pensando di poter ledere la difesa inglese.
È vero, mancò la fortuna e non il valore, ma è questo il messaggio che la Giunta vuole dare?
La celebrazione di una battaglia efferata e sanguinaria dei nazi-fascisti? La stessa giunta che partecipa alle fiaccolate per la pace, concorda sul celebrare un fatto isolato di una guerra che gli italiani subirono, a causa del suo regime autocratico? Lo sanno bene i nostri nonni e bisnonni, che hanno ancora nitide le immagini e i ricordi di chi ha vissuto le guerre.
Secondo noi sarebbe giusto promuovere azioni positive di pace e non dare spazio in questo momento storico, a celebrazioni di fatti così efferati, che appartengono spesso ad estremismi di destra.
PSI Marino