Oriana Fallaci è una figura che non smette di affascinare, suscitando ammirazione e discussioni anche a distanza di anni dalla sua morte. La giornalista e scrittrice italiana ha attraversato decenni di storia, ponendo domande scomode e affrontando temi universali con una penna che non ha mai avuto paura di colpire al cuore. La sua personalità irriverente e la sua attualità rimangono oggi più che mai un punto di riferimento, soprattutto per le nuove generazioni che riscoprono la sua figura oltre i libri di testo, apprezzando anche le sue interviste e le sue battaglie per i diritti delle donne. Ora, grazie all’interpretazione di Mariella Gravinese, la figura di Oriana Fallaci torna a vivere sul palcoscenico. L’attrice, romana d’adozione, porta in scena il suo spettacolo Oriana Fallaci – La vita coraggiosa di una donna straordinaria dal 13 al 15 febbraio al Teatro Tor Bella Monaca. Un omaggio alla scrittrice e alla donna, che ha cambiato per sempre il panorama del giornalismo e della letteratura italiana.
Nel suo spettacolo, Mariella Gravinese non si limita a raccontare la Fallaci, ma diventa lei stessa la voce di una donna che ha fatto della sua esistenza una continua ricerca di verità e giustizia, spesso solitaria e controversa. “Ci sono state persone che hanno lasciato un segno forte del loro passaggio. Persone di cui parliamo ancora nel presente e continueremo a parlarne nel futuro. Una di queste persone è Oriana Fallaci”, afferma l’attrice, che si confronta con il difficile compito di portare sul palco una figura tanto complessa.
“La domanda che spesso mi faccio è: quali parole posso usare per parlare di lei? E la risposta è sempre la stessa: solo lei può raccontare la sua storia ed io posso solo fare da tramite.”
Lo spettacolo non è solo un tributo alla giornalista, ma anche un’occasione per riflettere sulle questioni politiche e sociali che, purtroppo, restano incredibilmente attuali, come la lotta per i diritti delle donne e la critica al potere. Fallaci è stata una voce che non ha mai avuto paura di esprimere opinioni scomode, che le costavano spesso accuse e giudizi. Ma proprio questa sincerità e il suo spirito indomito le hanno conferito un posto unico nella storia del giornalismo mondiale.
Il testo drammaturgico, curato da Gravinese, si basa su estratti di tredici libri di Oriana Fallaci, tracciando il cammino della sua vita e della sua carriera: dal suo ambiente familiare e gli studi al liceo, passando per i suoi primi passi nel giornalismo, fino ai grandi temi dell’amore, del dolore, della morte e della lotta per la verità. Il racconto di una donna che, sin da giovane, ha avuto il coraggio di affrontare la vita con sguardo lucido e determinato. La dichiarazione di Mariella Gravinese fornisce uno spunto interessante sulla sua connessione con Fallaci e sul motivo che l’ha spinta ad affrontare questo progetto teatrale.
“Ho ‘conosciuto’ Oriana Fallaci quando a 17 anni ho letto Lettera a un bambino mai nato. Un testo che mi ha colpito tantissimo, intimamente. Ho pensato ‘che coraggio ha questa donna. Si, perché non è facile scrivere in maniera così chiara e lucida quello che una donna pensa o potrebbe pensare nel momento in cui sa di essere incinta, di diventare madre; perché è vero che non ci sono soltanto pensieri belli e positivi. Ci sono anche preoccupazioni, chi sarà questo bambino, riuscirò ad educarlo bene, sarò una brava mamma, sarò un bravo genitore. Ecco, rimasi molto colpita e mi appassionai a lei. Incominciai a leggere altri suoi libri e scoprii che aveva una scrittura straordinaria, forte, chiara, onesta.
La Gravinese rivela come la scrittura di Fallaci l’abbia spinta a conoscere più a fondo la figura della scrittrice, non solo attraverso i suoi libri, ma anche documentandosi, confrontando fatti e luoghi descritti, scoprendo dettagli e verità che i media e i libri di storia non raccontano. Una passione che è cresciuta nel tempo, portando Mariella a cercare il modo giusto per raccontare una figura così complessa e sfaccettata. In un mondo in cui il giornalismo e la figura della donna sono ancora oggi al centro di un dibattito acceso, Oriana Fallaci rappresenta un esempio di coraggio, determinazione e onestà intellettuale, valori che continuano ad ispirare le giovani generazioni.
Lessi SE IL SOLE MUORE e NIENTE E COSÌ SIA e UN UOMO e tutti gli altri. E le sue interviste, i suoi libri erano talmente dettagliati, con nomi, luoghi e fatti che, in preda alla curiosità, mi andavo ad informare, mi documentavo, perché non prendevo come oro colato ciò che scriveva. E scoprivo che era tutto vero: ma i documentari in televisione non erano così precisi, nei libri di storia tanti episodi non venivano raccontati, non mi parlavano degli uomini che “facevano” la guerra, che erano al fronte, così come mi parlava la Fallaci nei suoi libri. Bisognava incrociare fatti, date, personaggi, luoghi: e per una ragazza adolescente, quale io ero negli anni ’80, non era facile. Così, continuai ad appassionarmi sempre di più. Non è semplice raccontare Oriana Fallaci. Ogni persona ha una propria idea, che dipende molto dalla conoscenza più o meno approfondita che si ha di lei. E quando dico conoscenza mi riferisco alla lettura dei suoi libri (non solo quelli che ci risulta comodo leggere), alla sua storia personale. Anni fa un famoso cantautore italiano, che io apprezzo molto per il suo percorso di vita e professionale, la definì “la giornalista che ama la
guerra”. Sorrisi leggendo questa definizione. Oriana Fallaci? Colei che è cresciuta durante
la guerra? Colei che ha incominciato a odiare la guerra proprio durante la sua infanzia e
adolescenza? Colei che si è sempre battuta contro il Potere, quel Potere che uccide la
libertà? Allora mi sono chiesta: in che modo scrivere un testo che racconta Oriana Fallaci? E la
risposta che mi sono data è: raccontarla con le sue parole. Il testo drammaturgico,
dunque, è il raccordo di parti di tredici suoi libri. Come “nasce” Oriana Fallaci? Per saperlo dobbiamo partire dal momento del suo concepimento, dal suo ambiente familiare, dai suoi studi al liceo, dai suoi esordi nel giornalismo, dal rapporto con i suoi colleghi giornalisti. E poi l’amore, il dolore, la morte, la vita.
Raccontare la donna Oriana Fallaci. Raccontarla non solo a chi per età l’ha vissuta, mentre era ancora in vita, ma soprattutto ai giovani, agli adolescenti, perché lei è un esempio di coraggio, di determinazione e di onestà intellettuale. E’ chiaro che questo è il mio punto di vista, è la mia verità. Ma come scrive la Fallaci in uno dei suoi libri più famosi: “Quasi che intuire una verità non aprisse interrogativi su una verità opposta, ed entrambe non fossero valide.”
Il progetto teatrale di e con Mariella Gravinese offre quindi un’opportunità unica per avvicinarsi a una delle figure più controverse e straordinarie della cultura italiana, scoprendo la sua umanità e il suo impegno per un mondo migliore, in un’epoca che continua a porre le stesse domande di ieri. Un’occasione imperdibile per chi vuole conoscere Oriana Fallaci non solo attraverso le sue opere, ma anche attraverso il suo spirito, la sua lotta e la sua verità.
Alessandra Battaglia
Riepilogo info
Oriana Fallaci – La vita coraggiosa di una donna straordinaria
Teatro Tor Bella Monaca – Roma
Dal 13 al 15 febbraio ore 21:00
Per informazioni: 06 20 10 579
Email: promozione@teatrotorbellamonaca.it
Whatsapp: 392 06 50 683 (solo messaggistica)