L’estate è ormai giunta al termine, spiaggia, mare, sole, sono già un ricordo, ma la voglia di viaggiare e il clima mite lasciano spazio ancora a qualche fuga di fine settimana. L’autunno è alle porte, i paesaggi si colorano di ogni sfumatura, dal rosso al giallo fino marrone; le campagne prendono vita e i Centri Storici sono invasi dal profumo caratteristico del mosto. Nel Lazio la tradizione enologica è antica e rinomata, con una qualità in continua crescita negli anni e un proliferare di etichette, percorsi enogastronomici, varietà di vitigni. Un tour del Lazio dunque non può prescindere dagli itinerari enogastronomici offerti da tutto il territorio regionale; e quale periodo migliore dell’autunno per scoprirne i sapori unici, immersi in paesaggi panoramici e dal grande patrimonio storico e artistico! Vasta e variegata è la scelta tra i percorsi per degustare e approfondire la molteplicità di inebrianti aromi che caratterizzano la nostra regione, realizzati proprio al fine di tutelare le produzioni locali e di incrementare l’attrazione turistica. Tra i tour più noti vi è indubbiamente la “Strada dei Vini dei Castelli Romani”, celebre zona dal terreno fertile e dal clima mite che vanta una consolidata tradizione vinicola. Da Albano Laziale a Rocca di Papa, passando per Ariccia, Castel Gandolfo, Marino fino a Zagarolo: un itinerario facilmente percorribile in macchina, che riesce ad unire la bellezza di interessanti visite ad anfiteatri, ville imperiali e terme a una raffinata offerta enogastronomica. A cosa non si può rinunciare se si decide per una gita in questa zona? A sorseggiare un bel calice di Frascati Superiore o di Cannellino, entrambi tra i prodotti di punta del territorio che va dal colle Tuscolo all’omonima cittadina, fino a Grottaferrata, Monte Porzio Catone e Monte Compatri.
Sempre dedicato ai temi della vite, del nettare degli dèi e dei prodotti tipici della zona è l’insieme di itinerari che si snodano nell’Alta Ciociaria, tra le provincie di Roma e Frosinone, che prende il nome di “Strada del Vino Cesanese”. Il percorso si addentra in un panorama verdeggiante, tra colline e monti dai profili morbidi: i vigneti dominano il paesaggio, insieme agli uliveti, ai campi di grano e ai prati per il pascolo. In quest’area il Cesanese del Piglio è diventato tra i primi vini DOCG nel Lazio. Prodotto nelle zone in provincia di Frosinone, tra Piglio, Serrone e Anagni, ha le sue radici nel territorio di Affile, piccolo borgo vicino ai Monti Simbruini; qui viene prodotto il Cesanese di Affile DOC, frutto dell’unico vitigno autoctono a bacca rossa della regione.
Quanto al tratto di costa che va da Anzio a Civitavecchia, alle zone lacustri di Bracciano e Marti della Tolfa, si presenta come uno scenario composito che unisce climi e terreni diversi. In quest’area tutti i vini esprimono appieno le particolarità del territorio: la perla laziale, il Costa Etrusco Romana bianco, è caratterizzato dalla mineralità e sapidità tipica delle zone costiere, mentre il rosso prende più i sapori tipici della macchia mediterranea. Gli itinerari che si articolano in queste zone sono ricchi di paesaggi naturali suggestivi, dalle colline della Maremma laziale ai terreni vulcanici della Tolfa, fino alle coste dai sentori etruschi. Una varietà di sapori, odori e panorami che vale la pena scoprire durante questo perfetto periodo autunnale!