Si è concluso ieri lo spettacolo intitolato “Il rompiballe” al Teatro Ghione. Nel cast due attori bravissimi: Paolo Triestino nella parte di uno spietato killer, ostacolato nella sua missione da Pignon, il Rompiballe interpretato da Giancarlo Ratti. Pignon o Frignon come lo chiama il prete-killer, è in effetti un uomo che può essere molto fastidioso. Ansioso, perduto nel suo immaginario matrimonio felice finito in modo inspiegabile; petulante, ripetitivo è in cerca di qualcuno che lo ascolti, lo consoli, gli dia suggerimenti e certezze. Il killer è combattuto tra aggredire o eliminare il vicino fastidioso e guastafeste oppure fingersi comprensivo ed amichevole per blandirlo e convincerlo ad andarsene. Si ritroverà a cercare di svolgere un compito proprio da prete e convincere il Rompiballe che la vita è bella e va vissuta. Un tourbillon di colpi di scena, paradossi, confusioni, scambi di persona e bugie. Riusciranno infine i protagonisti a raggiungere il loro obiettivo? Forse si, ma sicuramente non attraverso percorsi scontati!
Tra gag e battute, tanto divertimento e apprezzamento da parte del pubblico che ha applaudito a lungo la performance. L’opera è frutto della penna di Francis Veber conosciuto anche per la non meno famosa “Cena dei cretini”; anche questa commedia ha avuto molteplici messe in scena nonché una versione cinematografica del 1976. In attesa delle prossime repliche segue la trama de “Il rompiballe”.
François Pignon giunge disperato in una stanza d’albergo di Marsiglia. Sua moglie, l’ha lasciato ed è fuggita con il suo psichiatra. Il suo scopo è incontrarla a tutti costi per riconquistarla oppure suicidarsi per amore. Nella stanza accanto un prete dall’accento russo.
Ma il prete non è ciò che sembra bensì un killer in missione, dovrà uccidere un famoso pentito in arrivo nell’albergo. Le due stanze sono comunicanti e questo darà luogo a incontri e scontri tra i due. Pignon, il Rompiballe, è logorroico, ansioso, ingenuo e fastidiosamente insistente. Con i suoi progetti e le sue minacce di suicidarsi interferisce con i programmi del killer suo vicino. Il rompiballe: sorprese e paradossi alla base della comicità di questa commedia. Pignon rischia di richiamare su di sè, anzi su di loro le attenzioni della polizia e questo il killer deve assolutamente evitarlo. Dovrà quindi improvvisarsi amico e terapeuta per fare in modo che Pignon si tolga di torno.