Diverse le sfaccettature interessanti che emergono a chiusura della kermesse cinematografica tenutasi a Cefalù. Sul podio “Twist” di Daniele Catini (in copertina con il premio accanto al Presidente Macaluso) e poi altri dieci i cortometraggi ritenuti apprezzabili dalla Giuria della Stampa Internazionale. Per esplorare il mondo artistico delineato grazie alla kermesse culturale di Cefalù, Monolite Notizie ha intervistato il Presidente del Festival del Cinema di Cefalù Mario Macaluso.
Il vertice dell’importante evento dedicato alle nuove promesse della Settima Arte ha illustrato, alla luce della sua esperienza, un quadro dell’evento e ripercorso i temi e gli aspetti caratterizzanti le altre opere che hanno ottenuto più consenti. Cliccando qui invece il link del precedente articolo sul vincitore, il corto “Twist” di Daniele Catini.
Presidente Mario Macaluso, può tracciare un bilancio del Festival di Cefalù appena terminato sottolineando le perticolarità dell’edizione 2024?
La recente edizione del Festival di Cefalù si è rivelata un grande successo, caratterizzato da un’affluenza straordinaria e dalla qualità dei cortometraggi presentati. La giuria internazionale, composta da 54 giornalisti provenienti da tutto il mondo, ha contribuito a un’atmosfera di grande professionalità e competenza Quest’anno, il festival ha messo in risalto opere che affrontano temi sociali e culturali rilevanti, creando spazi di riflessione e discussione. In particolare, abbiamo notato un forte interesse per le storie che toccano questioni di attualità, come l’immigrazione, la disabilità e il senso di appartenenza, dimostrando come il cinema possa fungere da potente strumento di comunicazione e sensibilizzazione”.
Nella foto: a destra il Presidente del Festival del Cinema di Cefalù Mario Macaluso, a sinistra Sabrina Fatta ideatrice e finanziatrice del premio Pippo Fatta del valore di 500 Euro assegnato al regista del corto più significativo sul tema della disabilità vinto quest’anno da Denis Nazzari, di Roma, con il corto PROVA D’AMORE. Al centro il regista Daniele Catini che ha vinto il festival con l’opera intitolata “Twist”.
Presidente Macaluso, quali altre iniziative porterete avanti a breve?
“Stiamo organizzando lo StudenFestival, un’iniziativa pensata per dare agli studenti la possibilità di vivere il festival scegliendo e programmando le loro giornate con i film in mostra. Questo progetto mira a coinvolgere i giovani, rendendoli partecipi di un’esperienza cinematografica arricchente. Inoltre , i film presentati al festival avranno l’opportunità di partecipare a un’altra mostra sulla piattaforma MyMovies, ampliando ulteriormente la loro visibilità. È importante sottolineare che il festival continua con altre selezioni della giuria, che quest’anno attribuisce giudizi molto particolari e circostanziati sulle opere ritenute di particolare importanza.”
Oltre al vincitore, “Twist”, quali altre opere hanno ricevuto particolare apprezzamento?
“Oltre al meritatissimo premio a Twist , la giuria internazionale ha assegnato il Premio della critica a otto cortometraggi che hanno lasciato un segno profondo per la loro capacità di raccontare storie intense e coinvolgenti.
L’Erede di Sandy Di Natale narra la storia di Antonio, un uomo lacerato dai sensi di colpa e dal timore di non poter lasciare un’eredità. In un finale carico di tensione, si apre al fratello, svelando segreti oscuri che evocano atmosfere verghiane.
Dolce Tempesta di Dario Pastorino ritrae gli ultimi giorni di Francesca, una madre che, pur sapendo di essere malata terminale, dedica il proprio tempo alla crescita umana e culturale dei suoi figli, cercando di prepararli per la vita.
Friddo e Famme di Gennaro Esposito offre uno spaccato della vita di Ciro, un attore in lotta per far riconoscere la recitazione come un vero lavoro, attraverso una storia che mette in luce frustrazioni e sacrifici.
Marrobbio di Damiano Impiccichè segue Mario, un bambino di Marsala che, dopo un’esperienza extrasensoriale, si trova di fronte a una dolorosa riflessione sul dramma della migrazione.
Zellì di Marino e Baglieri è ambientato in una casa impregnata di ricordi, dove ogni gesto quotidiano sembra risvegliare frammenti di un passato che ancora riecheggia.
Luca, fuori sincrono di Alessandro Marinaro affronta il delicato tema della disabilità e delle difficoltà sociali attraverso la storia di Luca, un uomo che tenta di nascondere il suo handicap durante un incontro importante.
Prova d’amore di Denis Nazzari racconta il gesto semplice e sincero di Gigi, che una mattina decide di preparare la colazione per la compagnia, dimostrando quanto i piccoli gesti possano comunicare emozioni profonde.
Sciatu meo di Alessio Genovese riflette sul legame con le proprie radici, ripercorrendo i ricordi di un uomo e la sua connessione con la Sicilia, la terra da cui proviene”.
Le opere citate dal Presidente del Festival del Cinema di Cefalù corrispondono alle dieci opere premiate dalla rosa di diciotto giornalisti provenienti da Italia, Francia, Spagna e Germania che hanno assegnato il prestigioso Premio Critica Internazionale. I giornalisti hanno riconosciuto l’impatto di opere che esplorano tematiche sociali e umane di grande attualità, offrendo prospettive uniche e profonde su questioni universali. I 18 giornalisti fanno parte della Giuria Tecnica del Festival, composta da 711 esperti, che valuta tutte le opere iscritte da cineasti di ogni angolo del mondo. Di seguito proponiamo ai Lettori di Monolite Notizie i titoli dei dieci cortometraggi ritenuti meritevoli a cui è stato assegnato il Premio Critica Internazionale con le corrispondenti motivazioni.
Dolce Tempesta di Dario Pastorino (Campania) Motivazione:
“Un cortometraggio che affronta con delicatezza e profondità questioni di grande rilevanza sociale e affettiva. La storia di Francesca, una giovane madre degli anni Cinquanta, rappresenta il ruolo educativo della famiglia con grande autenticità. Pastorino utilizza con maestria l’introspezione e l’emotività per condurre il pubblico a riflettere sull’eredità emotiva e culturale trasmessa alle generazioni future.”
Friddo e famme di Gennaro Iago Esposito (Campania) Motivazione:
“Esposito dipinge con un linguaggio cinematografico evocativo il percorso dell’attore Ciro, che lotta per ottenere riconoscimento durante la crisi pandemica. La giuria ha particolarmente apprezzato l’omaggio a Eduardo De Filippo e il messaggio di resilienza, evidenziando l’importanza dell’arte come strumento di espressione e resistenza.”
Marrobbio di Damiano Impiccichè (Toscana) Motivazione:
“Con uno stile visivo potente e sensibile, Marrobbio racconta il percorso di un giovane che vive un’esperienza extrasensoriale legata al dramma della migrazione. I giornalisti hanno elogiato la capacità del regista di offrire una prospettiva profonda e attuale su uno dei temi più complessi del nostro tempo.”
Zellì di Mariateresa Marino e Alessandro Baglieri (Puglia) Motivazione:
“Con toccante intensità emotiva, Zellì riesce a costruire un racconto intimo che culmina in un colpo di scena profondo. I giornalisti hanno elogiato l’abilità dei registi di affrontare temi come l’amore e la perdita in maniera universale e toccante, conferendo al cortometraggio il Premio Critica Internazionale.”
Luca, fuori sincrono di Alessandro Marinaro (Sicilia) Motivazione:
“Il film esplora il tema della disabilità comunicativa con originalità e sensibilità, attraverso il racconto di Luca, un giovane che vive una vita ‘fuori sincrono’. I giornalisti internazionali hanno premiato la capacità del regista di veicolare un messaggio universale di accettazione e autenticità.”
Sciatu meo di Alessio Genovese (Puglia) Motivazione:
“Con una narrazione poetica e una forte attenzione alla Sicilia, Sciatu meo racconta il viaggio intimo di Peppe attraverso le sue radici culturali. I giornalisti hanno apprezzato la rappresentazione intensa e poetica dell’identità siciliana e delle sue tradizioni, premiando il cortometraggio per la sua straordinaria profondità e bellezza.”
Prova d’amore di Denis Nazzari (Lazio) Motivazione:
“Prova d’amore esplora con profonda sensibilità l’amore e l’empatia, seguendo il protagonista Gigi mentre vive un giorno nelle stesse condizioni della compagna disabile. I giornalisti hanno elogiato la capacità di Nazzari di rendere intensi e significativi i piccoli gesti quotidiani, sottolineando il valore universale del film.”
L’Erede di Sandy Di Natale (Sicilia) Motivazione:
“Con un racconto complesso e carico di tensione, L’Erede affronta il dilemma del protagonista Antonio, tra amore incestuoso e senso di colpa. I giornalisti hanno apprezzato la narrazione drammatica e coinvolgente che esplora i legami ancestrali alla terra, riportando alla mente le atmosfere verghiane e l’inevitabile ciclicità della tradizione.”
La messa in scena di Umberto Squitieri (Campania) Motivazione:
“La giuria riconosce in ‘La messa in scena’ un incisivo esempio di esplorazione delle dinamiche sociali e umane nascoste dietro le apparenze. La trama, che vede un regista fallito disposto a tutto pur di liberarsi della moglie, simboleggia le scelte egoistiche della società moderna. Squitieri crea una narrazione che cattura la fragilità dei legami umani, evidenziando la perdita di valori fondamentali. La tensione creata e le interpretazioni degli attori contribuiscono a una riflessione sulla superficialità delle relazioni.”
Angelica di Gianni Carbotti (Lazio) Motivazione:
“Con una regia intensa e delicata, Angelica trasforma una quotidianità apparentemente tranquilla in una rivelazione dolorosa e sconvolgente. Carbotti sfrutta abilmente ogni dettaglio per costruire un crescendo di tensione emotiva che culmina in un finale di forte impatto. Grazie a un racconto di famiglia che si sviluppa attraverso piccoli gesti, il film offre una riflessione profonda sulla vulnerabilità umana e i segreti che spesso si celano dietro le apparenze.”
Questa edizione del Festival del Cinema di Cefalù si conferma un evento di rilievo internazionale, grazie a una selezione di opere che trattano temi di immigrazione, resilienza e appartenenza. Il festival dunque, come illustrato dal Presidente Mario Macaluso, ora guarda ora al futuro, con l’avvio dello StudenFestival, un progetto che permetterà agli studenti di vivere l’esperienza del cinema in prima persona.
Inoltre, molti dei cortometraggi premiati verranno resi disponibili su MyMovies, portando le storie che hanno emozionato Cefalù a un pubblico ancora più ampio.
Alessandra Battaglia