Vi proponiamo il reportage completo del Festival “Giuseppe Ambrosini – Raduno Bandistico 2024” firmato dalla “Banda Città di Cave” guidata dal presidente Vincenzo Zappone. Una dettagliata panoramica che ripercorre tutte le tappe salienti di questa edizione contrassegnata da tante iniziative e molte realtà coinvolte. Ottimi i riscontri ottenuti nelle tre giornate di musica e celebrazione della tradizione bandistica. L’evento si è svolto il 6,7 ed 8 settembre 2024. La manifestazione ha avuto come ospiti d’onore la Fanfara della Polizia di Stato, l’Orchestraccia e gli ERRE6. Tra gli appuntamenti più spettacolari e di grande coinvolgimento corale il Raduno Bandistico Regionale e il Concerto Finale dell’8 settembre, capace di unire la comunità in nome della musica e della cultura. Durante la kermesse è stato possibile visitate la mostra fotografica “Una Vita per la Banda” presso la sala Velluti (a Cave, sotto il Palazzetto della Salute) che ha raccontato la storia della Banda Città di Cave e, in parallelo, mostrato anche l’evoluzione storica di questa realtà che nel tempo ha saputo aggregare tante persone intorno alla musica.
L’inaugurazione della mostra “Una Vita per la Banda” è stata qualificata dalla presenza dell’assessore alla cultura Silvia Baroni e del presidente Vincenzo Zappone. L’Assessore Baroni ha sottolineato il valore della mostra fotografica all’interno della sala Velluti, sala adibita ad esposizioni ed intitolata al M° di musica Giulio Claudio Velluti, in cui si ha la possibilità soprattutto di ammirare la vetrata che rappresenta Santa Cecilia, patrona della Musica e dei Musicisti, proteggere Cave; una vera opera d’arte dalla quale traspare il forte legame di questa Città con la musica, in particolar modo con la tradizione bandistica. Vetrata che ricordiamo è stata realizzata dai ragazzi dell’Istituto Artistico Henry Matisse di Cave sotto la guida del Prof. Sergio Camilloni, dopo un lungo progetto che partì proprio da un’idea del M° Velluti e che poi fu avviato e portato a termine grazie alla dedizione e alla determinazione di un altro grande personaggio di questa città Milco Paravani. Il nome dell’evento organizzato dall’Associazione Musicale Bandistica “Città di Cave”, come più volte sottolineato anche dal Presidente della Banda Città di Cave Vincenzo Zappone, è dedicato alla memoria del compianto Maestro Giuseppe Ambrosini, figura centrale nella storia musicale locale e direttore della Banda di Cave per molti anni.
La mostra ha rappresentato una sintesi per immagini della storia della Banda “Città di Cave”, un tributo visivo degli anni della vita bandistica, con apprezzabili cambiamenti della compagine che è cresciuta e si sta arricchendo di giovani nuove leve. L’esposizione ha raffigurato l’evoluzione di questa grande famiglia bandistica fortemente radicata nella comunità di Cave. Un patrimonio che oltre ad onorare la memoria del Maestro Giuseppe Ambrosini, persona da molti riconosciuta come dichiarato dal Presidente Zappone un secondo padre, celebra l’importante eredità musicale che ha lasciato alla comunità e quel sentimento di unione che palpita ancora adesso, tramandato di generazione in generazione. E se il Maestro Giuseppe Ambrosini è stato figura paterna, allora -come dichiara il Presidente dell’Associazione Musicale, Vincenzo Zappone:
“La Banda Città di Cave è una famiglia che mi ha sempre sorretto. Spero di aver portato a Cave un’idea vincente, un contributo culturale che continui ad unire fonte di divertimento e crescita.”
Chance di promozione per la cultura musicale e vettore di supporto per i giovani talenti, il Festival “Giuseppe Ambrosini” è stato realizzato grazie al costante supporto del Comune di Cave, della Pro Loco e del bando “Lazio Disco”, l’evento punta a rafforzare la tradizione bandistica e a creare nuove opportunità di formazione e crescita. Questa seconda edizione del Festival Ambrosini si è contraddistinta tanto per una rinnovata proposta artistica. Tra mostre, concerti, workshop e incontri culturali, l’evento rappresenta un momento di crescita e valorizzazione della tradizione musicale locale. Raduno bandistico di grande impatto con l’adesione di sei realtà musicali (cliccando qui il reportage del Raduno Bandistico tenutosi durante il Festival Ambrosini). Le realtà musicali provenienti da fuori erano: la Banda Nazionale Garibaldina di Poggio Mirteto, la Banda Musicale di Olevano Romano, Il Complesso Bandistico “Città di Alatri”, la Banda Musicale “Città del Palestrina”. Presenti anche le Majorette di San Vito Romano. Dulcis in fundo, un’altra realtà musicale di Cave: la Banda “Giacomo Puccini” di Cave con cui, appianate le divergenze storiche, dall’inizio dell’estate si sta stringendo una sana amicizia (qui il link dell’evento della Banda “Giacomo Puccini” a cui ha partecipato la Banda “Città di Cave”). Ovviamente ha partecipato anche la Banda Città di Cave guidata dal Maestro Matteo Coltellacci, esibendosi anche il primo giorno, nel Teatro di Cave con un repertorio arricchito di una sferzata di novità. Tutti gli appuntamenti del programma sono stati presentati dal giovane Andrea Caizzi.
Una menzione speciale merita il Convegno tenutosi sabato 7 settembre 2024, presso il Teatro Milco Paravani, alla presenza del sindaco di Cave Angelo Lupi, dell’assessore alle politiche politiche giovanili, sport e spettacolo dott. Simone D’Aversa e dell’assessore alla cultura dott.ssa Silvia Baroni. Titolo del meeting “La storia della tradizione musicale bandistica italiana. Dalla nascita delle bande musicali alle idee e progetti futuri per preservarle nel tempo. Un lavoro di unione tra associazioni musicali locali, scuole, conservatori e università statali”. Relatori presenti al tavolo sono stati il M° Fulvio Creux, il Consigliere con Delega alla pubblica istruzione Danila Rotondi, la Professoressa Cristina Cerretani, il M° Giada Pulcini. A moderare il convegno la Dottoressa Cecilia Velluti, anche componente della Banda Città di Cave. In apertura del convegno c’è stata la proiezione del video che ritrae il M° Ambrosini con la Banda della Guardia di Finanza, al tempo diretta appunto dal M° Fulvio Creux che ha iniziato la sua carriera di direttore di banda proprio nella banda del suo paese natale Pont-Saint-Martin per poi arrivare alla direzione della Banda musicale della Guardia di Finanza e la Banda dell’Esercito Italiano. “Creux –ha spiegato la dott.ssa Cecilia Velluti- ha fatto anche parte della giuria del premio Flicorno d’oro che sappiamo essere uno dei più importanti concorsi bandistici a livello internazionale che si tiene ogni anno a Riva del Garda. Non solo Maestro, Direttore, ma anche compositore ed arrangiatore; tra le sue composizioni non si può non citare il 4 Maggio, che è la marcia d’ordinanza dell’Esercito Italiano”. Il Maestro Creux ha illustrato la genesi della tradizione bandistica in Italia, delineando la storia della banda musicale, quindi dalla sua nascita, al suo sviluppo nel tempo, la struttura organica. Danila Rotondi, consigliera con delega all’istruzione nonché docente nella scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Giacomo Matteotti di Cave, è intervenuta rappresentando una sintesi della sua esperienza che vive tutti i giorni a scuola sul tema dell’educazione musicale tra i banchi. Sul rapporto tra giovani adolescenti e musica è intervenuta la professoressa Cristina Cerretani – diplomata in clarinetto, poi ha conseguito il diploma accademico di secondo livello ad indirizzo didattico e docente di musica presso la scuola dell’infanzia “Regina Margherita” Maestre Pie Filippini di Cave, diretta dalla Madre Superiora Suor Rosina.
Il M°Creux ha poi tratteggiato un raffronto “tra i conservatori della scuola italiana e quelli delle scuole americane, coreane, giapponesi dove i bambini imparano lo strumento sin da piccoli all’interno di vere e proprie bande create internamente alla scuola a differenza dell’Italia dove le bande universitarie sono comunque qualcosa di esterno all’università stessa e sono formate solo da professionisti.”
Tra i luoghi comuni e le banalità da sfatare, a partire da alcuni assunti dati per scontati persino negli ambienti musicali in cui si svolge costantemente attività di studio e di ricerca, c’è la frase: ‘Questa non è una banda ma un’orchestra’. In molti usano questa espressione quando una banda suona particolarmente bene, dando per scontato che le orchestre suonino bene e le bande male, non è senz’altro così.
Come sottolineato da questo brano tratto dal libro “Banda e Dintorni” edizione Santa Barbara del M° Fulvio Creux, lo stesso M° ha illustrato come in realtà sono spesso proprio i musicisti -sbagliando- a non dare il giusto valore alle bande. L’intervento del M° Giada Pulcini, parte integrante della Banda Musicale Città di Cave, M° di solfeggio e sassofono presso l’Associazione, nonché insegnante di propedeutica musicale per i bambini dai 3 ai 6 anni, Presidente della Banda Città del Palestrina, tra gli ospiti di domenica 8 settembre. Omaggi anche floreali al termine del convegno all’assessore Silvia Baroni, all’assessore dottor Simone D’Aversa e al Vice Presidente della Pro Loco di Cave Giulia Grossi.
Molto interessante l’estratto letto ad inizio Convegno tratto dal libro del M° Creux che descrive la Banda come uno strumento vero e proprio, uno strumento formato da esseri umani e questo riguarda non solo aspetti musicali e costruttivi, ma anche psicologici e sociali.
la Banda Musicale è un complesso orchestrale formato da strumenti a fiato e a percussione. La Banda va considerata come un organico strumentale o meglio come uno strumento vero e proprio, quale per esempio il pianoforte: il fatto che questo strumento sia formato da esseri umani anzichèda tasti e martelletti, non riguarda gli aspetti musicali ma quelli “costruttivi” e, se mai- ma solo in un secondo tempo- quelli pscicologici e sociali.
Molte parole si sono spese sull’importanza dell’associazionismo, sulle possibili strategie e percorsi da seguire per rendere i bambini, i giovani e i meno giovani interessati alla vita comunitaria ed alla vita associativa all’interno magari di una banda che è un tipo di associazione che da una formazione della persona veramente completa.
Alessandra Battaglia
1 commento
[…] sul coinvolgimento dei giovani, testimoniando la vitalità e la continuità della musica a Cave (cliccando qui i VideoLettori possono guardare il relativo reportage del Festival Ambrosini 2024). Un emozionante trasmissione di valori che ha saputo arricchire con un tocco unico la Festa […]