Home Cultura e Spettacolo “Pietà in Arte”, Videoservizio prima del Venerdì Santo

“Pietà in Arte”, Videoservizio prima del Venerdì Santo

Ottava edizione a Cave

da Alessandra Battaglia

Cave si prepara alla 146ª Rappresentazione del Venerdì Santo: tra fede, arte e profonda partecipazione che si terrà domani sera, 18 aprile 2025. In città fervono gli ultimissimi preparativi con grande suspance in quanto gli oltre 400 partecipanti, ad eccezione di pochissimi ruoli assegnati da tempo, non sanno quale personaggio interpreteranno. Un aspetto che rende tutto più affascinante ed interessante. Come Monolite ha raccontato nel tempo, a Cave si offre disponibilità a partecipare alla processione senza sapere in anticipo in quale ruolo. Tutto viene svelato proprio domani sera, quando nel pomeriggio, ciascuno si reca presso i locali scolastici cavesi (messi generosamente a disposizione) dove finalmente ognuno sa chi sarà per l’evento tra i più attesi e partecipati. Ecco spiegato uno degli elementi che accresce la palpabile e  elettricità che aleggia oggi tra le vie di Cave, un’attesa che sa di devozione, impegno collettivo e tradizione viva. Domani, venerdì 18 aprile, la città sarà il cuore pulsante di una delle manifestazioni religiose più sentite nel territorio anche limitrofo: la 146ª Rappresentazione del Venerdì Santo.

Un evento unico, che anno dopo anno riesce a coinvolgere l’intera comunità e ad attrarre visitatori, fedeli e curiosi dai paesi limitrofi, uniti dalla forza evocativa di una tradizione che si rinnova, senza mai perdere la sua intensità.

Insieme a questo articolo, Monolite Notizie propone un  video con i momenti salienti della premiazione del concorso 2025 e sotto l’opera individuata vincitrice da una doppia Giuria: quella tecnica e quella del pubblico inserita come novità quest’anno. Si tratta dell’opera firmata da Beatrice Carletti.

La città di Cave partecipa sia come pubblico che direttamente attraverso la disponibilità di oltre 400 figuranti, dai bambini agli anziani, che prenderanno parte al corteo storico-religioso che attraverserà le strade principali del paese. Vestiti con abiti d’epoca, e monili antichi,  daranno vita a una rievocazione toccante e suggestiva della Passione e Morte di Cristo. In scena anche una ventina di attori protagonisti dei celebri “Quadri Sacri”, rappresentazioni teatrali intense e cariche di significato che si svolgeranno davanti alla Chiesa di San Carlo e culmineranno in Piazza Marconi, con la rappresentazione finale de “La Tragedia del Golgota – Resurrexit”.

L’intera manifestazione è organizzata dal Comitato Pro-Venerdì Santo, con il prezioso contributo della Confraternita della SS.ma Annunziata e delle Pie Donne, custodi del rito struggente e poetico della “Desolata”. A sottolineare l’atmosfera carica di emozione sarà la Banda “Giacomo Puccini” di Cave, diretta dal Presidente Alessandro Pasquazi, e le voci commoventi del Coro delle Pie Donne, sotto la guida del Maestro Cristian Velluti.

Questa grande partecipazione si registra quando la fede torna ad incontrare l’arte per l’VII anno grazie alla mostra- concorso “Pietà in Arte 2025”. Anche quest’anno, la manifestazione si è connotata con l’ottava  edizione del progetto che unisce tradizione religiosa e creatività giovanile: “Pietà in Arte”. Gli studenti del Liceo Artistico Henri Matisse – sede distaccata dell’IIS Enzo Rossi – hanno partecipato con entusiasmo alla realizzazione di opere ispirate alla Pietà. La vincitrice del concorso 2025 è Beatrice Carletti, la cui opera, densa di simbolismi tratti dalle Sacre Scritture, è divenuta il volto ufficiale della 146ª edizione.

Questo progetto rappresenta un ponte tra generazioni, un modo per trasmettere valori e significati profondi attraverso il linguaggio dell’arte, coinvolgendo le nuove leve in un dialogo con il passato che guarda al futuro.

A Cave il Venerdì Santo non è solo una celebrazione religiosa: è l’espressione più autentica dell’identità collettiva, una testimonianza di come la fede possa trasformarsi in azione comunitaria, in partecipazione concreta, in cultura viva. I preparativi iniziano mesi prima, con l’impegno instancabile di volontari, scuole, gruppi religiosi e associazioni locali, che si ritrovano negli spazi comuni – come l’edificio scolastico cittadino – per curare ogni dettaglio.

La processione, con la sua potenza visiva ed emotiva, diventa lo specchio dell’anima di Cave, capace di raccontare chi siamo e da dove veniamo. È un momento in cui la città si ferma per ritrovarsi unita, sotto il segno della devozione e della memoria.

Alessandra Battaglia

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