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INGEX 2025- Reportage delle esercitazioni antisismiche a Cave

3 giorni intensi di formazione e simulazioni, partecipa anche Palestrina

da Alessandra Battaglia

Il nostro giornale Monolite Notizie propone ai Lettori un Reportage di panoramica che racconta la tre giorni “INGEX 2025” tenutasi a Cave con la partecipazione anche, per la formazione, di Palestrina. Mel corso del 28, 29 e 30 marzo 2025 si sono susseguite tre intere giornate che hanno impegnato molti partecipanti in simulazioni e attività di formazione, stimolando e mettendo a punto una intensa e particolareggiata forma di sinergica cooperazione per affrontare una eventuale (speriamo molto remota) emergenza sismica.

Tre giornate intense, tecnicamente complesse, umanamente significative. È questo il bilancio di “INGEX 2025”, l’esercitazione di protezione civile che ha messo alla prova l’efficienza del sistema locale in caso di evento sismico. Un test di grande rilievo organizzato congiuntamente dalla Città di Cave, dall’AIVEM (Associazione Ingegneri Volontari per l’Emergenza), dalla Protezione Civile Cave – OdV, dalla Polizia Locale di Cave con il coinvolgimento diretto anche di tante figure cruciali cavensi e provenienti da altri territori.

La Protezione Civile di Cave ha creato il Coc ovvero il Centro Operativo Comunale nell’ambito dell’emergenza, diciamo una sorta di mente coordinativa di tutta la complessa macchina che deve sapersi muovere in caso di sisma.

Ad illustrare alcune delle fasi più cruciali e delicate, proprio Alex Chialastri:

“Il COC, ovvero il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, è il cuore del coordinamento delle emergenze a livello locale. Nella nostra esercitazione il COC è stato attivato dal Sindaco Lupi – eventualmente poteva essere attivato anche da un suo delegato- proprio quando si verifica una situazione di particolare gravità, come un evento sismico o una calamità naturale, che richiede una risposta immediata, organizzata ed efficiente.
Attraverso il COC, tutte le funzioni operative comunali – dalle forze dell’ordine ai servizi sanitari, dal supporto logistico alla viabilità – vengono messe in comunicazione e in azione sotto un’unica regia, per garantire il massimo supporto alla popolazione colpita.
Il nostro compito è fare in modo che ogni risorsa del territorio sia attivata con tempestività e che la macchina dei soccorsi risponda con efficacia e prontezza. Il COC è il punto di riferimento per tutti gli interventi sul campo e rappresenta il fulcro dell’intera strategia di gestione dell’emergenza a livello comunale.”

L’obiettivo era ambizioso e necessario: testare sul campo la capacità di reazione e coordinamento delle forze in caso di un sisma, simulando situazioni di rischio reale e valutando la prontezza delle risorse umane e tecniche disponibili sul territorio. E i risultati, a detta degli addetti ai lavori, sono stati eccellenti.

Tre giornate intense, tecnicamente complesse e umanamente significative, che hanno impegnato decine di partecipanti in simulazioni e attività formative, stimolando una cooperazione tra istituzioni, tecnici, volontari e professionisti del settore emergenziale, con l’obiettivo di affinare prontezza e capacità di risposta in caso di sisma.

Come anticipato l’iniziativa ha alternato momenti di alta formazione e momenti di operatività simulata, tale approccio integrato ha favorito l’immedesimazione e il realismo dell’effetto, rendendo più agile la comprensione di criticità e aspetti da tenere in considerazione.
Venerdì 28 aprile si è aperta l’esercitazione con una giornata dedicata alla formazione teorica, tenutasi nella Aula Consiliare del Comune di Cave, durante la quale dopo l’introduzione del Sindaco di Cave Angelo Lupi e del ViceSindaco di Palestrina Emiliano Fatello, si sono confrontati referenti tecnici, volontari e personale dei Comuni. È stata un’occasione preziosa di aggiornamento, in cui esperti in ingegneria strutturale e gestione dell’emergenza hanno condiviso procedure operative, analisi dei rischi e protocolli di intervento.

Sabato 29 e domenica 30, invece, sono stati i giorni dell’azione sul campo, con simulazioni pratiche e scenari realistici messi in atto tra Cave e Palestrina. Le attività hanno coinvolto diverse squadre, dalla Protezione Civile ai Vigili Urbani, fino agli ingegneri specializzati in emergenze strutturali, coordinati dai tecnici AIVE con la presenza del Presidente dell’AIVEM Ing. Claudio Ridolfi.

“L’AIVEM – Associazione Ingegneri Volontari per l’Emergenza – è un’organizzazione di protezione civile formata da ingegneri iscritti agli Ordini professionali italiani, con una lunga esperienza maturata in emergenze sismiche, idrogeologiche e ambientali. Noi operiamo per supportare tecnicamente le attività di soccorso e sicurezza del territorio. Al momento siamo oltre 170 componenti.

L’associazione si occupa di gestione tecnica dell’emergenza, verifiche di agibilità, messa in sicurezza e formazione. Promuove anche attività didattiche e di sensibilizzazione per sviluppare una cultura della prevenzione, con particolare attenzione alle giovani generazioni.”

ha dichiarato l’Ing. Claudio Ridolfi.

A nostro parere è stato molto significativa la partecipazione degli studenti universitari che ha rappresentato l’impegno a formare uno sguardo al futuro della prevenzione. Un elemento di grande valore dell’edizione 2025 è stato il coinvolgimento attivo di studentesse e studenti universitari della facoltà di Ingegneria dell’ateneo romano. Il loro apporto ha rappresentato un’importante apertura al futuro della protezione civile tecnica, offrendo ai giovani l’opportunità di confrontarsi direttamente con realtà operative complesse, all’interno di uno scenario simulato ma realistico.

“Teniamo molto in considerazione l’adesione da parte degli studenti di Ingegneria che hanno partecipato con grande attenzione alle attività di questi giorni.

Gli studenti sono stati coinvolti in attività tecniche fondamentali come il rilievo dei danni, la verifica dell’agibilità degli edifici, l’impiego di strumenti tecnologici avanzati, tra cui droni e software di modellazione strutturale. La loro presenza ha portato non solo freschezza e curiosità, ma anche un prezioso scambio tra generazioni, contribuendo a formare sul campo i professionisti dell’emergenza di domani.

Le competenze richieste in questi caso sono veramente molti: dall’uso dei droni fino a tutte le verifiche di agibilità e controlli sugli edifici, quindi siamo ottimisti e attendiamo sempre più adesione ed interesse da parte degli studenti e li aspettiamo in Associazione “.

ha concluso il Presidente Ridolfi.

“Lavorare insieme significa essere più forti”,

ha ricordato uno degli ingegneri AIVEM, Emanuele Lucci, durante il briefing finale. L’AIVEM è nata dopo l’emergenza del terremoto avuto in centro-Italia ( a L’Aquila), nel 2017. L’attività degli ingegneri in questo caso si svolge per esaminare lo stato degli edifici dopo il sisma.

L’Ingegner Emanuele Lucci ha poi sottolineato:

“Siamo molto fiduciosi nella partecipazione dei giovani ingegneri di domani che ringraziamo per essersi interessati e aver preso parte attiva all’esercitazione. Siamo a disposizione per accoglierli, è facile trovarci sui social, aspettiamo che si uniscano a noi”.

Questa apertura al mondo accademico rientra a pieno titolo nella missione di AIVEM, che da sempre investe nella formazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni, rafforzando il ponte tra università, mondo del lavoro tecnico e sistema di protezione civile.

Le simulazioni si sono svolte in aree prestabilite, trasformate per l’occasione in zone colpite da un ipotetico sisma: evacuazioni, salvataggi, assistenza logistica, rilievi danni e messa in sicurezza delle strutture sono state eseguite con la massima precisione.  Un esercito civile di esperti formati specificamente per entrare in azione con la massima preparazione ed efficienza in modo da garantire la sicurezza del territorio.

Oltre all’importantissimo ruolo ed apporto della Protezione Civile Cave, sotto la direzione operativa di un’organizzazione esperta e rodata, guidata dal Presidente Alex Chialastri, da segnalare la fondamentale presenza del Comando dei Vigili Urbani di Cave, guidato con competenza dal Comandante Valentina Tredicini, che ha gestito anche la viabilità, la comunicazione e il supporto logistico durante tutte le fasi dell’evento.

In prima linea anche le autorità civili, con il Sindaco di Cave Angelo Lupi costantemente presente sul posto. La sua partecipazione ha voluto sottolineare non solo la vicinanza dell’amministrazione ai volontari, ma anche la ferma volontà politica di investire nella prevenzione e nella cultura della protezione civile.

“Partecipare è il primo passo per essere pronti”,

ha dichiarato il Sindaco Lupi durante l’incontro con i volontari al termine dell’esercitazione, ringraziando con cura uno ad uno i partecipanti.

Utile anche lo sviluppo dell’esercitazione secondo un modello di collaborazione intercomunale. La partecipazione congiunta di Cave e Palestrina rappresenta un modello virtuoso di cooperazione tra enti locali, fondamentale in caso di emergenze che travalicano i confini amministrativi. Il lavoro di squadra, lo scambio di buone pratiche e il coordinamento multilivello sono stati i veri protagonisti dell’intera operazione.

“INGEX 2025” non è stata soltanto un’esercitazione, ma un’esperienza di crescita collettiva. Ha messo in luce il valore dei volontari, la preparazione dei tecnici, la visione delle istituzioni e l’importanza di costruire una cittadinanza consapevole e preparata. Le immagini di queste giornate, fatte di tute operative, mappe, radio, ma anche di strette di mano, sorrisi e collaborazione, raccontano meglio di qualsiasi dato numerico il successo dell’iniziativa. Un successo che si misura non solo in termini tecnici, ma soprattutto nella fiducia che un territorio sa costruire verso il proprio futuro, più sicuro e più unito.

Alessandra Battaglia

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