Il 15 novembre, il Casale di Mauro, situato nel quartiere del Mandrione a Roma, cinto dalle imponenti e suggestive vestigia degli Acquedotti romani, ha ospitato un evento davvero fuori dal comune, intitolato “Piacere, sono il Mistero” con il narratore Alessandro Destino. Questo evento-spettacolo, organizzato dal gruppo “Lanterna Magica”, ha trasportato i partecipanti in un viaggio affascinante e coinvolgente, dove realtà e fantasia si sono intrecciate in un’esperienza unica e misteriosa. Il Mandrione, con la sua storia controversa e la sua posizione tra gli acquedotti e la linea ferroviaria, è un luogo carico di leggende e misteri. Il Casale di Mauro, con il suo fascino senza tempo, è stato il palcoscenico ideale per una serata che ha unito esoterismo, arte del racconto e gastronomia. Monolite Notizie propone, accompagnato a questo resoconto, ai Video Lettori un servizio per immergersi nell’atmosfera della serata.
La serata si è aperta con l’arrivo degli ospiti, pronti a lasciarsi stregare dalle suggestioni della serata. Il “Narratore del Mistero”, alias Alessandro Destino, ha avuto cura di presentarsi a ciascuno dei presenti mostrando, in un approccio soft ed affascinante, la sua modalità di lettura delle Rune, antico “alfabeto del destino”, un modo per scaldare la temperatura emotiva e iniziare a creare una interazione tra tutti il pubblico. Diverse persone non ne conoscevano le dinamiche ed hanno trovato fosse un modo per ampliare gli orizzonti di conoscenza di antiche arti legate all’introspezione e alla “lettura” delle anime e del futuro. Alessandro Destino ha spiegato:
“Le Rune sono un insieme di caratteri che compongono l’alfabeto runico, segni usati dalle antiche popolazioni germaniche. L’antichissima leggenda scandinava racconta che Odino scoprì le Rune, quali sorgenti magiche di ogni potere e sapienza, dopo essere rimasto appeso a testa in giù a un ramo del Frassino Yggdrasill, l’albero cosmico, per nove giorni, senza bere e senza mangiare. Divenne così dio veggente, capace di leggere le Rune, l’alfabeto del destino.
Il termine Rune affonda le sue radici nel norreno run-, che significa “segreto” o “sussurro”. Quindi le Rune ci parlano come un sussurro da interpretare.
Questa modalità, secondo coloro che praticano, evoca l’idea che le Rune ci parlino in modo sottile e misterioso, come un sussurro che rivela verità nascoste e profondi segreti. Secondo quella antica tradizione, le Rune sono state utilizzate come uno strumento di divinazione, capace di fornire risposte ai nostri dubbi, questioni e interrogativi più profondi.
La lettura delle Rune è un atto di interpretazione simbolica che si basa sulla connessione profonda con il divino che risiede in ciascuno di noi. Ogni simbolo runico è considerato una porta che apre il dialogo con una saggezza ancestrale, un linguaggio segreto che permette di accedere alla parte più intima e sacra di noi stessi. In questo stato di apertura e contemplazione, ci si connette con una forza universale che trascende la razionalità, entrando in contatto con l’inconscio collettivo e l’infinito sapere del Cosmo.
Interrogando le Rune, infatti, noi non chiediamo semplicemente una risposta razionale, ma apriamo una comunicazione con la parte più profonda della nostra essenza, quella che già conosce la verità e che è in armonia con l’universo. Ogni lettura delle Rune diventa così un viaggio di scoperta e rivelazione, una ricerca di significato che va oltre le parole e il pensiero, per toccare la sfera del mistero e del sacro.
Stupore e applausi da parte del pubblico presente per la performance realizzata sul palcoscenico da Alessandro Destino. L’atmosfera “magica” ha preso il via grazie alla narrazione affascinante del “cantastorie magico” che ha condotto il pubblico in un percorso avvincente attraverso storie di mistero, leggende e fatti storici oscuri.
Con il suo stile sobrio ma coinvolgente e la sua abilità nel mescolare fatti di cronaca nera e rosa, Destino ha saputo creare forti momenti di suspense e meraviglia, portando i partecipanti a esplorare il lato più oscuro e affascinante della storia del ‘900. Sul palco il pubblico ha visto scorrere immagini, oggetti affascinanti che celano grandi misteri e ascoltato il racconto come assistendo ad uno spettacolo che però combina intrattenimento con un pizzico di “magia” e prestigio. La performance di Alessandro Destino trae il suo successo e la grande “presa” sugli spettatori proprio perché mixa elementi dteatrali e momenti di prestigio.
La sua infatti è la Bizarre Magick (Magia Bizzarra), un filone affascinante sotto-genere della magia che fonde elementi teatrali, esoterici e misteriosi, creando un’esperienza immersiva e coinvolgente per il pubblico. Il gruppo Bizarre Magick Italia -BMI- è una comunità che riunisce artisti e appassionati di questa disciplina, creando un punto di riferimento per chi vuole esplorare e approfondire la magia bizzarra. Artisti che intendono inserirsi nella tradizione che unisce magia, teatro e mistero, in un’esperienza unica per il pubblico. Alessandro si propone come artista a tutto tondo, andando oltre la tradizionale figura del prestigiatore, intrecciando la magia con il teatro e la narrazione. La sua arte non si limita a stupire con effetti di magia, ma cerca di evocare emozioni intense legate al soprannaturale, in un’atmosfera ricca di simbolismo e suggestioni.
L’effetto sullo spettatore è quello di aver ascoltato ma anche preso parte allo show. E questo dipende dall’approccio al pubblico che si ritrova a far parte dell’esperimento in una parte di un racconto che, attraverso la recitazione e l’uso di oggetti e attrezzi evocativi, si inserisce a pieno titolo in un contesto esoterico e misterioso. I ricercati oggetti di scena impiegati vengono illustrati e mostrati al pubblico per esaminarli o tenerli in custodia coinvolgendo in modo potente i presenti. Sono oggetti di ottima fattura, antichi o legati a ricostruzioni particolarmente accurate e dettagliate. Così ogni dettaglio contribuisce a creare una dimensione di rispetto con un alone quasi sacrale, che permette allo spettatore di immergersi in un ambiente che richiama le antiche pratiche magiche e la magia rituale. Questa sorta di lungo esperimento è sempre accompagnato da una narrazione teatrale agile ma precisa che introduce e diventa parte integrante dell’esperimento stesso. In questo modo, la sensazione complessiva è di aver partecipato ad uno spettacolo in cui l’interprete più esperto, era l’attore principale sul palcoscenico, appunto Alessandro Destino, ma tutti gli altri erano comunque liberi di entrare in un ruolo. La magia diventa un linguaggio teatrale, dove ogni effetto è un racconto che si evolve e prende vita sul palcoscenico.
La serata ha incluso anche ulteriori apprezzati momenti di interazione, con il coinvolgimento del pubblico nelle letture dei Tarocchi e nell’esplorazione dell’Astrologia, grazie alla presenza di Giuseppina Piezzo, conosciuta come Maga Magò. La lettura delle carte ha aggiunto un ulteriore strato di mistero e introspezione, facendo entrare i partecipanti in una dimensione quasi magica, dove il presente e il futuro si sono intrecciati in un gioco di simboli e archetipi. Il tutto è stato condito dalla calda accoglienza del locale e dal clima di familiarità creato dagli organizzatori, che hanno fatto sentire i partecipanti parte di una comunità unita dalla passione per il mistero e l’esoterismo. Alessandra Amante, una delle organizzatrici, ha parlato con entusiasmo della sua lunga connessione con il Casale di Mauro, definendolo una “seconda casa” dove ogni incontro è speciale. Il proprietario del locale, Mauro Ciriaci e la moglie Amalia hanno sottolineato come l’evento sia una nuova tappa di un percorso che vede il Casale di Mauro come un punto di riferimento per chi cerca esperienze diverse e stimolanti.
Il quartiere del Mandrione, con le sue innumerevoli storie di povertà e riscatto, è diventato il contesto perfetto per una serata in cui il confine tra il passato e il presente, tra il reale e l’immaginario, si è fatto sempre più sottile. Le arcate degli acquedotti e l’ombra delle strade hanno offerto la cornice ideale per vivere un’esperienza di mistero e introspezione, lontano dalla quotidianità. “Piacere, sono il Mistero” oltre ad essere stato un evento di intrattenimento, ha dato l’opportunità per mettersi in gioco, per esplorare aspetti nascosti di sé, per confrontarsi con l’ignoto e per vivere una serata che ha mescolato la storia, l’arte, la magia e la convivialità. Una serata che ha lasciato il segno, promettendo di ripetersi con nuovi appuntamenti che continueranno a esplorare il lato misterioso e affascinante delle storie e dei racconti.
Alessandra Battaglia