Una lezione oltre i banchi, fatta di volti, accenti e luoghi da scoprire. Nei giorni scorsi, Cave ha accolto con entusiasmo un gruppo di studenti provenienti dalla Sardegna, completando così un importante percorso di scambio culturale che ha visto protagonisti gli alunni del Lazio e della splendida isola mediterranea. Un’esperienza che ha permesso agli studenti di conoscere coetanei di altri territori italiani, unendo realtà geograficamente lontane ma profondamente affini nel loro patrimonio umano e culturale.
Dopo una precedente visita da parte degli studenti di Cave in Sardegna, è stata la volta dei ragazzi sardi di raggiungere il borgo dei Monti Prenestini, dove sono stati accolti con calore e curiosità. Qui hanno potuto scoprire il volto autentico di una cittadina ricca di storia, arte e tradizioni, accolti dal Sindaco Angelo Lupi e da diversi componenti dell’Amministrazione di Cave. Successivamente, guidati da Silvia Baroni, Assessore alla Cultura e storica dell’arte, che ha saputo trasmettere ai giovani ospiti tutta la ricchezza di Cave in modo chiaro e semplice, gli alunni sardi hanno continuato la conoscenza del borgo scambiando momenti di condivisione con i coetanei tra una tappa e l’altra della gita educativa. La scolaresca -guidata dai docenti Giuliano Milana, originario del nostro territorio, oggi insegnante in Sardegna- proviene dalla cittadina di Lanusei. Ad accoglierli il professor Alessandro Cianca di Cave.
Il Prof. Milana ha sottolineato:
” In realtà io sono originario di queste zone qui, nasco tra Olevano Romano e Bellegra. Poi sono andato ad insegnare in Sardegna. Per me è stato come unire le mie radici con la mia vita attuale. Un pezzo di cuore certamente batte ancora qui!
Con Alessandro (l’altro docente n.d.r.) siamo amici di lunga data e abbiamo pensato di mettere su questo progetto di gemellato che permettesse a dei ragazzi più o meno della stessa età di conoscere realtà apparentemente distanti e diverse e che invece hanno molti punti in comune per scoprire le eccellenze e le peculiarità di ciascuno dei territori.
I ragazzi di Cave sono già venuti a trovarci per 4 giorni circa due settimane fa”.
Aggiungi Professor Alessandro Ciani:
“L’obiettivo dello scambio che abbiamo definito “Dai Monti Prenestini all’Ogliastra” abbiamo focalizzato due aree naturalistiche molto belle e peculiari.
Infatti noi (provenendo da Cave e dai Monti Prenestini, n.d.r.) abbiamo visto le caratteristiche dell’Ogliastra, Lanusei, il Bosco Selene i Nuraghe, la spiaggia di Cardedu e quindi la costa bellissima dell’Ogliastra evidenziando le bellezze storico-archeologiche, vegetali e animali. Loro (i ragazzi sardi, n.d.r.) hanno potuto vedere le nostre bellezze: in questi giorni abbiamo visitato Palestrina, Castel San Pietro Romano, Capranica, Guadagnolo, Cave, Genazzano. Siamo entrati all’interno dei Monti Prenestini con due sentieri escursionistici uno da Palestrina a Castel San Pietro, da Guadagnolo , Monte Cerella, la Mentorella fino a osservare la finestra orografica. quindi abbiamo descritto questo ambiente geografico nelle sue peculiarità e caratterizzazione.
Quindi è vero anche quello che hai detto tu: i ragazzi hanno messo in campo uno scambio vero e reale, attraverso i laboratori realizzati, uno scambio autentico: di conoscenza fisica effettiva, non solo virtuale, come per loro oggi è più frequente, si sono incontrati hanno parlato.
Molti giovani si sono soffermati a lasciare un messaggio tra le pagine bianche del registro presso il Museo Ferri.
“L’accoglienza da parte di tutti i ragazzi di Cave è stata meravigliosa!”
hanno commentato gli studenti di Lanusei.
Anche per i giovani di Cave è stato istruttivo visitare il Museo Ferri anche per la seconda volta a distanza di anni.
Uno dei momenti più apprezzati è stata la visita al Museo Lorenzo Ferri, situato nell’ex convento degli Agostiniani sotto il Palazzo Comunale, dove gli studenti hanno potuto ammirare il Presepe Monumentale, un’opera unica nel suo genere con statue che raggiungono i quattro metri d’altezza. Un esempio straordinario di arte sacra e artigianato, simbolo dell’identità locale e della dedizione di una comunità alla propria storia. La visita è proseguita ammirando lungo la strada principale di Cave il susseguirsi di Villette Liberty.
Queste gite di istruzione interregionali, oltre a essere preziose dal punto di vista didattico, sono esperienze che arricchiscono profondamente il bagaglio personale degli studenti. Permettono di superare stereotipi, di riconoscersi uguali nella diversità, tutti parte di una stessa Italia fatta di borghi, coste, dialetti e racconti condivisi. Gli studenti si scoprono compagni di viaggio nella stessa avventura educativa, pur venendo da contesti diversi: le colline laziali e le coste sarde diventano così simboli di un dialogo che arricchisce.
Il sindaco Angelo Lupi ha dichiarato:
“Siamo felici di questa iniziativa che rende protagonisti gli studenti nostri e di Lanusei che ringrazio per l’ospitalità offerta ai nostri giovani due settimane fa. Questa è la testimonianza che la scuola diventa sempre più indispensabile nei processi culturali e di scambio di esperienze per il sostenimento ad una sempre migliore consapevolezza della condizione ambientale supportata dalla conoscenza stessa dell’ambiente. A questo si accompagna , al centro di questi incontri, la conoscenza dei luoghi. L’auspicio è che possa essere oltre che trasmessa già operativa in piena coscienza fin da ora.
C’è un particolare simpatico che riguarda la transumanza che veniva effettuata lungo le coste laziali per la pastorizia e in quel periodo storico, in particolare per le diverse famiglie sarde, provenienti dal nuorese, hanno concentrato le attività di pastorizia nelle nostre zone e Cave ha avuto nel tempo la frequentazione da parte di famiglie sarde che sono rimaste qui e riportano gli stessi cognomi che i ragazzi sardi hanno ascoltato con piacere riconoscendoli come di appartenenza. Sono famiglie che si sono perfettamente integrate qui a Cave e questo ci offre l’opportunità di creare ulteriori legami e scambi. Grazie a questi incontri abbiamo scoperto che anche la castagna è un prodotto che ci accomuna, come il miele. Inoltre anche a Lanusei hanno un trenino come lo abbiamo noi qui a Cave e quindi approfondiremo in futuro questo rapporto di scambio ed amicizia.”
L’accoglienza, lo scambio di idee, la scoperta di nuove comunità diventano strumenti educativi potenti, che fanno della scuola un ponte tra territori, generazioni e culture. Iniziative come queste dimostrano quanto l’educazione alla cittadinanza attiva e aperta passi anche e soprattutto attraverso esperienze concrete, capaci di lasciare un segno più profondo di qualunque lezione frontale.
A Cave, la cultura si è fatta casa, la storia ha parlato attraverso le persone, e l’amicizia tra studenti si è stretta tra le strade del centro storico, davanti a un’opera d’arte, o semplicemente condividendo uno sguardo di intesa. Esperienze così lasciano un’impronta che dura molto più di un viaggio. Fanno crescere, uniscono e insegnano il valore dell’essere studenti e cittadini, insieme, in un’Italia fatta di mille luoghi, ma di una sola scuola della vita.
David Cardarelli