Si avvicina la serata finale di premiazione per la VI edizione del Premio “Mondoscrittura Città di Ciampino” che si svolgerà il 25 novembre al Comune di Ciampino. L’iniziativa culturale ha registrato l’arrivo di decine le opere candidate per il Premio letterario.
“Siamo felici di annunciare che il Premio Letterario Mondoscrittura città di Ciampino si appresta a celebrare la serata di Premiazione della sua VI edizione. –dichiarano entusiasti gli organizzatori- Questo evento per Mondoscrittura rappresenta una straordinaria occasione per onorare gli autori che hanno concorso al premio e che si sono distinti per la qualità delle loro opere.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 25 novembre 2023, a partire dalle 17.30, nella spaziosa e accogliente cornice della Sala Consiliare del Comune di Ciampino, in via IV Novembre, 91.
Ad inaugurare la Premiazione interverrà l’ospite d’onore Daniele Mencarelli che presenterà, affiancato dalla scrittrice Enrica Aragona, il suo ultimo romanzo intitolato “Fame d’aria”.
Ancora fresco dal successo della serie tv Netflix ispirata al suo romanzo “Tutto chiede salvezza”, Daniele Mencarelli è tornato in libreria con un nuovo, potentissimo romanzo che indaga le estreme conseguenze dell’amore per i figli.
L’autore romano, premiato nel 2020 con lo Strega Giovani, torna sulle questioni cruciali della nostra esistenza con spietata limpidezza di sguardo e una lingua poetica essenziale e diretta.
Mencarelli, poeta e scrittore classe 1974, ha collezionato molti premi e riconoscimenti tra cui oltre al citato Strega Giovani, per “La casa degli sguardi” , nel 2018-19, il Premio letterario nazionale Opera prima Severino Cesari, il Premio Volponi, il Premio Cral Mondadori, il Premio John Fante Opera Prima; grazie a “Sempre tornare” il Premio San Valentino e Premio Flaiano per la narrativa entrambi nel 2022. Gli argomenti cari alla poetica di Mencarelli si fondano sul rapporto con la realtà, sui grandi interrogativi dell’esistenza che con una ricorrenza specifica si rappresentano come elementi tipici e ricorrenti di vita.
“Fame d’aria” è la storia di un padre e di un figlio che durante un viaggio si vedono costretti a una breve sosta nell’attesa della riparazione della loro auto. Pietro, il papà, ha cinquant’anni. Jacopo, il figlio, ne ha diciotto, ed è evidente il disturbo da cui è affetto.
Qual è il racconto di “Fame d’aria”?
Il romanzo porta il lettore ad immergersi tra colline di pietra bianca, tornanti, e paesi arroccati, dove Pietro Borzacchi sta viaggiando con il figlio Jacopo. D’un tratto la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, nel momento peggiore: di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla.
Per fortuna padre e figlio incontrano Oliviero, un meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetta di scortarli fino al paese più vicino, Sant’Anna del Sannio. Quando Jacopo scende dall’auto è evidente che qualcosa in lui non va: lo sguardo vuoto, il passo dondolante, la mano sinistra che continua a sfregare la gamba dei pantaloni, avanti e indietro. In attesa che Oliviero ripari l’auto, padre e figlio trovano ospitalità da Agata, proprietaria di un bar che una volta era anche pensione, è proprio in una delle vecchie stanze che si sistemano. Sant’Anna del Sannio, poche centinaia di anime, è un paese bellissimo in cui il tempo sembra essersi fermato, senza futuro apparente, come tanti piccoli centri della provincia italiana.
Ad aiutare Agata nel bar c’è Gaia, il cui sorriso è perfetta sintesi del suo nome. Sarà proprio lei, Gaia, a infrangere con la sua spontaneità ogni apparenza. Perché Pietro è un uomo che vive all’inferno. “I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, e la malattia di un figlio, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione.” Ma la povertà non è la cosa peggiore. Pietro lotta ogni giorno contro un nemico che si porta all’altezza del cuore. Il disamore. Per tutto. Un disamore che sfocia spesso in una rabbia nera, cieca.
Il dolore di Pietro, però, si troverà di fronte qualcosa di nuovo e inaspettato. Agata, Gaia e Oliviero sono l’umanità che ancora resiste, fatta il più delle volte di un eroismo semplice quanto inconsapevole.
Con Fame d’aria, Daniele Mencarelli fa i conti con uno dei sentimenti più intensi: l’amore genitoriale, e lo fa portandoci per mano dentro quel sottilissimo solco in cui convivono, da sempre, tragedia e rinascita.
L’ospite d’onore si confronterà sugli interessanti temi trattati nelle sue opere incontrando il pubblico.
Nel corso della serata saranno premiati Paolo Perlini, per il romanzo “Sweet Jane” (narrativa edita), Andrea Giannetti per “Fiori” (narrativa inedita), Marzia Musneci per il racconto “Decide il vento” , Pal Kolndreakaj per il soggetto per cortometraggio “Eternità”, Giancarmine Fiume per la silloge “Reliquiario carnale” (poesia edita), Sabrina Vanini per la silloge “Poesistenza” (poesia inedita).
Le opere inedite vincitrici del premio saranno pubblicate nel 2024 dalla Casa Editrice Mondoscrittura.
Il Gruppo Mondoscrittura, è costituito dalla Casa Editrice Mondoscrittura e dall’Agenzia Letteraria All Writing, indice il Premio Letterario Mondoscrittura, con sezioni dedicate alla narrativa edita e inedita, alla poesia e ai cortometraggi, gestisce il gruppo di lettura Ciampino Legge e organizza corsi e seminari.
La Premiazione del 25 novembre sarà un’ottima occasione per godere l’opportunità di incontrare di persona Daniele Mencarelli nonchè per festeggiare con gli autori finalisti, tutti i vincitori ed il gruppo Mondoscrittura.