Home Eventi e Moda Presentata a Cave “OPERA”, pubblicazione di progettualità tra cultura, sostenibilità e ambiente

Presentata a Cave “OPERA”, pubblicazione di progettualità tra cultura, sostenibilità e ambiente

Mostra di Tesi al Palazzetto della Salute: "Le tracce della storia: studi sul territorio e sull'architettura di Cave"

da Alessandra Battaglia

Il Comune di Cave ha recentemente annunciato i risultati conclusivi della prima fase di un innovativo progetto che ha unito cultura e sensibilità ambientale. Questo progetto, denominato “OPERA,” rappresenta la conclusione di un lungo impegno iniziato nel 2017 sotto la guida del Sindaco Angelo Lupi. La collaborazione continua con l’Università Roma Tre ha portato alla pubblicazione di un importante volume che porta il nome del progetto ed è destinato a lasciare un’impronta duratura sulla città di Cave.

La presentazione dei risultati, avvenuta venerdì 2 febbraio alle ore 16:00 presso il Teatro Comunale “Milco Paravani” , nella Villa Clementi inondata dal sole, è stata un evento aperto al pubblico, con ingresso libero e gratuito. Successivamente, dalle ore 18:00, si è tenuta una mostra su una collezione di tesi di laurea magistrale presso il Palazzetto della Salute di Cave.

L’aspetto interessante del progetto è la multidisciplinarietà con cui sono state affrontate le tematiche. La scelta acuta di questo approccio ha consentito al team di architetti ed ingegneri, guidati da competenti docenti, di confrontarsi su una vasta pluralità di prospettive creando un risultato molto completo e particolarmente proficuo. L’altro valore da sottolineare, oltre a quello intrinseco che fornirà nel prossimo futuro a Cave la possibilità di intervenire con consapevolezza di studi acclarati nel riconfigurare i progetti dei luoghi oggetto delle ricerche condotte, è l’applicabilità di questo “format” ad altre città. 

L’obiettivo del progetto “OPERA” è ambizioso, concentrato sulla prevenzione e mitigazione dei rischi ambientali. Questa iniziativa ha coinvolto la comunità locale, offrendo un’opportunità di condivisione di conoscenze e attività di prevenzione ambientale. L’evento ha promesso un pomeriggio ricco di approfondimenti culturali e discussioni illuminanti.

Protagonisti sei ragazzi che si sono dedicati con impegno, passione e talento a studiare insieme, coordinati dai docenti, come sviluppare al meglio l’idea progettuale. Sono Melania Bisegna, Agnese Chittaro, Mariaceleste Morelli, Carola Stimato, Dario Mariani, Elisabetta Tortora.  A loro va il merito di aver profuso energie per sviluppare un prezioso modello di sviluppo futuro in una prospettiva di sinergie interdisciplinari che contemperano vari aspetti. 

Esplorando i risultati racchiusi nel Volume Opera

Siamo orgogliosi di aver portato avanti la nostra idea con il coinvolgimento di tanti giovani allievi, di Ingegneria ed Architettura, parte di un team interdisciplinare.

dichiara il Professor Fabrizio Paolacci.

Il nostro obiettivo è stato di provare ad ottenere come risultato un protocollo operativo, uno strumento che le Amministrazioni comunali potessero facilmente utilizzare per condurre delle analisi sul proprio territorio e mettere a sistema le conoscenze ad ampio raggio acquisite sul proprio territorio; mi riferisco alle conoscenze sui sistemi costruttivi tradizionali, sui materiali da costruzione, naturalmente sui rischi presenti all’interno del comune e capire da dove partire, individuare le priorità. Capire da dove iniziare a programmare gli interventi di messa in sicurezza è importantissimo.

Così illustra la Prof.ssa Giovanna Spadafora, docente di Architettura dell’Università di Roma Tre, coordinatrice del Progetto stesso. “Opera” offre quindi una risposta puntuale, completa e dotata di approccio interdisciplinare preziosa perchè offre risultati di analisi così particolareggiata realizzati dal gruppo universitario. Un prospetto di cui gli amministratori possono avvalersi per decidere come poter progettare la giusta programmazione delle varie azioni di intervento sul territorio. Il volume rivela i risultati di una ricerca approfondita condotta nella città di Cave, fornendo un’opportunità unica di capire quali siano i diversi fattori di rischio ambientale e loro combinazioni e come si possa intervenire in base alle priorità individuate in funzione della salvaguardia del territorio in un’ottica che tiene conto di una visione performante, capace di calibrare pluralità di variabili.

Su uno dei rischi più importanti e di stringente attualità è quello delle “isole di calore”, uno dei fenomeni che negli ultimi decenni purtroppo sta acquistando sempre più forza,  illustrato dalla Prof.ssa Lucia Martischig dell’Università di Roma Tre:

Il discorso dell'”isola di calore” è qualcosa di molto importante in particolare per i piccoli centri perchè presentano una percentuale di popolazione così detta “debole” come anziani o persone con alcune malattie croniche o bambini, dunque il surriscaldamento di queste zone, dovuto a delle ondate di calore che aumentano sempre più danneggia gran parte della popolazione. Quindi è importante prevedere come affrontare ciò inserendo elementi che aiutino la ventilazione e ne attenuino le conseguenze dannose. Quindi noi abbiamo cercato un metodo per individuare le zone suscettibili di “isola di calore” a Cave per poter poi unire questo elemento agli altri rischi. Per affrontare il rischio di isola di calore per esempio si potrebbe iniziare ad intervenire in Piazza Italia con elementi verdi, anche di importo economico molto contenuto, ma di risultato efficace.

L’iniziativa di presentazione ha preso il via con la presentazione di questo volume edito da RomaTrePress, curato da Giovanna Spadafora. Dopo la presentazione, è seguita una tavola rotonda moderata da Francesco Giovanetti, in cui gli autori del volume hanno condiviso ulteriori riflessioni e risposte alle domande del pubblico.

Il lavoro ha condensato i risultati della ricerca interdisciplinare per la sicurezza ambientale, creando un Protocollo innovativo per le Aree Interne del Lazio. Finanziata dall’Ateneo Roma Tre nell’ambito del Piano di sviluppo della ricerca – Azione 4, questa ricerca ha rappresentato un passo significativo verso la comprensione e la gestione dei rischi ambientali nella regione. Il Sindaco Angelo Lupi, presente all’evento, ha dichiarato:

Quello di oggi è un obiettivo raggiunto che abbiamo perseguito dal 2017 e ci tengo a ringraziare , a nome di tutti, l’Università Roma Tre che ci ha offerto questa grossa opportunità per il Comune di Cave. La collaborazione, passata attraverso vari passaggi anche, voglio ricordare, la bellissima esperienza fatta da Cave a Shangai, dove siamo stati ospiti con Lazio Innova, sempre nel 2017, quando il tema era “Centri storici pedemontani e centri storici d’acqua” . Da quell’esperienza abbiamo rafforzato e consolidato i rapporti, proseguiti con continuità, e così oggi quei rapporti, coltivati con attenzione, ci portano a raccogliere i primi risultati: incontrare i giovani laureandi che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro e lo fanno dopo aver sviluppato un approfondito studio sullo studio del territorio di Cave per prevenire e salvaguardare i nostri luoghi dai rischi ambientali, non solo dovuti a fenomeni naturali ma anche come conseguenza dell’edificato umano.

Mostra di Tesi di Laurea: “Le Tracce della Storia”

La giornata è proseguita con l’inaugurazione della mostra di tesi di laurea magistrale, curata dalla dott.ssa Elisabetta Tortora, che ha approfondito nel suo lavoro di tesi i villini in stile Liberty di Cave, (qui link sul trenino di Cave  quello del percorso su rotaia Roma -Fiuggi) e dal Professor Michele Zampilli che ha tenuto a sottolineare “Il bellissimo rapporto che abbiamo con il Comune di Cave”.

Questa esposizione offre uno sguardo unico sull’architettura e il territorio di Cave, costituendo un vero e proprio viaggio attraverso le tracce della storia della città. Intitolata “Le Tracce della Storia: Studi sul Territorio e sull’Architettura di Cave”, la mostra è un’opportunità imperdibile per chiunque sia interessato alla storia, all’architettura e alla conservazione del patrimonio culturale di Cave.

La mostra, situata presso il Palazzetto della Salute in Via Giorgioli, Sala “G. Claudio Velluti,” è un’esplorazione approfondita e coinvolgente del ricco patrimonio di Cave. Riflette l’impegno degli allievi non solo nel ricostruire la storia fisica e l’identità dei luoghi e delle costruzioni, ma anche nell’individuare progetti futuri, spesso con uno sguardo innovativo di cui si apprezza l’originalità. Questi lavori, al di là del piano didattico di pregio, offrono alla comunità di Cave -in un interessantissimo modello altrove replicabile- lo spunto per nuove soluzioni sempre nella lodevole ottica di preservare il proprio territorio e promuovere la cultura e la storia locali. Nel videoservizio di Monolite Notizie ci offre una panoramica avvincente della Mostra delle Tesi di Laurea un Cicerone d’eccezione: il dott. Roberto Urbani, Consigliere al bilancio di Cave. Illustra lo stesso dott. Urbani:

L’interessante progetto che oggi viene presentato è partito nel 2017 con la sottoscrizione di un importante Protocollo d’Intesa tra l’Università di Roma Tre, in particolare il Dipartimento di Architettura ed Ingegneria, e insieme a loro noi a Cave abbiamo avviato una serie di progetti per la rivalutazione del centro storico di Cave, quindi riguardante alcuni stabili e fabbricati di proprietà pubblica ma anche privata. Allo stesso modo, la nostra Amministrazione ha lavorato con il dipartimento di Ingegneria, per quanto concerne il progetto sui rischi, dunque la loro valutazione e gli schemi di intervento per combatterli da diverse prospettive come illustrato nella conferenza svoltasi presso il Teatro Comunale di Cave. A breve partiranno i lavori per mettere in pratica il primo di questi lavori progettuali, a dimostrazione che si può tradurre in realtà un intervento concreto che riconfigura in modo ottimale uno spazio della città di Cave. Oggi, al termine di questa intensa giornata di lavori e presentazioni, siamo orgogliosi del risultato ottenuto fino ad ora e continueremo ad impegnarci per realizzare tutto quanto previsto nel Volume Opera sempre grazie alla collaborazione tra il nostro Comune, la Regione Lazio e i diversi altri enti sovra-istituzionali, cercando di ottenere sovvenzioni e supporti per realizzare tutti gli altri progetti di restauro a Cave.  

Tra le tante idee ed approfondimenti realizzati dagli allievi tramite tesi di laurea, anche quello effettuato da Dario Mariani, giovane di Cave che si è occupato di indagare lo studio delle fonti di tutta la città di Cave.

Il futuro di Cave: sostenibilità e consapevolezza ambientale

“OPERA” rappresenta una pietra miliare nella ricerca per la sicurezza ambientale. Il volume di 280 pagine fornisce strumenti concreti per affrontare i rischi e preservare le Aree Interne del Lazio in modo sostenibile e responsabile. Questo progetto segna un passo avanti verso una gestione integrata e consapevole del patrimonio ambientale di Cave.

L’iniziativa dimostra il ruolo cruciale delle discipline della rappresentazione nell’indagare, rendere manifeste e integrare le diverse letture provenienti dalle varie discipline coinvolte nella ricerca. L’approccio multidisciplinare non solo mira a comprendere i rischi ambientali ma orienta anche gli interventi sul territorio e sull’edificato, garantendo una prospettiva di salvaguardia e sviluppo sostenibile.

In conclusione, l’evento “OPERA” ha confermato l’impegno del Comune di Cave nella ricerca e nella promozione di pratiche sostenibili, aprendo la strada a un futuro in cui cultura, ambiente e comunità si fondono in un’unica visione di sviluppo armonico e consapevole.

Alessandra Battaglia

Ti potrebbe interessare anche:

Lascia un Commento