Il prossimo 23 febbraio, alle ore 20.00, l‘Altrove Teatro Studio di Roma ospiterà un evento straordinario intitolato “Morricone Oltre la Pellicola”, un’originale fusione tra la genialità musicale del Maestro Ennio Morricone e una selezione tra le più affascinanti pagine della letteratura italiana classica e anche contemporanea. L’iniziativa, nata dall’ispirazione di Luca Mascolo, promette di trasportare il pubblico in un mondo dove la musica e la parola si intrecciano in un connubio sorprendente. Come illustra ai microfoni di Monolite Notizie lo stesso ideatore ed interprete dello spettacolo, l’idea nasce da chi ha amato prima le musiche, l’espressione delle emozioni e il dipingere di atmosfera il tempo, e solo in un momento successivo ha amato anche le parole, come testi di brani musicali o come opere di letteratura. Un percorso personale in cui tanti si rispecchiano, magari più attratti dall’ascoltare un brano musicale piuttosto che dalla lettura.
Ad impreziosire le scelte teatrali di Luca Mascolo nella serata (unica data dello spettacolo) ci sarà il Quartetto “Refice”, composto da talentuosi musicisti di levatura internazionale: Alessandro Cedrone al violino 1°, Gizem Aiture Cedrone al violino 2°, Marco Palmiggiani alla viola, e Donato Cedrone al violoncello. A completare l’esperienza, accompagnando le note celeberrime di Ennio Morricone conducendo le menti degli spettatori attraverso abbinamenti inediti di brani tratti da libri famosi, sarà la voce recitante di Luca Mascolo, creatore di questo affascinante progetto che vuole esplorare le molteplici sfaccettature delle composizioni di Morricone, andando oltre il loro ruolo di colonne sonore cinematografiche.
L’ appuntamento, in programma alle ore 20:00, presso l’Altrove Teatro Studio (in Via Giorgio Scalia, 53 a Roma), si propone quindi di liberare le musiche di Morricone da quel legame che le associa alle immagini cinematografiche iconiche e di farle invece dialogare con le grandi opere letterarie italiane, sprigionandone tutto il potenziale inespresso. Un’audace sperimentazione che promette di regalare al pubblico un’esperienza unica e coinvolgente.
L’idea alla base del progetto è quella di esplorare la potenza evocativa della musica di Morricone, cercando connessioni profonde con la letteratura. Luca Mascolo guiderà il pubblico in un viaggio attraverso epoche e stili, facendo emergere nuovi significati e suggestioni legate alle composizioni del Maestro. Si tratterà di una sorta di sinergia tra le emozioni suscitate dalle parole dei grandi autori italiani e le note intramontabili di Morricone.
Intervistiamo l’ideatore incuriositi da questo insolito abbinamento, che potrebbe sembrare un azzardo ma anche rivelarsi invece magicamente funzionale e sbalorditivo. Parole magari di secoli fa brilleranno con rinnovata luce, tornando a nuova vita e si incastreranno alla perfezione nelle “scenografie musicali” create dall’arte di Morricone. Potremmo scoprire quanto scene di vita quotidiane siano perfette per essere accompagnate da colonne sonore scritte anni addietro in contesti diversi.
Lo abbiamo chiesto a Luca Mascolo. Da quanto tempo è appassionato delle musiche di Morricone? Immagino che per realizzare uno spettacolo del genere chiaramente lei sia un grande appassionato delle musiche di Morricone, ma da quando ha maturato questo progetto, insomma c’è stato un periodo di gestazione per creare “Morricone oltre la pellicola”?
Ecco una domanda particolare perchè sembra proprio cogliere ciò con cui pensavo di iniziare lo spettacolo.
Iniziamo subito con uno spoiler? Luca Mascolo scoppia in una risata e dice:
Si, nel senso che spero che venerdì sera non mi sentirò l’unico che ha delle musiche che lo accompagnano per tutta la vita; oggi poi alcune musiche di Morricone si sono diffuse ancora di più, spesso sui cellulari è facile che si scelga come musica da suoneria per qualcuno che ci chiama, magari una musica da duello western di Sergio Leone. Nel mio caso la passione per Ennio Morricone viene molto da lontano: io da piccolo consumavo le VHS (vecchie videocassette del videoregistratore film n.d.r.) proprio per tornare indietro e ascoltare quelle musiche legate a quei momenti e a quei temi. Insomma la musica per me è stata proprio il mio primo amore; i miei ‘romanzi di formazione’ sono state le musiche da film, le sinfonie, la musica strumentale oltre al rock ovviamente, ho sempre ascoltato musica di tutti i generi, però voglio dire che l’amore per il testo e per la parola è arrivato dopo. E quindi è un po’ tutto qui: è un’idea molto semplice cioè tu senti una musica che ti parla e ti comunica dei temi che appartengono alla vita di ognuno di noi: il duello, l’amore, la vendetta, il viaggio, sono cose che tutti noi prima o poi ci troviamo ad affrontare. E quindi ho avuto l’idea di partire da quelle musiche di Morricone che raccontano così bene dei momenti, degli stati d’animo, delle situazioni ed abbinarci invece delle pagine di letteratura italiana che invece di stare nei libri o nei musei, scopriamo essere molto più contemporanee e fatte di carne ed ossa. Ti faccio un esempio: Manzoni scrive “I Promessi Sposi” nel 1827, li ambienta due secoli di prima, ma nel 1827 nel Far West si sparavano che era una bellezza! E infatti Manzoni, quando racconta la conversione di Lodovico in padre Cristoforo, racconta proprio un duello per una questione di precedenze e quindi non è molto lontano da quello che ci succede a noi ogni giorno in mezzo al traffico. E così via… tutto lo spettacolo ha un approccio che serve a sfatare questo approccio un po’ museale nei confronti della letteratura. Sono storie, magari possono essere raccontate in una lingua che sembra diversa da quella di oggi, ma tutto sommato non è poi tanto diverso da una lingua di Gomorra che seguiamo con i sottotitoli per capire alcune frasi di dialetto. Alla fine le storie e le dinamiche sono le stesse perchè l’essere umano è lo stesso e si trova inviluppato nelle stesse situazioni da milioni di anni.
Quindi Luca, nell’intuizione da cui hai creato “Morricone oltre la pellicola” nasce il progetto “Ennio Morricone nella Lingua Italiana”, un portare tutti noi spettatori a spasso tra le pagine dei libri classici per rivelare qualcosa di speciale su noi stessi, sulle nostre emozioni e scelte? Magari ci aiuta ad ascoltare i capolavori letterari sentendoceli, in tutti i sensi, più vicini, legandoli all’attualità di ciò che viviamo in modo rivelatore?
Esatto, si, mi sono divertito molto ad individuare gli abbinamenti tra musiche di Morricone e i brani di letteratura italiana. In questo divertimento fondamentale è stato il fatto di essere supportato da un gruppo di musicisti veramente fantastici che, se non avessi il privilegio di essere loro amico, molto difficilmente avrei potuto avere la possibilità di coinvolgerli in questo progetto, parliamo di musicisti di caratura internazionale, che poi mi hanno accompagnato nel mio percorso iniziato con la musica come dicevo prima. Ed il divertimento è stato proprio fare la scelta di queste musiche e partendo proprio dall’individuare testi e situazioni da poterci associare. Ad esempio c’è nelle opere scritte da Manzoni, la storia del diacono Martino, nella tragedia dell’ “Adelchi” . Martino è un poveretto a cui viene affidata una missione impossibile: varcare delle montagne inaccessibili, senza sentiero, per andare ad informare Carlo Magno della presenza dell’esercito nemico dall’altra parte delle montagne. Dunque c’è questo continuo confronto con le forze della natura e la magnificenza del creato. Morricone su questo tema del viaggio ha scritto delle musiche magnifiche come quelle de “Il segreto del Sahara” o “Mission”, in cui racconta questo continente americano sterminato. Per l’amore non potevamo non parlare dei brani di “C’era una volta in America” e abbinarli all’amore contrastato e celebrato da Dante nella “Divina Commedia” tra Paolo e Francesca. Ci saranno nello spettacolo tanti momenti divertenti che si alterneranno a quelli più intensi che spaccheranno il cuore degli spettatori. Queste musiche mi muovono sempre tantissimo e abbiamo lavorato con i musicisti a creare quasi delle musiche da cartone animato. Insomma una serata che noi ci siamo divertiti a confezionare e che gli spettatori si divertiranno a vivere per emozionarsi e spero sorprendersi, anche perchè è uno spettacolo senza tecnologia ma assolutamente interattivo perchè gli spettatori avranno la possibilità di essere dei Sergio Leone e realizzare il proprio film come registi perchè dovranno esercitare l’immaginazione, un “muscolo” diciamo che oggi ci vorrebbero costringere ad atrofizzare. Anche perchè è tutto sempre già esposto, si può vedere tutto. Qui invece ciascuno potrà ricreare un momento che ha vissuto o immaginare uno che ha desiderato vivere e esserne il regista, un transfert in cui vedere qualcosa che gli appartiene.
Quali sono i temi dello spettacolo su cui fare noi spettatori potremo sperimentare questo transfert?
Vorrei che gli spettatori si riprendessero la libertà di figurarsi una scena o in un momento. Avrete tanti temi: viaggio, destino, amore, vendetta, scelte come quelle per esempio suggerite dallo spettacolo, citando il libro “Novecento” di Alessandro Baricco, che sono diventate il film “La leggenda del pianista sull’oceano” di Tornatore. Fare questo spettacolo è stato una grandissima opportunità e vogliamo regalare al pubblico tutte le emozioni possibili venerdì, dopodomani sera a Roma.
“Morricone oltre la Pellicola” si propone come un’esperienza che va oltre il puro intrattenimento, cercando di arricchire il pubblico con una nuova prospettiva sulla connessione tra musica e letteratura. La scelta di accostare le melodie del Maestro a pagine di opere come “I Promessi Sposi”, “Adelchi”, “La Divina Commedia” e molte altre, aprirà nuovi orizzonti interpretativi e trasformerà l’ascolto in un’esperienza culturale profonda, un nutrimento della mente che stimola i sensi.
Se le melodie musicali del Maestro Ennio Morricone hanno raggiunto nel corso degli anni una fama e un consenso planetari che continuano a riscuotere consensi ogni volta che vengono proposte, la sfida di questo appuntamento è quella di liberarle dal loro ruolo di “colonne sonore”. Lasciar fluire le musiche firmate Morricone in modo che evochino temi archetipici della vita di ognuno di noi: l’amore, il viaggio e il confronto con le forze della natura, la vastità del creato che ci circonda, la vendetta.
Dunque una suadente provocazione: quella di invitare il pubblico a dimenticare i film a cui queste musiche sono legate e provare ad abbinarle con alcune pagine della letteratura italiana classica e contemporanea. Scaturiranno così emozioni potenti ed inattese.
Da questa intuizione nasce il progetto “Morricone Oltre la Pellicola” e quindi dove? In viaggio nella letteratura italiana, proponendo al pubblico appassionato del Maestro una cavalcata sulla musica di Morricone attraverso pagine celebri della letteratura italiana: Il West del 1800 e i Promessi Sposi, L’Amazzonia di “Mission” e il Diacono Martino dell’ “Adelchi”, “Nuovo Cinema Paradiso” e il Canto Quinto de “La Divina Commedia” e così via.
Un appuntamento da non perdere per gli amanti della musica, della letteratura e per chiunque sia alla ricerca di un’esperienza culturale indimenticabile.
Alessandra Battaglia
Riepilogo Info
“Morricone oltre la pellicola”
Da un’idea di Luca Mascolo
Con il Quartetto “Refice”
Violino 1° Alessandro Cedrone
Violino 2° Gizem Aiture Cedrone
Viola Marco Palmiggiani
Violoncello Donato Cedrone
Voce recitante Luca Mascolo
Altrove Teatro Studio
Via Giorgio Scalia, 53 a Roma
venerdì 23 febbraio 2024
Inizio spettacolo ore 20.00
Per informazioni e prenotazioni: telefono 3518700413, email ipensieridellaltrove@gmail.com