Home Cultura e Spettacolo “FA.RE. Festival”: a Cave successo della kermesse di arti performative

“FA.RE. Festival”: a Cave successo della kermesse di arti performative

da Alessandra Battaglia

La prima edizione del FA.RE. Festival, con il patrocinio del Comune di Cave e della Pro Loco, ideata dai due direttori artistici Francesco Bianchi e Simone Chiacchierarelli, si è conclusa con grande successo a Cave, dove dal 6 al 12 maggio 2024, la cittadina si è trasformata in un vivace palcoscenico interattivo per teatro, musica e danza e una varietà di esperienze molto profonde.  Pregio della manifestazione, dedicata alle arti performative è stato il fatto di offrire un ricco e variegato calendario di spettacoli, workshop e sinergie culturali, coinvolgendo diverse location del tessuto urbano.

Il tema scelto per questa prima edizione, “GUAI”, ha fornito un filo conduttore originale e significativo. Come spiegato dai direttori artistici Francesco Bianchi e Simone Chiacchiararelli, “i guai” nel dialetto locale non sono solo imprevisti spiacevoli, ma anche i calli che si formano sulle mani durante il lavoro. Questo simbolismo ha sottolineato l’importanza della pratica e dell’impegno nel fare arte, trasformando il festival in un’occasione per esplorare e rappresentare le sfide e le bellezze della vita quotidiana.

Tantissimi i momenti pieni di emozioni dai toni anche completamente diversi, molta adesione da parte del pubblico che si è avvicendato con grande entusiasmo. Il tenore degli spettacoli proposti ha garantito una risposta calorosa da parte di tutti coloro che sono intervenuti.

Dal teatro comunale Milco Paravani al Museo Lorenzo Ferri, passando per vari altri luoghi del centro, Cave si è animata accogliendo performance e workshop che hanno coinvolto il pubblico e valorizzato gli spazi comuni. Questa diffusione capillare ha puntato a connettere la comunità locale alla pratica culturale, promuovendo il concetto di cittadinanza attraverso il fare arte.

FA.RE. anche acronimo di Fattore Recessivo, l’associazione che produce il Festival stesso.

Il programma del festival ha visto una serie di spettacoli e performance di alto livello. Tra gli appuntamenti più attesi, il 10 maggio Arianna Primavera ha presentato “Tremenda insufficienza dei nostri cuori”, un flusso di coscienza dissacrante ed estremo. L’11 maggio, Francesca Astrei ha portato in scena “Mi manca Van Gogh”, un monologo ironico e pungente, mentre la Compagnia Sesti/Contini ha presentato “IONICA”, uno spettacolo musicale che riflette sulle mafie. Il 12 maggio, Andrea Cosentino ha chiuso il festival con “Kotekino Riff”, un cabaret folle che ha intrattenuto e fatto riflettere il pubblico.

Chiara Bersani ha arricchito l’offerta con la performance uditiva “Cordata”, un viaggio narrativo attivabile tramite QR code, offrendo un’esperienza unica e immersiva.

Tre workshop hanno accompagnato il festival, offrendo opportunità di formazione e coinvolgimento per professionisti e non. Dal 6 all’8 maggio, Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino hanno condotto “Pornodrama2”, un laboratorio gratuito e accessibile, esplorando le arti performative oltre la normatività. Andrea Cosentino ha tenuto “Farsi e disfarsi la faccia” dal 9 all’11 maggio, dedicato al tema della maschera e del clown, mentre Serena Sinigaglia ha curato “Strumenti del Fare”, un workshop per professionisti creativi.

Uno degli obiettivi principali del festival è stato quello di dialogare con le realtà già attive sul territorio. L’associazione Caffè Corretto ha presentato il libro di Emanuele Aldrovandi, “Il nostro grande niente”, in un momento di apertura con la cittadinanza. Il Circolo Fotografico Aperture, con il progetto “FARE VERDE”, ha indagato la presenza del colore verde nella città, con una mostra fotografica aperta per tutta la settimana del festival.

FARE Festival nella videointervista di Monolite Notizie ai due Direttori Artistici, Bianchi e Chiacchierarelli, viene raccontato al termine di tutte le iniziative.

Alessandra Battaglia

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