La Biblioteca Comunale “Riccardo Morandi”, a Colleferro, sabato 11 marzo, dalle ore 17:30, ospiterà una doppia presentazione di libri firmata dal giornalista e scrittore Mauro Valentini. La sua ricca produzione di scritti attinge a piene mani dai fatti più intricati e sconvolgenti della nostra attualità, ma anche episodi grotteschi e a tinte gialle, per trasformarli in testi/inchiesta che aprono una breccia sulla realtà e offrono nuove prospettive. Scrivere talvolta vuol dire onorare un impegno civile e rispondere all’esigenza di indagare la realtà che ci circonda anche quando si macchia di oscuri intrecci e lascia una scia di vittime.
Non a caso il primo dei libri che verrà presentato a Colleferro si fregia di essere stato redatto a quattro mani con lo stimato generale Luciano Garofano, già comandante dei RIS di Parma e Generale dei Carabinieri in congedo. Il libro si intitola “Ciccio e Tore. Il Mistero di Gravina” e procede tracciando un interessante racconto in chiave di inchiesta realizzato, appunto, da Valentini e dal generale Garofano che ha lavorato sul tragico caso dei piccoli fratellini Francesco e Salvatore Pappalardi, scomparsi la sera del 5 giugno 2006 dal centro di Gravina, borgo storico dell’alta Murgia, i cui resti vennero ritrovati il 25 febbraio del 2008, durante il recupero in un pozzo pugliese di un altro bambino.
Grazie agli autori il lettore ripercorre la clamorosa vicenda umana e giudiziaria non solo attraverso documenti e testimonianze , ma anche avvalendosi della narrazione di Filippo, padre dei due bambini e vittima di un errore giudiziario sventato per puro caso. L’altro libro che verrà presentato ci riporta invece agli esordi di Valentini in quanto si tratta del suo primo romanzo thriller intitolato: “Lo chiamavano Tyson”, incentrato sulla storia di Fausto Colasanti, cinquantenne che sbarca il lunario facendo piccoli lavoretti. Il soprannome deriva al protagonista sia dall’aspetto sia dalla sua incontenibile rabbia che spesso esplode.
Valentini racconta così in una storia di suspance ed azione che tiene incollati alle pagine, l’anima stratiforme della periferia romana, fatta di tratti di povertà, precarietà, violenza e rabbia, sentimenti che albergano costantemente nel popolo degli sradicati ed esiliati che hanno vissuto nei sobborghi della Capitale. Alla presentazione interverranno, oltre all’Autore, il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, la moderatrice dell’evento Lucia Salfa e Paola Di Rosa che leggerà dei brani.
L’occasione ci offre l’opportunità di rivolgere al giornalista alcune domande per scoprire qualcosa in più sullo scrittore romano che da 25 anni vive a Pomezia, già direttore di un blog – magazine di grande successo, oggi impegnato a scrivere soprattutto di cronaca nera e di cinema collaborando con diverse testate nazionali, tra cui Settimanale Grandangolare, Giallo e Cronaca & Dossier. Tra gli scaffali delle librerie troviamo diverse sue opere, edite da Sovena, come l’ultima “Mirella Gregori – Cronaca di una scomparsa” altri tre libri-inchiesta: “Marta Russo – Il Mistero della Sapienza”, con cui ha vinto l’undicesima edizione del Premio letterario Costa d’Amalfi letteratura 2017; e poi: “40 passi” e “Cianuro a San Lorenzo”. Filo rosso che ne contraddistingue la produzione è concentrare l’analisi su misteri insoluti di crimini avvenuti a Roma, contribuendo a riaccenderne l’interesse mediatico e investigativo.
Lei è uno scrittore molto prolifico, capace di mostrare sensibilità anche trattando, con un taglio di indagine, pagine della cronaca che scuotono il grande pubblico. Penso al caso Marta Russo o a quello di Marco Vannini, due fatti che ha indagato realizzando libri. Altri suoi libri, oltre agli articoli giornalistici, hanno la caratteristica costante di indagare la realtà ed approfondirla. Vuole spiegarci in quale chiave e come le piace articolare la sua attività
“Credo moltissimo nel potere salvifico della narrazione. Quella della cronaca, che al di là delle carte processuali racconta di vite perdute, travolte dal dramma e per alcuni dal dileggio. Anche nei romanzi che ho scritto cerco questi elementi che esistono e che conosco nella vita reale. Si scrive per missione. E per condivisione.”
A Colleferro presenterà due dei suoi libri, “Ciccio e Tore. Il mistero di Gravina”, scritto con il generale Garofano e “Lo chiamavano Tyson”, può raccontare ai Lettori di Monolite Notizie qualche aspetto di entrambi?
“Il libro sul caso di Gravina nasce da un’idea di Luciano Garofano, consulente tecnico del papà di Ciccio e Tore. Abbiamo scritto questa storia per restituire la dignità perduta da un clamoroso errore giudiziario a Filippo Pappalardi, padre delle due vittime e per stimolare la Procura di Bari a riaprire il caso per provare a restituire verità a chi la attende da 17 anni.
“Lo chiamavano Tyson”al contrario è un noir metropolitano che ha per protagonista Fausto Colasanti, detto Tyson, appunto, un uomo che nella vita ha perso finora tutte le occasioni della vita per colpa della sua incapacità a controllare la rabbia. Due storie diverse legate dal filo conduttore del riscatto.”
Scrivere storie o di storie vere fa sempre collezionare una serie di retroscena e scoperte inattese. Può raccontare qualche “dietro le quinte” dei suoi scritti?
“Bellissima domanda: Tyson si muove in una zona specifica dell’Eur, un quartiere di Roma pieno di contraddizioni dove opulenza ed emarginazione convivono senza trovar pace. E quando passo in quei luoghi ancora entro nei locali che il mio personaggio frequenta o nelle vie dove tutto accade. E mi sembra di incontrarlo. O forse lo aspetto. A Gravina ho lasciato il cuore: un borgo bellissimo pieno di storia e di cultura che mi ha rapito. Sono andato per raccontare la storia di Ciccio e Tore e oltre a respirare la loro vicenda ho scoperto una città meravigliosa. Scrivere è un po’ viaggiare. E io viaggio tanto per scrivere perché se non tocchi con mano e non respiri i luoghi che racconti non puoi restituire credibilità e verità.”
Quando il mistero avvolge la cronaca in molti non possono fare a meno di domandarsi tante cose, specie se si tratta di fatti così eclatanti da meritare approfondimento. E allora l’appuntamento di sabato 11 marzo, ore 17:30 in Biblioteca Morandi, a Colleferro, vi accenderà altre interessanti riflessioni su storie che magari abbiamo visto su TG e letto per mesi sui giornali ma aspettano di essere ancora chiarite in diversi punti nodali.
Alessandra Battaglia