La sicuezza stradale è un aspetto fondamentale della vita contemporanea ma è diventata un tema di grave attualità alla luce di recenti tragici fatti di cronaca che purtroppo hanno coinvolto giovani e meno giovani. Trascorriamo gran parte delle nostre giornate in strada e ciò ci espone a rischi molto alti per imprudenze e talvolta si diventa vittime di comportamenti che dimostrano di non attribuire il giusto valore alla vita altrui e alla propria. Gli incidenti stradali, di varia gravità, sono all’ordine del giorno, spesso causati da imprudenze ma molte volte determinati dall’assunzione di alcol o droghe, e determinano purtroppo un pericolo troppo costante e alto tanto da invocare una azione da parte delle istituzioni per rafforzare le conseguenze a carico di chi non adotta comportamenti corretti alla guida e mette in pericolo la vita altrui.
La riforma del Codice Stradale adotta come obiettivo proprio la riduzione del numero degli incidenti tra veicoli che coinvolgono persone e il contenimento delle loro temibili conseguenze che ormai segnano in modo atroce le statistiche.
A fronteggiare i dati terribili arrivano i nuovi 18 articoli, finalizzati a garantire maggiori tutele agli utenti della strada. «Nessuna complicazione in più, per esempio per i ciclisti, e massima attenzione per evitare che chi ha già avuto problemi di droga e alcol possa danneggiare se stesso e gli altri», aveva espresso in una nota del Mit, il Ministero dei Trasporti, nei giorni scorsi.
Oggi la normativa è nero su bianco e prevede un equilibrato contemporaneità di benefici per chi si educa al buonsenso alla guida e severità necessaria nei confronti di chi ignora di fatto le regole richieste dalla convivenza civile moderna.
Abbiamo schematizzato i vari aspetti che accompagnano le misure dettate dal Nuovo Codice della Strada che vanno in vigore da questa estate.
Se il problema principale è il fatto che frequentemente chi guida non si curi di aver assunto sostanze come l’alcol, capaci di alterare le percezioni in modo grave, allora ecco che la risposta del Nuovo Codice della Strada su questo gravissimo comportamento è dura e richiede tasso alcolemico pari a zero per poter guidare mezzi. Inoltre per chi è già stato condannato per aver guidato in stato di ebbrezza scatta immediatamente una sanzione più aspra.
Le strade e i marciapiedi delle nostre città si sono popolati di monopattini che non sempre rispettano il corretto comportamento stradale e spesso sfrecciano pericolosamente tra pedoni e veicoli. Da ora in poi il casco è obbligatorio, devono munirsi di targhe e di assicurazione anche i monopattini, ultimi arrivati nell’esercito dei mezzi di mobilità su gomma. Si impone loro il divieto di circolare nelle aree extraurbane, con previsione del blocco da remoto per i veicoli in sharing.
A tutela dei viaggiatori intervengono poi una serie di misure per abolire i così detti autovelox truffa. Tutti gli strumenti di rilevazione della velocità dovranno essere omologati. Per tutelare la sicurezza degli utenti della strada ci saranno maggiori controlli e segnaletiche in corrispondenza dei passaggi a livello, con la possibilità di agire intervenendo tempestivamente anche da remoto.
Altro aspetto è l’adozione “safety car”, una soluzione che si ispira alla Formula 1 e prevede l’introduzione di questa soluzione utilizzata in pista anche in caso d’incidente in autostrada o superstrada e offrirà, chiaramente a certe condizioni, che si possano usare le “safety car” della polizia in caso di incidenti per rallentare il flusso veicolare e prevenirne di nuovi.
Tra i 18 nuovi articoli un punto interessante è la volontà di premiare chi si impegna fermandosi adeguatamente. È stabilito infatti (ultimo punto del Nuovo Codice della Strada) un bonus di due punti che verra riconosciuto a tutti i ragazzi che frequentino a Scuola corsi sulla sicurezza. Tale disposizione premia concretamente e valorizza chi si rende disponibile ad informarsi e a rendersi consapevole della sicurezza stradale.
Viceversa il Nuovo Codice, se si mostra come appena descritto molto disponibile a premiare chi si impegna per garantire strade più sicure e comportamenti alla guida più responsabili, adotta il pugno duro con chi trasgredisce regole di civiltà e rispetto della vita.
Tolleranza zero dunque per l’uso dei telefonini alla guida o per chi imbocca strade contromano: in questi casi scatta la sospensione breve della patente da 7 giorni fino a 15 se il trasgressore non è un virtuoso della strada e ha meno di 20 punti sulla patente. La consapevolezza che un neopatentato sia inesperto, dunque inadatto a gestire automobili di grossa cilindrata, si esprime con una norma che applica appunto ai neopatentati il divieto di guidare auto di grossa cilindrata prima che siano trascorsi 3 anni del conseguimento della patente.
Ulteriori misure introdotte a tutela dei comportamenti per i ciclisti, anche per coloro che posseggono una due ruote con pedalata assistita, per i quali sono previste norme volte a disciplinare i sorpassi nei centri abitati e sulle strade extraurbane.
Il Nuovo Codice comunque non prevede alcuna spesa in più a carico dei ciclisti.
Dopo questa panoramica focalizziamo la parte più importante del Nuovo Codice della Strada.
Si apre proprio con una netta stretta sull’alcol il nuovo corpo di norme dedicate alla strada.
Il titolo primo è dedicato alle misure di contrasto per chi si mette alla guida drogato o ubriaco, con una particolare attenzione per i recidivi. Gli attuali limiti alcolemici restano confermati negli esatti parametri precedentemente in vigore, dunque nessun inasprimento dei valori di riferimento. Chiaramente vige per tutti l’obbligo di guidare lucidi, senza assunzione di nessun tipo di prodotto che possa interferire con la qualita di riflessi e capacita di guidare. Mentre per chi è già stato condannato per aver guidato in stato di ebrezza e dunque si configura come potenziale recidivo, si impone sempre tasso alcolemico zero ma vige anche l’obbligo di montare sull’auto l’alcolock, il dispositivo che impedisce la messa in moto se il tasso alcolemico supera il livello zero.
La nuova disciplina fa scattare il ritiro immediato della patente per tre anni a chi risulta aver assunto droghe anche se incensurato. La
stretta riguarda tutti coloro che fanno uso di droghe e, questa la grande novità che rafforza i principi di sicurezza, da ora in poi non sarà necessario provare l’alterazione, ma basterà semplicemente risultare positivo al test rapido – una volta fermati – per incorrere nella revoca della patente e nel divieto di conseguirla per tre anni.
Altre misure dissuasive importanti sono inserite dalle nuove normative stradali anche per sconguirare la guida da parte di minorenni, che guidano senza patente e ubriachi o drogati: in ogni caso non potranno prendere la patente fino al raggiungimento dei 24 anni.
L’augurio è che le 18 norme si traducano subito in una maggior serenità su strada per tutti gli utenti.
Alessandra Battaglia