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A Colleferro arriva “È CESSATA LA PIOGGIA – NATALE 1943”, azione teatrale itinerante e interattiva

Ne parla Claudio Dezi

da Alessandra Battaglia

“È CESSATA LA PIOGGIA – NATALE 1943”, azione teatrale itinerante e interattiva nata da un’idea di Renzo Rossi e Claudio Dezi.

Sabato  9 e domenica 10 Dicembre Colleferro ospita ‘È CESSATA LA PIOGGIA – NATALE 1943′, un viaggio nel passato attraverso l’azione teatrale itinerante e interattiva nata da un’idea di Renzo Rossi e Claudio Dezi.

L’evento sta per animare le atmosfere della città di Colleferro nel prossimo fine settimana e si terrà presso i Rifugi antiaerei di Colleferro, con ingresso in via Roma, dietro la Chiesa di S. Barbara.

A curare l’evento Officina Teatro con la collaborazione dei gruppi teatrali Futura Teatro, L’Arte dell’Ozio e Amentesveglia.  La sinergia di diverse realtà renderà l’esperienza immersiva e coinvolgente. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di Colleferro.

Il racconto coinvolge un gruppo di persone, gli spettatori che scendono nei rifugi antiaerei nei giorni che precedono il Natale del 1943. A causa delle continue incursioni aeree, quelle sono settimane molto difficili per gli abitanti di Colleferro, luogo di residenza dell’industria bellica B.P.D., come per tutta la Valle del Sacco.  Tuttavia, la vita nei rifugi va avanti tra problemi di coesistenza, rastrellamenti di civili e partigiani, bombardamenti aerei e ostinati tentativi di sopravvivenza. L’evento si svolge rigorosamente in diretta, con i partecipanti che vengono coinvolti dai 48 attori in 7 capitoli di un unico racconto su quei drammatici momenti. Le vicende, pur essendo sceneggiate, sono tratte da testimonianze reali nel rispetto della veridicità storica degli eventi. Questa azione teatrale nasce da un’idea di Renzo Rossi e Claudio Dezi, e vuole porsi come momento di condivisione e di valorizzazione del patrimonio storico-culturale di questo territorio.

Numerosi gli interpreti che elenchiamo di seguito:

Andrea Abbafati, Giampiero Altini, Viola Altini, Danilo Arquilla, Enrico Bellardini, Ginevra Bianchi, Virginia Bianchi, Chiara Binaco, Valerio Bonetti, Laura Cacciotti, Sara Cannavicci, Filippo Maria Cardillo, Carlo Casinelli, Andrea Castrucci, Alessandro Ceccarelli, Alessia Ciarla, Chiara Datti, Francesca Datti, Daniele Di Giacomantonio, Andrea De Vecchis, Delia Dolfi, Giacinta Ferdinandi, Valeria Frattaroli, Cinzia Incitti, Livia Latini, Fabio Mancini, Anna Maria Massari, Andrea Oddi, Giorgia Palazzi, Federica Paluzzi, Mariano Panella, Nicola Paolini, Gianfranco Piras, Chiara Risi, Sabrina Rotonnelli, Viola Sabene, Leonardo Sancamillo, Cristiana Sarno Gufler, Roberta Scaccia, Isabella Scala, Brady Shehu, Mirko Sinibaldi, Luigi Sorrentino, Francesco Specchiarelli, Antonio Stracqualursi, Claudia Tabacchiera, Roberto Venturini, Paola Viglianti, Markus Villani.

Scenografia e scenotecnica a cura di Filippo Maria Cardillo, Enrico Bellardini, Danilo Arquilla. L’allestimento scenico e costumi a cura di Officina Teatro.

MONOLITE NOTIZIE ha rivolto a uno degli ideatori, Claudio Dezi, alcune domande sullo spettacolo che promette grandi emozioni e di catturare come la precedente edizione un grande favore di pubblico.

Claudio, intanto qualche informazione su quando si svolgerà lo spettacolo

Gli spettacoli avranno luogo il sabato dalle ore 17.00 alle 21.00 e la domenica dalle ore 17.00 alle 20.00. Gruppi di 15-20 persone avranno l’opportunità di partecipare ogni 10 minuti circa. L’ingresso è gratuito. Si svolgeranno presso i Rifugi antiaerei di Colleferro, con ingresso in via Roma, dietro la Chiesa di S. Barbara.

Come si partecipa e a chi si rivolge in termini di pubblico/target?

Per partecipare, è sufficiente recarsi presso i Rifugi antiaerei e attendere il proprio turno. Gli organizzatori, a partire dalle 17.00, guideranno gruppi selezionati di 15-20 persone all’interno dei Rifugi, garantendo un’esperienza coinvolgente e immersiva. L’evento è aperto a tutte le età, essendo un viaggio culturale ispirato a fatti realmente accaduti nel dicembre 1943.

Come è nata l’iniziativa?

L’ispirazione di portare azioni teatrali itineranti in spazi non convenzionali è maturata nella mia mente già diversi anni fa. L’incontro con Renzo Rossi, appassionato custode del patrimonio culturale di Colleferro e memoria storica della città, ha poi dato vita all’idea di creare qualcosa di nuovo presso i Rifugi antiaerei. Renzo Rossi, purtroppo scomparso poco più di un anno fa, è stato il motore di questa iniziativa, e lo spettacolo è dedicato a lui. La nostra collaborazione, Dezi-Rossi, ha portato alla creazione di diversi spettacoli sulla Seconda Guerra mondiale, sull’Inferno di Dante, sul teatro medievale e altre iniziative culturali che hanno contribuito a arricchire la vita culturale di Colleferro.

 Che tipo di progetto state realizzando?

Nello specifico, “È CESSATA LA PIOGGIA – NATALE 1943” nasce dalle numerose testimonianze reali raccolte da Renzo riguardo ai mesi in cui molti cittadini di Colleferro e delle zone limitrofe hanno trovato riparo dai bombardamenti nelle cave di pozzolana, scavate nei primi decenni del XX secolo allo scopo di costruire le abitazioni sovrastanti. Si tratta di un’azione teatrale perché il pubblico viene reso effettivamente partecipe, interpretando a sua insaputa un gruppo di rifugiati scesi nei cunicoli al suono dell’allarme. Quindi abbiamo a che fare con un progetto davvero enorme e voglio ringraziare l’amministrazione del Comune di Colleferro, in particolare il Sindaco Pierluigi Sanna, perché ci ha sempre garantito il massimo supporto con grande disponibilità e partecipazione.

Chi sono i soggetti coinvolti?

L’evento è organizzato da Officina Teatro di Colleferro, che da più di vent’anni è attiva sul territorio con iniziative di formazione alle arti del teatro e con la produzione di numerosissimi spettacoli ed eventi culturali. Ma nel tempo sono sbocciate interessanti collaborazioni con altri organismi teatrali, fino al cementarsi di nuove amicizie. Pur mantenendo ognuno la propria identità, questo evento è realizzato con la partecipazione delle compagnie “Futura Teatro” e “L’Arte dell’Ozio”, entrambe di Colleferro, e l’APS “Amentesveglia” di Lariano. Oltre ad essere compagnie partner di Officina Teatro, sono enti che condividono i nostri stessi obiettivi.

Qual è l’obiettivo?

Sicuramente quello di dare luogo ad un evento che si svolga rigorosamente in diretta, con i partecipanti coinvolti da ben 48 attori in 7 diversi capitoli di un unico racconto su quei drammatici momenti. Come ho detto, le vicende, pur essendo sceneggiate, sono tratte da testimonianze reali nel rispetto della veridicità storica degli eventi. Questa azione teatrale vuole porsi come momento di condivisione e di valorizzazione del patrimonio storico-culturale del nostro territorio. Ma vuole anche offrire un quadro attendibile sul periodo dei bombardamenti nella Valle del Sacco durante il secondo conflitto mondiale.

Qual è stato il bilancio della precedente manifestazione?

Lo scorso anno l’evento ha avuto un ottimo successo con oltre 700 visitatori. Ma nulla è stato più gratificante dei commenti ricevuti dal pubblico una volta terminato il percorso, nonché dei numerosi messaggi ricevuti nei giorni successivi. Pensiamo di aver fatto le cose per bene, di aver trattato questi argomenti – drammaticamente attuali – nel modo più adatto per quello che, alla fine, rimane pur sempre uno spettacolo di intrattenimento.

Quali sono secondo lei i punti di forza dell’iniziativa?

Diciamo che le azioni teatrali itineranti presso i Rifugi antiaerei sono un po’ il nostro marchio di fabbrica. Abbiamo creato un format che magari esiste anche altrove, ma che per questo territorio è una bella novità. Il nostro pubblico dimostra sempre di apprezzare particolarmente queste iniziative, che permettono di visitare quei luoghi – vero e proprio patrimonio storico e culturale – in modo diverso. Tuttavia, suggerisco a tutti di partecipare alle numerose visite guidate presso l’altro sito dei Rifugi, quello di Santa Bibiana, che sono particolarmente curati e dove le guide vi illustreranno il valore storico di queste gallerie in modo molto più approfondito.

Può raccontare ai Lettori qualche aneddoto o momento a suo giudizio particolarmente significativo?

Essendo colui che scrive e dirige queste iniziative, sono sempre presente anche se lo spettacolo non lo vedo mai… infatti sono io che faccio l’introduzione prima di far iniziare il percorso. Se dovessi citare un momento particolare, allora mi soffermerei sulle matinée che abbiamo fatto per le scuole: sono stati momenti indimenticabili, sia con il nostro precedente spettacolo sulla guerra, dal titolo “Storie dai Rifugi”, sia con “Nella Città Dolente” tratto dall’Inferno di Dante. Vedere così tanti giovani partecipare ad iniziative culturali importanti (e faticose) ci ripaga di tutte le difficoltà che di solito incontriamo nel recitare in luoghi così atipici rispetto ad un teatro vero e proprio.

Chi ringrazia per aver collaborato al progetto complessivo? Con quali apporti?

Il mio primo pensiero è sempre per Renzo Rossi. Avrei tanto voluto che vedesse quello che siamo riusciti a realizzare, che era un po’ un suo piccolo sogno. Ringrazio Mariano Panella che si è dimostrato subito entusiasta di partecipare e che mi ha messo in contatto con la vostra redazione. Devo ringraziare ancora una volta l’amministrazione comunale e la referente dei Rifugi dott.ssa Silvia Caciolo per tutte le attenzioni che ci ha dedicato affinché il progetto andasse in porto. Ovviamente, un mio caloroso abbraccio va tutti gli attori, perché non dimentico certo che alla fine sono loro che fanno lo spettacolo… e senza di loro io non farei un bel niente. E concludo con due persone per me davvero speciali: Filippo Maria Cardillo e Andrea Abbafati… perché nonostante abbiano le loro compagnie teatrali, sono sempre al mio fianco. Sono la generazione successiva alla mia che porterà avanti questo progetto ben oltre quelli che saranno i miei passi.

Le immagini catturate da Andrea Turco documenteranno in modo tangibile le emozioni e l’atmosfera unica di “È CESSATA LA PIOGGIA – NATALE 1943”, aggiungendo un tocco visivo al ricordo di questo straordinario evento.

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