Sono passate da poco le 13:00 quando la quiete di queste angoscianti giornate da emergenza CVID-19 è interrotta dalle sirene dei carabinieri in pieno centro storico qui a Marino proprio sotto la nostra redazione. In questi giorni per il paese non si fa altro che parlare delle perdite umane, di chi non ce l’ha fatta e di chi sta ancora lottando. Al suono della sirena tutti abbiamo un sussulto dalla sedia, le dita trepidanti sulla tastiera del computer si bloccano all’unisono; immediatamente pensiamo al peggio, all’ambulanza che arriva e ci domandiamo, solo guardandoci con gli occhi, a chi tocchi adesso. Andiamo alla finestra sperando che non sia quello che immaginiamo e per nostra sorpresa scopriamo che non sono le sirene dell’ambulanza, ma quelle di due volanti dei carabinieri. La paura del Covid lascia spazio ad un’altra domanda:” cos’è successo adesso?”
Le volanti bloccano il traffico e si fermano in mezzo alla strada, i carabinieri lasciano le macchine ancora con il motore accesso e si precipitano giù per le scale che conducono alla stazione. Scendiamo anche noi e chiediamo ad uno di loro che era rimasto a guardia delle volanti, non ci dice nulla; ci rivolgiamo alla folla che nel frattempo si era radunata, tutti con la paura del Covid intrisa negli occhi. Tra loro qualcuno borbotta di un ragazzino scappato di casa dopo aver avuto un’accesa discussione con la mamma. Ci guardiamo intorno, nessuno vuole parlare. Poco dopo torna su dalle stesse scale da dove sono scesi un carabiniere che fa al collega, con la voce tremolante dalla fatica: «sbrigati, prendiamo le macchine e andiamo alla stazione».
Ci spostiamo sul belvedere, conosciuto qui a Marino come “il Terrazzone” e da lontano scorgiamo um ragazzo, forse di 12-14 anni, con un giubbino celeste e il cappuccio, circondato dai carabinieri. Tiriamo un sospiro di sollievo, certo era un ragazzo che ha avuto un diverbio con la mamma, ma questa volta le sirene non erano per il COVID.
Marino – Ragazzo scappa di casa, ritrovato dai carabinieri
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