L’associazione culturale Caffè Corretto ha avuto il piacere di ospitare Mimmo Muolo, giornalista vaticanista, e il suo libro “Ribellarsi alla notte. Una storia di Natale” nel teatro “Milco Paravani” di Cave sabato 14 dicembre. Inoltre è stato rivelato, nel corso dell’evento, l’incipit per i racconti inediti che parteciperanno al concorso letterario “Caffè Corretto-Città di Cave” e distribuiti i 7 libri editi finalisti alla giuria popolare. Ha partecipato all’iniziativa anche il maestro Tonino Giovannone al pianoforte che, accompagnando le ballerine di DanzAmica nelle loro performance natalizie, ha creato un’atmosfera surreale e coinvolgente per i presenti. Il pomeriggio si è articolato in due fasi. Nella prima,
la presidente di “Caffè Corretto” Claudia Manni ha presentato il concorso “Caffè Corretto-Città di Cave”, i libri finalisti in gara e l’incipit, scelto dalla scrittrice Viola Ardone, dedicando anche un momento a Cristina Pierche, persona molto cara all’associazione venuta recentemente a mancare.
I sette Libri finalisti della sezione libri editi in concorso per la XV edizione del Premio Letterario Caffè Corretto-Città di Cave che si terrà a fine giugno 2025, a Cave, sono: “La torre d’avorio” di Paola Barbato, “La biblioteca dei fisici scomparsi” di Barbara Bellomo, “Il lama dell’Alabama” di Nicolò Cavallaro, “La colpa è mia” di Andrea Donaera, “Il vecchio al mare” di Domenico Starnone, “I giorni di vetro” di Nicoletta Verna, “La superba” di Maria Novella Viganò.
Invece l’incipit da cui chiunque potrà partire per scrivere il racconto che potrà essere iscritto all’altra sezione del concorso letterario, quella dei testi inediti, è:
“Il giorno del mio tredicesimo compleanno tornavo a casa con un pesciolino rosso di nome Sushi. Era l’inizio dell’estate.”
Dopo aver svelato l’incipit e i sette libri in gara per l’edizione 2025, l’autore Mimmo Muolo è stato invitato ad accomodarsi sul palco e a parlare del suo libro. Essendo ospite per la prima volta nel teatro di Cave, Muolo ha espresso la sua gratitudine per tutti gli appassionati presenti in sala dicendo che:
“È una realtà meravigliosa. Ho trovato persone attente, sensibili, partecipi e assolutamente consapevoli che la cultura e soprattutto la lettura sono motori di sviluppo di tutte le comunità, grandi o piccole che siano. Magari ce ne fossero 10, 100, 1000 associazioni come Caffè Corretto”.
Parlando della trama, il furto di un bambinello -fatto realmente avvenuto a Firenze nel periodo natalizio-, Mimmo Muolo offre una riflessione sulla spiritualità nel mondo contemporaneo, dove il rapporto con il Divino è stato accantonato per dare più importanza ai sensi rispetto alla “domanda di senso”(“Quando Dio scompare dalle nostre vite cosa succede?”). Cura per questo la caratterizzazione dei personaggi che lo stesso scrittore ha detto “gli parlano” della loro storia. Il personaggio più caro all’autore è l’agente Gargiulo che gli “insegna” ad essere determinato e a lavorare duro per essere ricompensato. Il messaggio che Muolo spera di dare con il suo libro è di speranza per il futuro. Nonostante la guerra, la povertà, tutti i problemi che affliggono il mondo, a suo avviso bisogna riportare alla luce quello “sguardo verticale” mancante, co-protagonista del libro oltre al commissario Mariotti, all’agente Gargiulo e, più di tutti, insieme alla notte. Vissuta come il momento della resa dei conti, la notte si impossessa della paura, della solitudine, dell’infelicità di tutti i personaggi, dimostrando una volta di più la fragilità dell’essere umano.
La location suggestiva come quella del teatro “Milco Paravani” di Cave, unita all’eleganza della musica e delle ballerine, decorata a puntino con pannelli che creano un presepe scomposto, sono riusciti a far immergere completamente i presenti nell’universo di “Ribellarsi alla notte. Una storia di Natale”, in un pomeriggio speciale per tutta la comunità.
Martina Dori



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