Home Cultura e Spettacolo FA.RE Festival: torna la kermesse d’arte performativa

FA.RE Festival: torna la kermesse d’arte performativa

A Cave dal 5 maggio con tema “Radiche”

da redazione

A Cave sta per tornare FA.RE Festival che porterà nel borgo dei colli prenestini, dal 5 all’11 maggio, una settimana di teatro, laboratori e incontri per riscoprire il valore delle radici e del fare comunità. Cliccando qui la videointervista dell’anno scorso, anno di esordio dell’iniziativa.

Con il patrocinio del Comune di Cave e della Pro Loco Cave APS, dal 5 all’11 maggio 2025 il Teatro Comunale “Milco Paravani” ospita la nuova edizione di FA.RE Festival, il progetto culturale curato da Fattore Recessivo che ogni anno trasforma la cittadina dei Monti Prenestini in un crocevia di esperienze artistiche, partecipazione e riflessione.

Il tema del 2025 è “Radiche”, parola che nel dialetto locale indica le radici, e che diventa simbolo di un’edizione tutta dedicata all’origine, al legame con il passato e al desiderio di immaginare il futuro a partire da ciò che siamo.

“A chi si fio? A chi si fia?” – “Di chi sei figlio o figlia?” – è la domanda che spesso dà inizio alle conversazioni tra generazioni a Cave. Un interrogativo che, più che identificare un nome, traccia una mappa di appartenenze, genealogie, connessioni. È proprio da questa domanda che il festival prende spunto per costruire un albero collettivo di storie, identità e visioni, intrecciando teatro, musica, formazione e pratiche comunitarie.

Tre saranno le serate di spettacolo con voci emergenti della scena italiana. Il cuore del festival batte in tre serate di performance dal vivo, affidate a interpreti e progetti tra i più interessanti della nuova scena nazionale.

Venerdì 9 maggio, alle ore 21, apre il cartellone Caterina Marino con Still Alive, segnalato al Premio Scenario 2021: un monologo potente e intimo, capace di alternare flussi di coscienza, ironia e immobilità come gesto politico e poetico.
Sabato 10 maggio, sempre alle 21, una serata articolata in tre momenti: il solo di danza About:blank di Manuela Colacicco con il giovane danzatore locale Giacomo Graziosi; il paesaggio sonoro Radici: il gusto di andarsene viadi Laurence Mazzoni, esplorazione della tensione tra radicamento e fuga; infine, il live set Tardigrado del SIC Project di Sal Iaia, riflessione musicale sulla resistenza silenziosa e quotidiana.
Domenica 11 maggio, alle 18.30, chiusura con Cani di Michele Bandini: un monologo-duetto sull’amore, il bisogno di essere visti, il legame viscerale tra padre e figlio.
Accanto agli spettacoli, FA.RE Festival propone anche un intenso programma laboratoriale, pensato per pubblici diversi da coinvolgere in laboratori e pratiche per coltivare radici comuni.

Fabio Pisano, drammaturgo tra le voci più innovative della nuova generazione, conduce Le radici dei testi (8–10 maggio): un laboratorio di scrittura teatrale tra epica classica e riscrittura contemporanea.
Giacomo Lilliù, regista e performer, guida Essere Radicale (7, 8 e 10 maggio): percorso di improvvisazione teatrale per amatori, dedicato alla costruzione del personaggio e alla presenza scenica.
Graziosi e Colacicco propongono il 10 maggio un laboratorio gratuito e aperto a tutti, con pratiche di movimento e disegno per esplorare il corpo come strumento narrativo e identitario.
FARE Festival vorrà dire incontri, riflessioni e una rete che cresce dove non mancheranno momenti di confronto e approfondimento.

Nella fotografia accanto i due giovani organizzatori: da destra Francesco Bianchi e accanto a sinistra Simone Chiacchierarelli. Abbiamo rivolto i microfoni del nostro giornale Monolite Notizie ad entrambi per conoscere il loro punto di vista sull’iniziativa che partirà dal prossimo 5 maggio. Simone Chiacchierarelli, che nella precedente edizione di FARe Festival abbiamo apprezzato anche come interprete teatrale, dichiara:

 

Credo che FA.RE Festival sia il nostro modo di fare comunità, con radici ben piantate al suolo e gli occhi aperti verso i futuri possibili. Non si tratta solo di spettacoli, quanto piuttosto di costruire un laboratorio vivo, una fabbrica di sensibilità, di visioni, di incontri. Uno spazio generativo, aperto.
Quest’anno parliamo proprio di radici, di radiche, come le chiamiamo qui a Cave. E credo che in qualche modo la cultura, l’arte (performativa in questo caso) sia una radice comune che va nutrita, e che a sua volta ci nutre.

E poi oh, FA.RE Festival è un fomento! Spettacoli, incontri, laboratori, riflessioni… e poi c’è il Dopo Festival nel giardino del teatro! Veniteci a trovare, che non si tratta di esser spettatori, ma di costruirci insieme come comunità.

Online è disponibile anche la videointervista a Simone Chiacchirarelli in occasione della seconda video- rassegna stampa dell’altro nostro Giornale Roma Sud: cliccando qui.

Il drammaturgo Francesco Bianchi, altro Direttore del Festival dichiara:

FA.RE Festival per me è quell’energia che ti sveglia, che ti sposta, che ti fa andare, che ti fa venir voglia di esserci, di vivere. Metti insieme un paese intero, un palco, tante storie, voci e corpi ed ecco che Cave diventa un luogo da non perdere!

Quest’anno il festival respira ancora più forte: 2 spettacoli di teatro, uno di danza, un soundscape, un concerto, 2 workshop, un laboratorio aperto alla cittadinanza, 2 incontri, la presentazione di un libro, una mostra fotografica itinerante. E lo stare insieme, il FA.RE Festa, oltre che Festival. Insomma, noi ci siamo e abbiamo un sacco di voglia di FA.RE. Tu? Ci vieni a trovare?

Domenica 11 maggio, alle 11.00, la psicologa Laura Scarozza terrà un incontro dedicato all’importanza delle radici familiari nella costruzione dell’identità. Altri appuntamenti vedranno protagonisti Laurence Mazzoni e Sal Iaia, che dialogheranno sul significato di “casa” per chi crea arte nei territori.

Tra i progetti speciali anche Modi Spectandi, a cura di Pallaksch ETS con Giacomo Lilliù: un percorso di educazione critica alla visione teatrale rivolto soprattutto ai più giovani.

FA.RE Festival 2025 entra inoltre in una rete interregionale con due realtà affini: Teatro in Quota (Rocca di Mezzo) e Canile Drammatico (Parma). Da questa collaborazione nasce una call per coinvolgere spettatori dei tre territori in un progetto di scambio e costruzione di pubblico attivo. Il festival si apre venerdì 9 alle 18.30, in collaborazione con l’Associazione Culturale Caffè Corretto, con la presentazione del libro De Rerum Natura [There is no planet B] di Fabio Pisano (ed. Editoria & Spettacolo). E ogni sera, dopo gli spettacoli, il giardino del teatro diventerà un luogo di incontro conviviale con cibo, musica e la voglia di “FARE Festa”. SEGUE PROGRAMMA COMPLETO

David Cardarelli

Riepilogo Info

FA.RE Festival – Radiche
5–11 maggio 2025
Teatro Comunale Città di Cave “Milco Paravani” – Cave (RM)
Biglietti: Intero 12 €, Ridotto 10 € | Abbonamento 3 serate: 30 € (ridotto 25 €)
Botteghino aperto dal 28 aprile in P.zza Caduti di Nassiriya
Info e prenotazioni: WhatsApp 339 8376474 (Simone), 334 3606238 (Francesco) Email: fattore.recessivo@gmail.com
Programma completo su: farefestival.org – IG: @fare.festival | FB: FARE Festival Cave

Direzione artistica: Francesco Bianchi e Simone Chiacchiararelli

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