La mia Pasqua.
Cari lettori,
oggi Vi voglio raccontare che cosa ho fatto durante le vacanze di Pasqua.
Tutto comincia con un piovoso e un poco noioso giovedì mattina. La sera fu bellissima, verso le 21:00 circa siamo usciti a visitare i sepolcri nelle chiese che a Cave sono ben sette. Per tradizione i sepolcri da visitare devono essere sempre dispari 3, 5 o 7 perché i tre numeri hanno un significato specifico, ovvero:
Tre rappresenta simbolicamente la SS Trinità, il cinque le piaghe che Gesù subì e sette sono i dolori che provò Maria SS.
Purtroppo io ho visitato soltanto tre chiese ma va comunque bene così perché era un numero dispari.
Il Venerdì fu nostalgico! Aspettavo con ansia che arrivasse la sera perché c’era la processione del Venerdì Santo, una rievocazione storica che rappresenta la storia della Bibbia e i miei genitori sanno molto bene che a me piacciono le rievocazioni storico-religiose. La processione era accompagnata dalla banda musicale G.Puccini e dai cori delle Pie donne, quando passavano per profondo rispetto tutti gli spettatori che stavano sul marciapiede rimanevano in silenzio assoluto. Vidi la processione due volte, molto meravigliato e un po’ dispiaciuto perché il mio papà non ci aveva visto.
Il sabato mattina alla villa Clementi vicino al teatro si è svolta una caccia alle uova divertentissima coloratissima, con tanti enigmi e indizi da risolvere per trovare le uova di Pasqua finte ed io ne trovai ben sette e l’ultima la regalai ad una ragazza che non né trovò neanche una.
La domenica di Pasqua è cominciata quando mio fratello Tommy mi venne a svegliare per cominciare la caccia alle uova organizzata in casa dai miei genitori, piena di indizi e di ovetti di cioccolato che ci portavano alle uova Kinder. Poi da bravi fedeli andammo alla Santa messa ed infine al consueto pranzo di famiglia a Rocca di Cave di cui vi ho parlato nel precedente articolo.
Purtroppo le festività di Pasqua si sono concluse con il triste annuncio della morte del pontefice Papa Francesco che proprio nel giorno del lunedì santo è tornato alla casa del Padre, lasciando un ricordo di misericordia e pace nel cuore di tutti.
Arrivederci e al prossimo articolo.
Alberto Pulcini