È stato un lungo percorso di sensibilizzazione, riflessione e creatività quello intrapreso dagli studenti del Liceo Artistico Henri Matisse di Cave, protagonisti del progetto UGUALI. Un progetto antibullismo che si è sviluppato in più incontri e ha coinvolto ben otto classi dell’istituto, coordinate da un gruppo di docenti appassionate e attente. Si tratta di Alessandra Roccasecca, che ha dato impulso a realizzare l’iniziativa grazie all’incontro, per motivi di studio, con la prof.ssa Barbara Centrone e con il professor Bocci che, come dichiara Alessandra Roccasecca:
“da sempre trattano temi come l’inclusione, la disabilità, gli stereotipi i pregiudizi e la diversità. Così è nata l’idea di questo evento e, grazie alla collaborazione ed al supporto della prof.ssa Rita Cenciarelli, Pamela Sini e Michela Mascia, abbiamo iniziato a lavorare in sinergia per realizzare l’incontro formativo”.
A raccontarne il valore, attraverso le loro voci, è un video realizzato con le interviste raccolte da Monolite Notizie, che presenta il lavoro svolto dalle insegnanti a fianco dei ragazzi, culminato nella realizzazione di una locandina simbolo del progetto, intitolata appunto UGUALI.
Dietro quel titolo semplice ma potente, si cela un messaggio preciso: smascherare stereotipi, abbattere barriere mentali, combattere i pregiudizi che troppo spesso diventano terreno fertile per comportamenti discriminatori o violenti. Un invito, quello degli studenti, a riconoscersi nella diversità, a trovare nell’ascolto e nell’empatia un’alternativa concreta all’esclusione.
Il progetto UGUALI si inserisce in un più ampio percorso promosso grazie alla determinazione della consigliera comunale alle politiche sociali Alessandra Grossi, con il pieno sostegno dell’Amministrazione di Cave, guidata dal sindaco Angelo Lupi. Già in precedenza, in tutte le scuole del territorio erano state installate le anti-bullying box, cassette postali “antibullismo” in cui gli studenti, anche in forma anonima, possono segnalare situazioni di disagio, dubbi o episodi legati a fenomeni di bullismo, sia attuali che passati. Le segnalazioni diventano così l’avvio di percorsi di riflessione e approfondimento condivisi da tutta la comunità scolastica. Per i Lettori che volessero rivedere la giornata di installazione delle “cassette anti-bullismo” basta cliccare qui per vedere il nostro videoservizio.
Nel corso delle interviste, le docenti hanno sottolineato l’impegno e la sensibilità dimostrata dagli studenti nel partecipare attivamente alle attività proposte, dando vita a un vero laboratorio di cittadinanza. In particolare, hanno espresso gratitudine per il coinvolgimento degli alunni durante la conferenza conclusiva tenuta dalla professoressa Barbara Centrone presso il Teatro Milco Paravani, momento culminante di un percorso che ha permesso a tutti di “pensare liberamente”, come sottolineato dalle insegnanti stesse. L’iniziativa era stata presentata dal Prof. Sergio Camilloni, Vice Preside dell’Istituto Henri Matisse, sempre molto attivo nel sostenere progetti educativi di valore oltre alla tradizionale didattica. A testimoniare l’importanza dell’incontro anche la presenza del Dirigente Scolastico Prof. Enrico Battisti della stessa sede distaccata Henri Matisse, legata alla sede di Roma dell’Istituto Enzo Rossi. Relatrice dell’incontro è stata la dott.ssa Barbara Centrone, insegnante, formatrice e dottoranda di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Roma Tre. La sua presenza sul palco è stata un’autentica rivelazione per la platea di giovani, che l’hanno seguita con grande attenzione dal primo all’ultimo minuto. La dott.ssa Barbara Centrone, con un approccio diretto e coinvolgente, ha trattato temi di grande attualità e rilevanza, utilizzando un linguaggio vicino ai giovani, capace di abbattere le barriere della comunicazione e di stimolare il pensiero critico. Cliccando qui è possibile vedere il video con l’intervista al Dirigente Scolastico e alla Prof.ssa Centrone.
Il video, oltre a documentare l’esperienza, è prova di un lavoro educativo svolto con attenzione per trasformare il progetto “UGUALI” in un atto collettivo di resistenza al bullismo e un’affermazione del diritto di ciascuno a essere se stesso, senza paura.