A conclusione del modulo di Scienze Forensi e Analisi della Scena del Crimine del Master in Criminologia e Scienze Strategiche della Sapienza Università di Roma, si è tenuta nel fine settimana scorso a Colleferro, presso la sala “A. Ripari” (ex-Kover), un’esercitazione pratica di investigazione scientifica della scena del crimine (scena criminis). L’evento, organizzato in collaborazione con il Comune di Colleferro, ha rappresentato un momento di formazione altamente qualificato per i partecipanti, che hanno avuto l’opportunità di applicare sul campo le competenze acquisite durante il ciclo di studi.
Guidati dal Ten. Col. CC. Dott. Mario Matteucci, esperto in balistica e già perito nel caso Zuncheddu, i partecipanti hanno potuto sperimentare le più moderne tecniche investigative. L’esercitazione ha avuto come oggetto la simulazione di un attentato realizzato con un ordigno improvvisato (IED), inserito in un contesto informativo complesso, progettato per mettere alla prova le capacità di analisi, deduzione e produzione di intelligence da parte degli studenti. Oltre all’applicazione delle tradizionali tecniche di analisi della scena del crimine, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di utilizzare strumenti all’avanguardia per la digitalizzazione della scena. Grazie all’uso del sistema di laser scanning Matterport, messo a disposizione dall’Ing. Antonio Iannuzzi (già coinvolto nel caso Zuncheddu), è stato creato un “gemello digitale” dei luoghi in cui è stato simulato l’attentato. Questo nella realtà, così come nella simulazione, permetterà agli investigatori di condividere in tempo reale una rappresentazione tridimensionale della scena, migliorando la qualità dell’analisi e la velocità delle operazioni investigative.
L’uso della tecnologia per creare una mappa dettagliata e interattiva della scena del crimine ha offerto agli studenti una panoramica pratica delle potenzialità delle moderne tecniche investigative, utili in contesti complessi e ad alta intensità, come quelli legati al terrorismo e alla criminalità organizzata. L’esercitazione si è conclusa con la simbolica consegna dei reperti e delle prime conclusioni investigative alla “locale Police” di “Altrove”, una località immaginaria dove erano convenzionalmente collocate le operazioni. Questo momento conclusivo ha permesso agli studenti di applicare quanto appreso e di confrontarsi con la realtà del lavoro sul campo, anche in situazioni fittizie ma altamente realistiche.
Un aspetto fondamentale per il successo dell’iniziativa è stato l’apporto del Comune di Colleferro, che, per il secondo anno consecutivo, ha messo a disposizione le strutture comunali e supportato l’organizzazione dell’evento. Il Sindaco Sanna e il Dott. Mauricio Raimondo hanno accolto con grande disponibilità l’iniziativa, contribuendo a rendere possibile questo momento di formazione, di grande valore didattico e culturale, tanto per i partecipanti quanto per la comunità locale. La collaborazione con la Sapienza Università di Roma ha quindi permesso di arricchire l’offerta formativa, creando un’opportunità di incontro tra il mondo accademico e quello istituzionale, con benefici tangibili per il territorio e la crescita professionale degli studenti.
Questo tipo di esercitazione rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia, l’innovazione e la collaborazione tra enti pubblici e università possano contribuire a una formazione avanzata e altamente specializzata nel campo delle scienze forensi e delle indagini scientifiche.