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L’Arte del Presepe nei Borghi: rete di 8 città. Mani, memoria e comunità

III° itinerario natalizio unisce Castelli Romani e Monti Prenestini

da Alessandra Battaglia

C’è un tempo dell’anno in cui i borghi parlano sottovoce, e lo fanno attraverso la luce. Una luce che non abbaglia, ma guida; che non impone, ma invita. È il tempo del Natale, quando le pietre antiche sembrano ricordare, e le strade diventano pagine da sfogliare lentamente. In questo tempo sospeso prende vita la Terza Edizione de “L’Arte del Presepe nei Borghi”, un itinerario culturale e spirituale che, per tutte le festività 2025 e fino al 6 gennaio 2026, unisce in un unico respiro alcuni dei luoghi più affascinanti del nostro territorio. Il progetto è sostenuto dalla BCC di Roma.

Albano Laziale, Artena, Carpineto Romano, Cave, Monte Porzio Catone, Nemi, Palestrina, Valmontone: nomi che già da soli evocano storie, panorami, memorie. Borghi che non hanno bisogno di presentazioni, tutti autentici gioielli, ma che in questo periodo dell’anno scelgono di raccontarsi in modo diverso, affidando il proprio cuore a un simbolo antico e universale: il Presepe. In copertina una immagine relativa all’affresco del Presepe di Greccio, dove San Francesco fece nascere questa splendida tradizione gunta sino a noi in milioni di declinazini differenti.

Il progetto del”L’Arte del Presepe nei Borghi” non  rappresenta soltanto una mostra diffusa, ma un vero e proprio viaggio di esplorazione e scoperta, un cammino lento tra vicoli, piazze, chiese, palazzi storici e scorci naturali di rara bellezza. Ogni comune diventa una tappa di un racconto corale, in cui arte, fede e tradizione si intrecciano dando forma a un dialogo silenzioso ma potentissimo. I borghi si fanno fratelli, uniti da un filo invisibile che attraversa colline, boschi e centri storici, trasformando la visita in un’esperienza intima e profonda.

Il Presepe, in tutte le sue declinazioni, diventa il linguaggio comune. Presepi artistici e presepi popolari, classici o contemporanei, monumentali o nascosti in un angolo inatteso. Presepi realizzati con materiali poveri o di recupero, altri cesellati con perizia artigianale; presepi stilizzati, simbolici, visionari. Ognuno diverso, ognuno capace di raccontare una storia, di riflettere l’anima del luogo che lo ospita e delle mani che lo hanno creato.

E mentre si cammina, si comprende che ciò che viene celebrato non è solo la Natività di Gesù, cuore pulsante della tradizione cristiana, ma anche qualcosa di più ampio e universale: il mistero della vita, della nascita, dell’attesa, della speranza. In ogni capanna, in ogni luce accesa, si ritrova il senso profondo dell’umano, la fragilità che diventa forza, il silenzio che si fa promessa.

Il valore più autentico di questa manifestazione è il suo valore simbolico e  spirituale: un dono aperto a tutti, senza barriere, che invita a fermarsi, a guardare, a sentire. Un invito a rallentare in un tempo che corre, a riscoprire il piacere di una passeggiata consapevole, a lasciarsi sorprendere da ciò che spesso diamo per scontato.

“L’Arte del Presepe nei Borghi” non chiede di essere visitata in fretta. Chiede tempo, attenzione, disponibilità all’ascolto. È un viaggio che non si consuma, ma si sedimenta. Un percorso che illumina i borghi e, insieme, chi li attraversa. Perché in fondo, tra una luce e una statuina, tra un vicolo e una piazza, il presepe più vero resta quello che ognuno porta dentro di sé.

C’è poi un aspetto, forse il più prezioso e meno visibile, che rende “L’Arte del Presepe nei Borghi” un’esperienza autentica: le mani che costruiscono. Mani pazienti, spesso segnate dal tempo, che conoscono il ritmo lento del fare e il valore dell’attesa. Mani che scelgono un pezzo di legno, modellano l’argilla, piegano il ferro, recuperano materiali dimenticati per restituire loro nuova vita. Mani che lavorano nelle cucine, nei garage, nei laboratori improvvisati delle case, dove il presepe nasce lontano dai riflettori, nel silenzio operoso delle sere d’inverno.

Sono mani che raramente sono sole. Accanto a loro ci sono figli e nipoti, nonni e genitori, famiglie intere che si ritrovano attorno a un tavolo, condividendo idee, ricordi e gesti antichi. Il presepe diventa così un rito domestico, un linguaggio comune che attraversa le generazioni. I più piccoli imparano osservando, i più grandi insegnano senza bisogno di spiegare, perché certe cose passano meglio attraverso l’esempio. In quel tempo condiviso si costruisce molto più di una scena natalizia: si costruisce memoria, appartenenza, dialogo.

Ogni presepe esposto lungo il percorso è quindi anche il racconto di una comunità che resiste all’individualismo, che sceglie di fare insieme, di tramandare, di custodire. È il segno concreto di un sapere che non si studia sui libri, ma si apprende vivendo, ascoltando, partecipando. E quando quei presepi escono dalle case per abitare i borghi, diventano un dono collettivo: il frutto di un’esperienza condivisa che continua a vivere negli occhi di chi si ferma, osserva e, anche solo per un istante, si riconosce in quella piccola scena illuminata.

Si ricorda che in alcuni Comuni si terranno tante iniziative collaterali che confluiscono nell’evento di cui trattasi.

Ad esempio a Cave, grazie all’impegno del CTG San Carlo di Cave, presieduto dalla sempre propositiva Irene Renzi, con il patrocinio del Comune di Cave si terrà il 10 gennaio 2026 alle ore 17:00 in Comune la Cerimonia di Premiazione del Premio Menichelli 2025 che conclude la loro XVI edizione della Mostra Presepi, iniziata proprio dal compianto architetto Grancesco Paolo Menichelli alla cui memoria e generosi insegnamenti è dedicata la nota iniziativa artistico-culturale che da sempre riscuote grande successo. La visita alla mostra di Cave è gratuita.

La mostra prevede un itinerario affascinante nei locali sottostanti lo storico Palazzo Mastricola a Cave (proprio giungendo da Palestrina a Cave, davanti alla Chiesa di Santa Maria Assunta in Piazza Plebiscito) dove si susseguono ogni anno creazioni presepistiche di grande creatività perizia, originalità che conquistano il grande pubblico affezionatissimo all’evento. Inoltre si ricorda che la città di Cave custodisce nella seconda sede del Museo Lorenzo Ferri il favoloso Presepe Monumentale realizzato in blocchi unici di gesso dallo stesso M° Ferri.

Si tratta di una creazione di grandissimo effetto che “risuona” con un maestoso richiamo incastonata tra le antiche volte dell’ex convento degli agostiniani, proprio al piano sottostante l’edificio del Comune di Cave. Per visitare il Presepe Monumentale basta fare due passi e recarsi presso la sede della ProLoco (in Via Cavour n.25) e si verrà accompagnati attraverso un bellissimo ponte panoramico alla Sede del Museo Ferri che ospita il Presepe Monumentale.. Consigliatissimo, ne resterete ammaliati perchè ammirarlo dal vivo, essendo composto da statue alte fino a 4 metri, è davvero un’esperienza tutta da assaporare. 

Oppure ad Artena, la mostra dei tantissimi presepi si colloca all’interno della manifestazione intitolata “Artena Città Presepe”, che sta riscuotendo un clamoroso successo grazie alla presenza dell’irresistibile Trenino delle Feste che trasporta i visitatori dalla piazza in basso al paese fino alla zona alta in cui inizia il borgo pedonale più grande di tutta l’Europa.

Una iniziativa di grandissimo successo realizzata grazie alla collaborazione prestata dalla Associazione “Artena Città Presepe” presieduta dall’attivo Giuseppe Casiero. La visita alla mostra nel meraviglioso itinerario ad Artena è gratuita e pullula di scoperte di angolini fantastici per serbare un ricordo speciale. Alla fine del percorso, da affrontare con scarpe comode per godersi ogni passo, potrete deliziarvi con le ciambelle fritte a nostro parere più buone, fragranti, profumate e gustose in assoluto.

A Carpineto Romano, immerso in boschi dai colori variopinti, con vedute mozzafiato, l’itinerario dell’esposizine diffusa dei tantissimi presepi vi porterà alla scoperta del borgo medievale incantato, fatto di pietre e scorci unici. Tra le iniziative più suggestive sicuramente la IV edizione de “La Via dei Presepi”, una gradevole passeggiata adatta a tutte le età che è arricchita da tante scene recitate con gli antichi mestieri tipici del luogo fino al 6 gennaio. Dalle energiche lavandaie alle fascinose speziali, dall’oste che intrattiene  tavolate festose ai fruttivendoli che cercano di conquistare clientela, dalle sarte al barbiere, per rimanere senza fiato davanti a due pecorelle, una bianca candida come una nuvoletta e una nera con una stella in testa. Potrete deliziare il palato con il famoso pane di Carpineto Romano, “le ciammelle” croccanti e belle, gli arrosticini fumanti, i dolcetti fritti nonchè uno squisito formaggio realizzato a regola d’arte come da antichissima ricetta da un autentico pastore. Fino al 6 gennaio si può godere del percorso e dell’intrattenimento sopra descritto dalle ore 16:00 alle ore 20:00 ed i giorni festivi anche dalle ore 10:30 alle ore 13:30.

A Valmontone l’esposizione è raccolta tutta nella Parrocchia di Santa Anna (in Via Kennedy sms) e resta aperta dal 29 dicembre al 6 gennaio dalle ore 16.00 alle ore 19:00 sia feriali sia festivi con ingresso gratuito sempre. A Valmontone, frutto della attività laboriosa e di ottimo livello portata avanti dai Presepisti omonimi, la XI edizione de “Gli Amici del Presepe”, presieduti dal talentuoso Bruno Cerruti, regala una rassegna stupenda di oltre 80 opere provenienti da tutta Italia. Il contesto raccolto e ben articolato amplifica le emozioni durante la visita rendendola un’esperienza indimenticabile spesso arricchita dagli appassionati racconti degli organizzatori, autentici “ultrà” dell’arte presenile che coltivano 365 giorni l’anno.

A Monte Porzio Catone, incastonato nei Colli Albani dei Castelli Romani, la mostra si ripete dal 1998 grazie al “Gruppo Amici del Presepe” con la splendida tappa presso il Duomo: un’opera monumentale e scenografica che incanta. Inoltre l’iniziativa “Presepi in centro” include “Mostra di Presepi e Diorami” fino al 6 gennaio. A Monte Porzio il percorso segue un giro che consente di attraversare in modo divertente gran parte del borgo seguendo l’apposita mappa che guida ai vari presepi.Il 1° gennaio l’itinerario diffuso di circa 10 step è visitabile dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e poi dalle ore 16:00 alle ore 19:30. venerdì 2 gennaio solo il pomeriggio (16.30/19:00), sabato 3 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 12:30 e poi dalle ore 16:00 fino alle ore 19:00. Domenica 4 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e poi dalle ore 16:00 alle ore 19:30. Martedì 6 gennaio dalle ore 9:30 alle ore 13:00 we dalle ore 16:00 alle ore 19:30.

A Nemi la mostra “Presepi nel Borgo” vanta ben 31 edizioni in cui i presepi tornano nella Chiesa di Santa Maria del Pozzo, la chiesa parrocchiale dove ammirare il presepe scenografico insieme ad altri presepi, e nel maestoso androne di Castello Ruspoli, creando un’atmosfera fortemente suggestiva nel piccolo paese famoso per le squisite fragoline di bosco (cliccando qui il videoservizio di Monolite). Nel Castello i visitatori potranno apprezzare il presepio politecnico. L’iniziativa si realizza grazie alla Confraternita del SS.mo Sacramento e del “Gruppo Amici del Presepio”.La manifestazione si arricchisce ogni due anni di una mostra di arte presenile, allestita nell’atrio Valadier e nella Sala delle Armi del Castello stesso, permettendo di ammirare opere di artisti di talento che si dedicano a creare presepi.

Nella città di Albano Laziale la mostra procede di pari passo all’iniziativa intitolata “Albano…in Presepe” che festeggia la dodicesima edizione. 

Accanto gli orari fino al 6 gennaio con la precisazione che la mostra resterà aperta il 31 dicembre ANCHE dalle ore 9:00 alle ore 13:00. Per informazioni recarsi in viale Risorgimento ad Albano o tel 06.93295 442-443-444

L’esposizione è ospitata nella prestigiosa Villa Ferrajoli, sede del Museo civico “M. Antonacci”.

Tre grandi presepi scenografici sono allestiti presso le seguenti Chiese e sono visitabili in base agli orari di apertura delle stesse: la Parrocchia Cattedrale di San Pancrazio in Piazza Pia 28, la Parrocchia del Cuore Immacolato della Vergine Maria in Piazza Paolo VI, il Santuario della Madonna della Rotonda in via dei Travoni n.14. Inoltre presso la Chiesa dei Cappuccini (in via San Francesco d’Assisi) è esposto un gruppo marmoreo della Natività, opera di allievi della Scuola del celebre Bernini. Inoltre, con l’occasione, si può fare una piacevole passeggiata al lago.

A Palestrina, come sempre, l’esposizione si tiene nei bellissimi locali della Chiesa di San Francesco dove è stata inaugurata la 21° edizione della Mostra dei Presepi (qui il link di un nostro precedente contenuto). Con la comodità di apprezzare le opere dedicate al presepe in una unica location, lo spazio consente di ammirare la bellezza dei portici e dell’architettura interna, un sito di grande effetto.

Le aperture sono il 31 dicembre e poi a gennaio 2026 1°, 3, 4, 6, 10 e 11 con orario dalle ore 10:00 alle ore 12:30 poi dalle ore 15:30 alle ore 18:30.  Nelle stesse fasce orarie sopra indicate è possibilie visitare anche “il Museo del Presepe” presso la Chiesa di Madonna dell’Aquila, in zona San Rocco. 

Si consiglia ai Lettori di consultare con attenzione il dettaglio degli orari di apertura in quanto, come indicato, il calendario varia anche molto da Comune a Comune.

Alessandra Battaglia

(nell’ultima immagine la fotografia di un vecchio presepe allestito, nel 2016, in San Pietro a Roma con le mani di Dio a deporre la culla con il Bambinello Gesù)

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