L’ospedale San Giuseppe di Marino continua ad essere il soggetto preferito in queste battute della politica marinese. Il Covid-19 sembra non rallentare la sua morsa, anche oggi nel Lazio si registra un aumento dei positivi, i medici e gli operatori del servizio sanitario sono allo stremo delle forze, pazienti curati anche in macchina e nelle corsie degli ospedali si accalcano letti improvvisati per prestare le prime cure. Da qualche ospedale si comincia a registrare anche carenza d’ossigeno. I
In questo scenario apocalittico non si placano le polemiche sul Nosocomio marinese per di più ora che il NOC (Nuovo Ospedale dei Castelli) si è trasformato in ospedale Covid e le altre patologie sono dirottate all’ospedale di Velletri e di Anzio. Questa volta quello di Fabio Martella è un appello accorato da cittadino – come dice lui stesso durante una delle sue tante dirette Facebook – e non da Sindaco.
Non si esime dal fare nomi e cognomi:” Invito L’On. Santarelli, Cecchi, De Felice, Venanzoni, Colizza e tutti gli altri candidati Sindaci sabato prossimo a vederci qui davanti l’Ospedale per passare all’azione. Basta con i comunicati e basta anche con le parole, adesso servono i fatti”. Se la riprende poi con Zingaretti e con il Commissario della Sanità della Regione Lazio Mostarda complici, a suo dire, di scelte discutibili che hanno ridotto in un colabrodo la Sanità regionale.
Non risparmia neanche i due consiglieri regionali Palozzi e Cacciatore: “Non è mai successo nella storia marinese avere ben due rappresentanze in consiglio regionale, di schieramenti diversi certo, ma pur sempre marinesi. È lo dovere anche da cittadini fare di tutto per riaprire l’Ospedale. Se dovessi diventare sindaco – continua Martella – m’incatenerò davanti l’Ospedale finché non verrà riaperto.
Una diretta dura e passionale quella di Martella; appuntamento quindi a sabato prossimo 18 novembre


