Home RubricheApprofondimenti Nuova prestigiosa sede BCL restituisce alla collettività l’edificio storico

Nuova prestigiosa sede BCL restituisce alla collettività l’edificio storico

Soluzioni moderne nel rispetto della tradizione

da Alessandra Battaglia

Il panorama della stupenda città di Palestrina da qualche tempo è connotato dalla suggestiva presenza, statuaria come un monumento e davvero incantevole in visione notturna grazie a luci che ne trasmettono il respiro costante, della magnifica nuova sede di proprietà della Banca Centro Lazio che ha preso dimora nell’ex collegio di S. Lucia a Palestrina.

Nell’articolo che segue Monolite Notizie approfondisce l’avvincente progetto realizzato che ora vibra come una installazione artistica nello scenario paesaggistico prenestino, creando un dialogo tra vecchio e nuovo con quelle consonanze che parlano delle mille storie di coloro che, a vario titolo, lo hanno vissuto e di tutti quelli che lo faranno.

Così gli abitanti di Palestrina e di tutto il territorio che, da diverse generazioni, hanno vissuto la struttura nelle molteplici vesti di volta in volta assunte nel tempo, possono finalmente tornare a fruirne dopo diversi anni in cui è stata chiusa. Dunque è un restituire tasselli di memoria storica a ciascuno dei componenti della nostra comunità in una chiave assolutamente inedita eppure così amica e familiare da renderne irresistibile il richiamo.

La Banca, a distanza di 114 anni dalla fondazione, si dimostra non solo unica nell’aver realizzato per se stessa una così importante sede operativa, che conferisce lustro a tutte le proprie attività, ma esprime anche lungimiranza e generosità nel voler recuperare un bene patrimonio prenestino, tra l’altro situato nel cuore centrale dell’antica Praeneste. Un’operazione che richiama immediatamente quel mecenatismo contemporaneo i cui alti meriti si riconoscono nei profili di diversi soggetti che amano riconsegnare immobili o monumenti di immenso valore storico alla fruizione collettiva.

Sono iniziati nel 2019 i lavori sull’immobile destinato a Sede, struttura che si ricorda anche adibita a Convento dei Padri Trinitari a Palestrina, meglio conosciuto come Collegio di San Crisogono, retrostante la Chiesa di S. Lucia.

A caratterizzare la nuova prestigiosa casa della Banca Centro Lazio e di tutti coloro che si avvalgono delle molteplici attività e servizi che offre, c’è ora una struttura che ben si confà alle caratteristiche tipiche che si ricercano in istituti del genere quasi a rispecchiarne, proprio nell’immagine comunicativa dell’edificio stesso, le proprie peculiari qualità.

Quella grandezza che sa misurarsi in eleganza, quella solidità che sa adattarsi alle esigenze di chi vi si affida, quella tradizionalità che trasmette elementi del passato, conservati al meglio e fusi con l’esperienza che sa condensarsi nella scelta migliore per il caso specifico, quell’equilibrio di toni e  trasparenze che concedono di aprire lo sguardo oltre ogni ostacolo.

Nel videoservizio di Monolite Notizie, in occasione della grande festa di inaugurazione ufficiale tenutasi il 22 luglio scorso, data storica per una Banca sempre vicina al territorio e all’avanguardia nei modelli di sviluppo, le dichiarazioni del Direttore Generale Banca Centro Lazio Pietro D’Anzi, del Presidente della Banca Centro Lazio Amelio Lulli, del Presidente del Collegio Sindacale BCL Marco Angelini e degli Architetti incaricati dell’importante progetto oggi realtà: Franco Masotti e Filippo Ortolani. Il progetto architettonico è a cura di OM architetti associati, appena citati, mentre il progetto strutturale ed impiantistico è di Futura Technologies Srl di cui è Direttore Tecnico l’Ingegner Raffaele Graziano.

Nelle immagini dell’inaugurazione a cui ha partecipato, con emozione e soddisfazione di tutti, la vasta compagine dei soci e l’esteso entourage associativo, si raccontano i momenti salienti e densi di gratificazione dell’elegante cerimonia, inclusa la benedizione degli ambienti destinati alla grande famiglia BCL, impartita dal parroco della chiesa di Santa Lucia, padre Bienvenu.

Ad incorniciare i festeggiamenti sono stati gli spazi esterni di pertinenza della nuova Sede BCL disegnati con le geometrie di un tartan. “Questa geometria –illustra l’architetto Masotti- rilegge e alterna i pieni ai vuoti, parcheggi e vasche con i fiori di diversi colori, alberi autoctoni e agrumi in vaso, spazi per stare, per leggere, per giocare, per esporre all’aperto. Anche la cisterna, di origine romana, entra a far parte del disegno complessivo del giardino e viene tenuta fuori dai percorsi carrabili. I parcheggi e percorsi carrabili sono pavimentati con un prato armato in continuità con le aree destinate a giardino: in questo modo tutta l’area scoperta può essere utilizzata per iniziative temporanee a scopo sociale all’aperto. I percorsi pedonali pavimentati in dogati di legno e di pietra partono dalla quota del parcheggio e con lievi pendenze portano a poter usufruire della quasi totalità del giardino anche da parte dei disabili motori. Il giardino, il prato armato e le pavimentazioni dei percorsi sono stati realizzati in sovrapposizione all’attuale quota di campagna non operando alcuno scavo nel terreno ma utilizzando uno spessore opportuno di terreno di riporto”.

Sul profondo valore storico che l’Edificio custodisce e sulle sue radici gli Architetti sintetizzano come riportato di seguito insieme ai rilievi tecnico logistico adottati:

“Molti degli edifici presenti nelle nostre città, anche nei centri storici, hanno avuto una partecipazione attiva alla vita degli abitanti per le funzioni che hanno svolto o per la loro presenza costante e di riferimento, prescindendo spesso dal loro valore storico, architettonico ed estetico. Dal 1951 il Collegio di Santa Lucia a Palestrina  ha ospitato un collegio, una scuola, il centro per l’ospitalità dei profughi. Gran parte della popolazione lo ha abitato, ne ha usufruito o semplicemente ha manifestato l’abitudine a incontrarlo quotidianamente lì. La nuova sede della BCL (Banca Centro Lazio) di Palestrina è stata progettata come un’indispensabile istituzione presente nella vita sociale e quotidiana degli abitanti.

La zona è situata nel quadrante sud-ovest di Palestrina a ridosso delle antiche mura di impianto romano, in prossimità della porta San Martino, riferibile all’età repubblicana, caratterizzato dalla forte presenza dell’antichissimo insediamento di Praeneste.

La costruzione dell’edificio, in stretta connessione con la chiesa di S. Lucia, si deve alla ricostruzione del preesistente Seminario distrutto dai bombardamenti dell’ultima Guerra Mondiale. Documenti d’archivio ne collocano l’edificazione fra il 1948, data di approvazione del progetto da parte del Consiglio Superiore LL.PP., e il 1951, data di ultimazione dei lavori e collaudo”.

Sulla mission dell’idea adottata, Masotti e Ortolani dichiarano: “Il rapporto in continuo divenire con ciò che organizziamo e costruiamo nelle nostre città, deve passare da un equilibrio a un altro per rispondere alle nostre esigenze e lasciare che la società dopo di noi possa avere la stessa libertà. Gli edifici nascono per essere usati, trasformati e sostituiti quando realmente non rispondono più alle nuove esigenze. La funzionalità di un edificio da recuperare deve essere progettata lasciando la totale libertà di poter compiere un’azione di ripensamento o semplicemente di perfezionamento nel tempo, mantenendo la loro immagine esteriore”.

Ben si inserisce nell’affascinante soluzione adottata nel recuperare l’Edificio con la tecnica “doll within the doll”, che lo riqualifica in una magnifica matrioska dotata di duttilità di impiego degli spazi, adattabili alle diverse esigenze, la decisione dei vertici BCL di affidare le scelte di arredamento interno proprio a coloro che, lavorando nell’Istituto Bancario da sempre, ne conoscono per esperienza le dinamiche ed esigenze lavorative, riuscendo a organizzare gli ambienti in modo da offrire confort e convivialità a tutti i fruitori.

Sulle soluzioni adottate per il ripristino della struttura, dall’involucro edilizio alla pianta libera, gli Architetti puntualizzano:

“L’intera struttura in muratura portante è stata sostituita da una struttura in acciaio montata in aderenza e in modo solidale alle pareti perimetrali esterne da conservare. Le stesse strutture in acciaio sono state trattate con materiali ignifughi e contenute in un involucro insieme ai materiali per la coibentazione. Il nuovo pacchetto murario e i nuovi orizzontamenti hanno permesso: l’adeguamento sismico, il raggiungimento della classe energetica A, ambienti a pianta libera di grandi dimensioni, in grado di rispondere alle esigenze distributive nel tempo”.

Sulle specifiche soluzioni strutturali “i progettisti confermano la scelta espressa in fase di Concorso, di operare la demolizione totale delle murature interne all’edificio portanti e non, i solai e le parti strutturali, dal piano di fondazione ai solai di copertura e il mantenimento delle sole murature delle facciate esterne (oggetto di vincolo paesaggistico) previo consolidamento e senza prevederne funzioni strutturali. Per il consolidamento di queste murature gli interventi alternativi proposti consistono in: iniezioni che permettono di collegare saldamente i conci della muratura; realizzazione di doppia parete, interna ed esterna, collegata con ganci metallici tali da non permettere l’espulsione di parti di muratura e al contempo, garantire il comportamento globale senza disgregazione.

L’intera struttura dell’edificio è stata sostituita da un involucro contenente la struttura in acciaio e i materiali per la coibentazione, montato in aderenza e in modo solidale alle pareti perimetrali da conservare. I solai sono sostenuti da travi in acciaio ancorate al nuovo involucro strutturale. Il nuovo sistema strutturale è completato da due volumi interamente in cemento armato contenenti i nuovi corpi scala, gli ascensori e i cavedi per il passaggio degli impianti e altri setti sempre in cemento armato per l’irrigidimento e il controventamento della nuova struttura”.

In sintesi:

“Un sistema strutturale così concepito è in grado uniformarsi alle normative antisismiche e permetterà di avere ambienti a pianta libera di grandi dimensioni, in grado di rispondere alle esigenze distributive attuali e nel tempo”.

Mentre su come si sviluppi la nuova fondazione -attacco a terra dell’edificio gli Architetti indicano:

“È stata realizzata una fondazione su micropali con cordoli/travi testa-palo, su tutto il perimetro dell’edificio e comunque sulle murature conservate, che sostiene al contempo la muratura esistente e la nuova struttura interna in acciaio, sostituendosi alla fondazione originaria. La stessa fondazione è stata realizzata per le murature in cemento armato dei due nuovi corpi scala. I micropali del diametro di 220 mm si spingono fino a una profondità di 30 m circa. I micropali entrano nel terreno direttamente dal piede delle fondazioni a sacco esistenti. A questa struttura si lega un solaio che, oltre ad assolvere le principali funzioni di collegamento tra i cordoli e di sostegno del solaio, può essere aperta in più punti. I solai ai piani superiori sono realizzati con solai alveolari estrusi SPIROLL”.

Per quanto concerne la distribuzione interna dell’edificio:

Nel corpo centrale dell’edificio, come già appariva nel progetto di concorso, è stato realizzato un volume, rivestito in legno e sospeso sulla sala centrale della filiale al pian terreno. Questo volume, staccato dalle pareti laterali da due vuoti in tripla altezza con i camini solari in sommità, contiene la sala conferenze per 100 persone al primo piano e ambienti comuni uffici o spazi di lavoro al secondo piano.

La scala centrale originaria, in muratura ad archi rampanti, è stata sostituita da una scala in acciaio e vetro che grazie a luci led nascoste diventa, in versione notturna, una grande lampada.  Tutti gli ambienti destinati agli uffici sono in open space. Pareti di vetro definiscono i settori e le strutture lavorative interne”.

 

Alessandra Battaglia

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