Home Cultura e Spettacolo Marco Paolini travolge il Quirino: “Cittadini, siate SANI!“

Marco Paolini travolge il Quirino: “Cittadini, siate SANI!“

da redazione

Dedicato a chi è in cerca di uno show divertente dal piglio intellettuale, l’appuntamento è con Marco Paolini che firma ed interpreta “Sani!”, in scena fino a domenica 10 aprile 2022 nel bellissimo Teatro Quirino di Roma. Per chi è in cerca di un intrattenimento culturale raffinato questo è un evento da non perdere. Elegante e sottile nel far divertire la sala gremita, Paolini descrive un interessante viaggio attraverso pagine di storia personale e mondiale dal suo personalissimo punto di vista, regalando emozioni intense, anche a fior di musica. A firmare le suggestive musiche originali Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi che, sul palco con Paolini, interpreta i brani accompagnandosi con talento alla chitarra. Si alternano così racconti di crisi, personali e planetarie, che hanno cambiato le cose e la nostra realtà, magari perfino inconsapevolmente. Al centro di questa bellissima ballata popolare c’è l’esortazione dell’Artista che coinvolge il pubblico con il titolo che diventa un augurio cantato e assaporato attraverso le storie raccontate: “SANI!Mantenetevi sani”. Uno spettacolo/ concerto che si snoda con una trama che, sebbene dal tocco leggero, diventa stimolante per riflessioni e considerazioni partendo dal nucleo tematico centrale: le crisi, piccole o grandi, tutte condivisibili, raccontate come occasioni, a volte prese al volo, altre volte incomprese e sprecate.

Si inizia dai temi di fondo della crisi climatica e della transizione ecologica. Si finisce con due storie già narrate ne La Fabbrica del Mondo, il progetto di Marco Paolini e Telmo Pievani trasmesso da RAI 3 nel gennaio 2022. Si parte dal racconto sul peso del benessere (l’Artificiale) in rapporto al peso della biomassa (il Naturale). Molto suggestiva la scenografia realizzata con un enorme castello di carte che simboleggia la fragilità dell’equilibrio di ogni sistema ecologico, naturale o artificiale. Su questo sfondo la prosa di Paolini diventa spettacolo, ballata popolare. Spassosissimo l’episodio autobiografico in cui l’Artista racconta le tragicomiche conseguenze del suo primo (e unico) incontro con Carmelo Bene nel 1983; un incontro che ha cambiato la sua direzione teatrale.

Poi si aggancia alla contemporanea crisi della guerra fredda di cui fu protagonista Stanislav Petrov. Da lì, di crisi in crisi, si arriva ad un’altra versione di crisi: quella chiamata lockdown. Il racconto iniziale e quello finale, Cattedrale, sono coerenti con il pensiero guida de La Fabbrica del Mondo: “non basta avere consapevolezza, in una crisi servono coraggio e immaginazione, perché tornare a prima non si può, desiderarlo è umano ma non è utile, né pratico. Sani è un’espressione usata per dare il saluto ai piedi delle Alpi, nella valle del Piave. Viene da Salus, riassume il senso del teatro per questo tempo, un teatro che mette insieme creando ponti.
SANI! è un abbraccio, un augurio, un invito a provarci, un tonico contro la solitudine in forma di ballata popolare.
Il punto esclamativo esprime la fiducia nella risposta al saluto degli spettatori. Guadagnarsi quella fiducia, trasmetterla è la sfida di questo teatro fra parentesi.”

Alessandra Battaglia

 

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