Cosa succede se un tempio massonico, un gruppo di cabarettisti in disuso e una caccia al tesoro esoterica si incontrano sul palcoscenico di un teatro? Succede che nasce “49 Sfumature di Giallo”, un’esperienza teatrale unica nel suo genere, scritta e diretta da Roberto D’Alessandro, in scena dal 29 aprile all’11 maggio al Teatro de’ Servi di Roma.
La Bilancia Produzioni firma un esperimento scenico che fonde i meccanismi dell’escape room con il linguaggio teatrale, trasformando lo spettatore da semplice osservatore a complice attivo dell’indagine.
Il pubblico sarà infatti coinvolto in una vera e propria “escape teatrale” dove nulla è come sembra.
Tutti gli spettatori si ritroveranno catapultati in un’escape room teatrale in bilico tra mistero ed esoterismo. Immaginate di essere intrappolati in un luogo misterioso, dove ogni angolo sembra nascondere un segreto e ogni movimento potrebbe rivelare qualcosa di più oscuro. In un teatro allestito come un Tempio Massonico, i protagonisti si ritrovano legati ma senza alcuna memoria di come siano arrivati lì. Pian piano iniziano a dubitare di tutto e tutti e a realizzare che non sono solo prigionieri, ma partecipanti a un’escape room da brivido, dove il tempo stringe e le risposte sono le chiavi della salvezza.
A prima vista, sembrano semplici perfetti sconosciuti, ma presto emergono dettagli che rivelano un passato comune: sono membri di un vecchio gruppo di cabaret, separatisi vent’anni prima a causa di un litigio che ha segnato la fine della loro carriera. E ora, grazie a una misteriosa iniezione che li sta lentamente avvelenando, sono costretti a riunirsi per risolvere enigmi e sfide, prima che sia troppo tardi.
La performance teatrale fonderà quindi il fascino delle escape room con il mistero del teatro interattivo, dando vita a un thriller avvincente con risvolti comici e sorprendenti. L’esperienza si svolge all’interno di un’ambientazione carica di simboli esoterici: il Tempio Massonico diventa la cornice perfetta per una caccia al tesoro esoterica. Tra enigmi da risolvere, segreti nascosti e antiche leggende, il pubblico è invitato a partecipare attivamente alla ricerca delle chiavi e dell’antidoto, in un gioco di squadra che trasforma ogni spettatore in un alleato o, forse, in una pedina di un intrigo più grande.
Sul palco gli sconosciuti, legati da un passato che svelerà rivalità e incomprensioni, si ritrovano a dover affrontare non solo la minaccia del veleno che li sta per uccidere, ma anche le ombre del loro stesso passato. La tensione cresce e la scoperta di un misterioso tempio pieno di simboli esoterici li spinge a scavare più a fondo nei loro ricordi e nelle loro paure.
Ogni passo che compiono svela un tassello di una realtà che non avrebbero mai immaginato.
L’aspetto più affascinante di questa escape teatrale è il suo intreccio di mistero e comicità, che gioca con le convenzioni del genere thriller e le sfumature più leggere del cabaret. Tra tensione e risate, il pubblico è chiamato a partecipare attivamente: l’interazione non è mai stata così coinvolgente, con il destino dei protagonisti che sembra dipendere da ognuno di noi. Chi riuscirà a trovare le chiavi? E l’antidoto?
Quindi facciamo un passo indietro e torniamo all’inizio della trama: lo spettacolo si apre con una scena destabilizzante: sono quattro le persone che si risvegliano imbavagliate e legate sul palco di un teatro. All’inizio sembra un gioco, una strana forma di intrattenimento.
Ma ben presto il gioco si trasforma in thriller. Si scopre che il teatro è allestito come un tempio massonico, e una lettera minacciosa informa i protagonisti che sono stati avvelenati. Per salvarsi dovranno trovare un antidoto nascosto nello stesso luogo in cui è custodita la chiave per fuggire.
Tra simboli esoterici, enigmi da risolvere e una tensione crescente, emergono le storie personali dei quattro: un tempo erano un gruppo comico, divisi da rancori e segreti, ora costretti a ritrovarsi per sopravvivere. Il passato riaffiora, il presente incalza, e il pubblico è trascinato dentro una caccia al tesoro collettiva fatta di risate, misteri e colpi di scena.
Accanto a D’Alessandro in scena ci sono Laura De Marchi, Giuseppe Di Stasio e Giuseppe Cantore, in un cast affiatato che mescola umorismo, ritmo e tensione narrativa con grande abilità.
“49 Sfumature di Giallo” è uno spettacolo che rompe le regole del teatro tradizionale, spingendo oltre i confini tra platea e scena, e offrendo un intrattenimento originale, coinvolgente, e sorprendente.
Riusciranno a salvarsi… e voi con loro?
In un susseguirsi di indizi, battute e sorprese, il confine tra il gioco e la realtà diventa sempre più sfumato, e la tensione sale man mano che il conto alla rovescia scorre inesorabile. La domanda che resta è: riusciranno i protagonisti a scoprire la verità nascosta nel tempio e a salvarsi, prima che il tempo scada?
Tra enigmi esoterici, colpi di scena e risate, “49 Sfumature di Giallo” è lo spettacolo che non potete perdere. Siete pronti ad affrontare l’ignoto con noi? Il conto alla rovescia è già iniziato…
David Cardarelli
Riepilogo Info
Titolo: 49 Sfumature di Giallo – Escape Room a Teatro
Autore e regia: Roberto D’Alessandro
Con: Roberto D’Alessandro, Laura De Marchi, Giuseppe Di Stasio, Giuseppe Cantore
Dal 29 aprile all’11 maggio 2025
Teatro de’ Servi – Via del Mortaro, 22 | 00187 Roma
Biglietti: 25 euro; per info e prenotazioni: 06.6795130 | info@teatroservi.it
Orari spettacoli: dal Martedì al Venerdì ore 21:00;
Sabato ore 17:30 e 21:00
Domenica ore 17:30