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Domenica di Caffè Corretto con Catena Fiorello

da Alessandra Battaglia

Il 4 ottobre, alle 17.30, l’associazione culturale “Caffè Corretto” offrirà a tutti gli appassionati di libri l’opportunità di incontrare la scrittrice Catena Fiorello Galeano presso il Teatro Comunale di Cave dove l’autrice presenterà il suo nuovo libro “Cinque donne e un arancino” – Giunti editore. L’iniziativa è ideata e realizzata da “Caffè Corretto”: Associazione di Cave molto attiva nel settore legato a libri, scrittura e letteratura e che propone tanti interessanti incontri con autori, corsi di scrittura, attività di promozione culturale. L’appuntamento inoltre è promosso dal Comune di Cave, dalla Pro Loco e dalla nostra agenzia di comunicazione Studio Monolite, si realizza con la collaborazione della Demea Cultura. 

Catena Fiorello nasce a Cataniaterza di quattro figli, sorella di due grandi nomi dello spettacolo italiano: lo showman Rosario e l’attore Giuseppe. Si chiama Catena come la nonna, Catena D’Amore. A farle fare ‘pace’ con il suo singolare nome sarebbe stato Maurizio Costanzo (come lei stessa ha svelato a Vanity Fair): “Mi disse: ‘Tu con un nome così bello ti fai chiamare Cati che è così banale?’. 

La Fiorello è un’artista poliedrica: scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice, ma, come afferma lei stessa, in qualsiasi veste c’è sempre una costante: la scrittura. Per lei ciò che accade nella vita può essere raccontato solo attraverso le parole, o al massimo le immagini. Scrive della sua vita, delle sue esperienze, di quello che vede giorno dopo giorno nella sua Sicilia. Catena Fiorello riesce attraverso le parole a catapultarsi e trascinare i suoi lettori in un mondo parallelo, senza mai dimenticare il nostro legame con la realtà. Ha collaborato all’elaborazione dei testi per Festivalbar (edizioni 19971998) e Buona Domenica”, oltre che a vari programmi radiofonici, tutti caratterizzati dalla presenza nel cast del fratello Rosario. Autrice e conduttrice di programmi come “Nati senza camicia” su Rai 3 , “Blog – reazione a catena” su Rai 2 e L’isola del Gusto, andato in onda su Alice, per il quale è stata coadiuvata dall’attrice Alessandra Costanzo. 

Da scrittrice è ricordata per nove titoli, uno più importante dell’altro: nel 2003 pubblica “Nati senza camicia”, venti interviste a grandi imprenditori e personaggi famosi che hanno cambiato il loro destino con la sola forza di volontà. Tre anni dopo è edito uno dei suoi più grandi successi: Picciridda”, grazie al quale vince nel 2018 il Premio “Elsa Morante Ragazzi” e dal quale è stato tratto l’omonimo film, per la regia di Paolo Licata, presentato alla 65ª edizione del Taormina Film Fest. Altri titoli importanti sono “Casca il mondo, casca la terra” (2012), “Dacci oggi il nostro pane quotidiano (Ricordi, sogni e ricette di una famiglia come tante. La mia.), “Un padre è un padre” (2014), “L’amore a due passi” (2016), “Tutte le volte che ho pianto” (2019). 

“Ogni trasloco è una fine. O un inizio. Per Rosa era un intreccio di emozioni. Passato da guardare voltandosi piano, ormai messo al riparo da colpi accidentali, e un futuro da inventarsi chissà come”: così inizia l’ultimo romanzo della scrittrice, “Cinque donne e un arancino”, accompagnato dal nuovo doppio cognome Fiorello Galeano, omaggio alla mamma. “Questo libro è un omaggio alle donne della mia terra e di tutto il mondo, sempre così forti e determinate, capaci di rialzarsi e portare in salvo la nave che sta affondando” afferma la scrittrice. Il tema principale è il cambiamento rappresentato proprio dalla metafora del trasloco. I protagonisti sono due: le donne forti, moderne, emancipate e imperfette nel loro essere umane, e il simbolo rappresentativo dell’arancino. Catena afferma che l’arancino è la metafora dei siciliani, i quali hanno una scorza che si rivela essere in realtà molto morbida e al cui interno si trova un cuore di una generosità che riempie come il ripieno dell’arancino fa con il palato. Nel romanzo l’arancino diventa anche un simbolo di riscatto, di quanto si possa costruire partendo da molto poco. 

Il romanzo è il primo di una serie di cinque che avranno tutti un legame con un prodotto tipico della Sicilia e una delle altre quattro donne come protagonista. Catena rivela già le scelte: granita, caponata, nero di seppia e cannoli.  Le vicende si ambientano tutte in un piccolo paese dell’entroterra siciliano: Monte Pepe, il quale mostra e racconta una Sicilia diversa da quella che siamo abituati a conoscere. 

Catena Fiorello è un’artista a tutto tondo che ha fatto della scrittura il miglior mezzo per rappresentare sé stessa e la sua terra, liberandola da stereotipi e vecchie convinzioni, senza però trascurare l’importanza della tradizione.

Appuntamento domenica pomeriggio per incontrare questa donna intraprendente che è riuscita a emergere e a fare della propria passione un successo. 

 

Ilaria Loccisano

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