Home Cultura e Spettacolo Quando Cenerentola indossa l’Hanbok: la magia di Wooh Nayoung incanta Roma

Quando Cenerentola indossa l’Hanbok: la magia di Wooh Nayoung incanta Roma

La Mostra- invito alla meraviglia

da Alessandra Battaglia

Esattamente quando si dice di una mostra che è semplicemente “favolosa”: è il caso della esposizione gratuita (nei giorni feriali) in corso nella Capitale che terminerà il prossimo 2 maggio 2025. C’è un luogo, a Roma, dove la fiaba incontra la seta, dove Biancaneve parla coreano e dove Alice, rotolando dietro al Bianconiglio, si infila in un mondo che profuma di crisantemi e tè al ginseng. Questo luogo esiste davvero, ed è l’Istituto Culturale Coreano, custode — ancora per qualche settimana — di un piccolo incantesimo: la mostra “Fiabe Occidentali in Hanbok”, con le opere incantevoli dell’illustratrice sudcoreana Wooh Nayoung.

Inaugurata il 25 febbraio con un evento suggestivo e partecipato, la mostra è visitabile gratuitamente fino al 2 maggio 2025. Un’occasione imperdibile per chiunque voglia riscoprire le icone dell’infanzia occidentale attraverso uno sguardo nuovo, raffinato, profondamente poetico. L’esposizione realizza un esempio perfetto di  ponte tra due mondi.

Wooh Nayoung — conosciuta online con lo pseudonimo Obsidian — ha un dono raro: riesce a fondere Oriente e Occidente in una danza visiva di eleganza e nostalgia. Le sue illustrazioni prendono i personaggi più amati delle fiabe europee — da Cappuccetto Rosso alla Sirenetta, passando per Peter Pan e il Gatto con gli Stivali — e li rivestono, letteralmente, di un’identità nuova: quella del hanbok, l’abito tradizionale coreano, ricco di colori tenui, linee armoniose e simbologie antiche.

Non si tratta solo di un cambio d’abito, ma di una vera e propria rinascita culturale: ogni personaggio sembra raccontare una storia diversa, più intima, più sfaccettata. Alice, ad esempio, non è solo la curiosa esploratrice del Paese delle Meraviglie: nell’opera scelta come copertina della mostra, la vediamo precipitare dolcemente con il Bianconiglio, in un mondo dove l’avventura ha il ritmo sereno della pittura orientale.

Ogni illustrazione è uno scrigno. I dettagli dei tessuti, i gesti delicati dei personaggi, le scenografie che mescolano castelli europei e templi coreani: tutto contribuisce a creare un’atmosfera sognante, quasi sospesa nel tempo. È come se Wooh Nayoung ci prendesse per mano, accompagnandoci in un viaggio che parte dalle fiabe dell’infanzia e arriva a un altrove raffinato, dove la cultura coreana diventa chiave di lettura universale.

La mostra è ospitata presso l’Istituto Culturale Coreano, in via Nomentana 12, nel cuore della Capitale. L’ingresso è gratuito, dal lunedì al venerdì (ore 10:00 – 18:00, ultimo ingresso alle 17:30), rendendo l’arte accessibile e accogliente per tutti: famiglie, appassionati di illustrazione, curiosi di culture lontane o semplicemente sognatori in cerca di meraviglia.

C’è tempo fino al 2 maggio per lasciarsi incantare da questo piccolo tesoro visivo. “Fiabe Occidentali in Hanbok” non è solo una mostra: è un invito a vedere il mondo con occhi nuovi, a superare i confini attraverso l’arte, e a scoprire che — a volte — basta cambiare un vestito per raccontare una storia diversa.

E chissà, magari la prossima volta che sentirete parlare di Cenerentola, la immaginerete con un hanbok color lavanda e le mani congiunte in un inchino silenzioso. Perché le fiabe, come i sogni, non hanno confini.

Una iniziativa molto interessante che promette di conquistare i cuori come accade quando l’incanto dell’infanzia veste i colori della Corea.

Immaginatevi il fascino di Cenerentola con un jeogori color pastello, Biancaneve tra i fiori di ciliegio, e Ariel che sfiora la superficie dell’acqua non in una conchiglia, ma avvolta da una gonna a campana di seta Hanbok. Queste ed altre visioni vi attendono nella mostra “Fiabe Occidentali in Hanbok”, attualmente in corso presso l’Istituto Culturale Coreano di Roma. Un progetto capace di risvegliare l’immaginario infantile del pubblico italiano fondendolo con la raffinata estetica coreana.

Protagoniste, le 48 opere originali dell’illustratrice Wooh Nayoung, artista sudcoreana di fama internazionale e ambasciatrice della Korea Heritage Service.

Con tratto delicato e poetico, Wooh trasforma i celebri personaggi delle fiabe occidentali e delle loro reinterpretazioni più iconiche rivestendoli di abiti tradizionali coreani, gli hanbok. Ogni illustrazione diventa così un piccolo atto d’amore per la cultura e la bellezza senza tempo della Corea.

L’artista, nel creare queste opere, non si limita a una semplice fusione estetica: usa i colori tipici della pittura orientale, integra frammenti di scrittura in hangeul (l’alfabeto coreano), e trasforma ogni tavola in un ponte narrativo tra due mondi, offrendo al pubblico italiano una prospettiva nuova sulle fiabe della propria infanzia.

Come illustrato il giorno successivo all’inaugurazione, il 26 febbraio, quando Wooh Nayoung ha partecipato a un affascinante talk show presso l’Istituto, raccontando come le sue radici culturali abbiano ispirato questo dialogo visivo tra Oriente e Occidente. Come evento collaterale, è stato organizzato un laboratorio speciale sulla cosmetica tradizionale coreana a cura della Korea National University of Cultural Heritage. Dal 26 al 28 febbraio, i partecipanti hanno potuto scoprire i segreti dei cosmetici ispirati alla figura storica della principessa Hwahyeop, un’icona di grazia e bellezza nella Corea del XVIII secolo. Un’occasione unica per esplorare da vicino l’universo della K-beauty, oggi amato anche in Occidente, attraverso una lente storica e artigianale.

Qui sotto una rilettura artistica de “La Bella e la Bestia”, invitiamo i Lettori ad indovinare i protagonisti delle altre stupende immagini nell’articolo  ricordando che si tratta di personaggi tipici delle favole che ci hanno accompagnato nell’infanzia.

Special Guest in Capitale: un’opera per Roma, ispirata al mito di Romolo e Remo.

Infatti  per questa tappa romana, Wooh Nayoung ha preparato anche una sorpresa speciale: un’illustrazione inedita ispirata alla fondazione di Roma, con Romolo e Remo rivisitati nel suo stile inconfondibile.

“Spero che il pubblico possa apprezzare il fascino dell’Hanbok e riscoprire le fiabe sotto una nuova prospettiva — ha dichiarato l’artista —. L’Italia è un paese che amo profondamente, e ho creato quest’opera con emozione e gratitudine.”

L’iniziativa si inserisce nel calendario ufficiale dell’Anno dello Scambio Culturale Italia-Corea 2024-2025, e lo stesso Istituto ha sottolineato quanto questa esposizione sia pensata per

“far conoscere la bellezza e l’eleganza dell’Hanbok in un modo innovativo al pubblico italiano”.

“Fiabe Occidentali in Hanbok” è  un’esperienza emotiva, visiva e culturale che unisce l’incanto delle storie con la profondità del patrimonio coreano. Un invito a lasciarsi sorprendere,  a guardare con occhi nuovi mettere da parte l’ovvio e a immaginare un mondo dove Biancaneve sfoglia un libro in hangeul, e Cappuccetto Rosso attraversa la foresta con un hanbok cremisi che danza nel vento.

Un appuntamento da non perdere per adulti e bambini, appassionati d’arte e culture lontane, o semplicemente per chi vuole riscoprire le fiabe — e se stesso — sotto una nuova luce.

Alessandra Battaglia

Riepilogo Info

“Fiabe Occidentali in Hanbok”

Istituto Culturale Coreano
Fino al 2 maggio 2025 | lun-ven, ore 10:00 – 18:00
Ingresso gratuito
Via Nomentana 12, Roma

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