Si è conclusa il 23 marzo l’esposizione “Per Silvia”, tributo all’arte e alla vita di Silvia Troiani, inaugurata mercoledì 19 marzo, nella suggestiva cornice della Chiesa degli Artisti a Roma con la presenza di S.E. il Vescovo Staglianò, Alessio Toscano e Amerigo Troiani, rispettivamente compagno e fratello dell’artista recentemente mancata.
La mostra “Per Silvia”, dedicata all’indimenticabile artista Silvia Troiani, conosciuta nel mondo dell’arte come Sibiart. L’esposizione, che è stata visitabile liberamente fino al 23 marzo 2025, è un toccante omaggio alla sua carriera e alla sua passione per l’arte, un viaggio attraverso dieci tra le sue più emblematiche opere che raccontano una storia di creatività, emozione e ricerca interiore. Mentre aspettiamo l’inizio dell’inedito vernissage, un debutto assoluto di cui si percepisce solennità e cerca di senso, il contesto stupendo di Piazza del Popolo ci trasmette una carica indescrivibile di emozioni stratificate; aleggia intorno, tra bolle di sapone, il viavai dei turisti in una giornata di luce eccezionale, i monumenti della celebre piazza romana, una magia carica di sensazioni.
La serata di inaugurazione ha visto una partecipazione sentita e commossa. Il vernissage è stato arricchito da una funzione religiosa celebrata da Sua Eccellenza il Vescovo Antonio Staglianò, che ha voluto sottolineare la valenza spirituale dell’evento. A fare da sottofondo musicale, le note del maestro Riccardo Pugliese all’organo, del maestro Rocco Mascaro al clarinetto e la voce intensa di Paola Ronchi hanno accompagnato i presenti in un’atmosfera di riflessione e omaggio.
La mostra, curata da Alessio Toscano, compagno di Silvia, e da Amerigo Troiani, suo fratello, espone dieci delle sue opere più significative, frutto di un processo creativo unico. Le tele, caratterizzate da un uso vibrante dei colori e da una matericità avvolgente, raccontano la visione del mondo di Sibiart, un mondo in cui l’arte diventa veicolo di energia positiva e benessere. La particolarità della tecnica di Silvia risiede nell’utilizzo delle mani al posto dei pennelli, una scelta che rende ogni opera un’esperienza sensoriale e intima, dove la sua energia e il suo spirito sembrano prendere vita attraverso i colori e le forme.
Tra le opere più significative, spiccano quelle che rappresentano il corpo umano come un guscio dorato, da cui irradiano colori che sembrano fuoriuscire dalla tela stessa, trascendendo i limiti fisici della pittura.
Un’opera, in particolare, con due ali che si librano nel cielo, ha colpito particolarmente il pubblico, simbolo della libertà e della leggerezza, ma anche della trasformazione spirituale che l’artista ha vissuto e che oggi, attraverso l’esposizione, condivide con noi.
Non solo un tributo all’arte, ma anche un impegno sociale: il ricavato delle vendite delle opere sarà destinato alla Fondazione Di Bella, (legata al celebre dott. Luigi Di Bella) che si occupa di ricerca medico-scientifica sulle neoplasie e le malattie degenerative, alla Chiesa degli Artisti e all’associazione “Atelier dell’Arte”, che Silvia ha presieduto con passione e dedizione.
Silvia Troiani, nata a Roma nel 1966, inizia a coltivare l’amore per l’arte da quando riceve, a soli 8 anni, una valigetta di colori ad olio. Ne scaturirà immediatamente un amore tanto effimero ed impalpabile quanto profondamente duraturo. Non smetterà mai di alimentare questa sua passione e di sperimentare tecniche diverse ed innovative. Riceverà tanti premi e riconoscimenti sin da bambina e, successivamente, dopo il liceo, grazie all’intuito dell’insegnante di disegno che ne colse per prima il talento, approderà all’istituto d’arte e restauro Palazzo Spinelli di Firenze. Per oltre venticinque anni ha espresso la sua creatività in una attività commerciale spaziando tra colori e materiali. La scelta di lavorare con le dita le paste colorate, miscelate e unite con idee nuove, la rappresentava come massima espressione della sua identità. L’incontro ed il legame di amicizia instaurato con Paolo Veneziani sarà un ulteriore motore propulsivo per Silvia, finché non approderà all’inaugurazione del suo studio dove ancora alberga Sibiart e il suo patrimonio espressivo che, tangibilmente, ne custodisce i valori.
Commosso anche il ricordo offerto dal maestro Paolo Veneziani, con il quale Silvia ha condiviso il laboratorio per molti anni. Molto toccante anche l’affetto espresso verso quel patrimonio di ricordi racchiuso nell’associazione “Atelier dell’Arte”, di cui Silvia era presidente.
Alla cerimonia erano presenti anche le galleriste Giovanna Canu e Tiziana d’Eufemia della Borgo Pio Art Gallery, che avevano ospitato la sua ultima mostra personale a dicembre 2023, “La Memoria e la Materia”. Durante la serata, si è parlato di Silvia non solo come artista, ma anche come persona, come amica, come donna capace di trasformare la sua vita in arte, in un inno alla bellezza e alla speranza.
Il Vescovo Antonio Staglianò, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di dare concretezza alla “Teologia Sapienziale” e al concetto di carità, che si fonde perfettamente con il messaggio di Silvia attraverso la sua arte. La Chiesa degli Artisti, infatti, è diventata il fulcro di un progetto culturale innovativo che, su volere di Papa Francesco, si propone di rendere la fede cristiana visibile attraverso opere di carità e cultura. È in questo contesto che l’esposizione di Silvia Troiani assume una dimensione spirituale profonda, celebrando non solo la sua arte, ma anche il suo spirito eterno.
La mostra “Per Silvia” non è solo una retrospettiva della sua arte, ma una riscoperta di un’anima che ha saputo parlare al cuore di chi l’ha conosciuta. L’iniziativa si è svolta mentre contemporaneamente su un grande schermo venivano trasmesse le immagini in un intenso fotoracconto di alcuni momenti più significativi della vita artistica di Sibiart. Molti di coloro che sono entrati nella splendida Chiesa degli Artisti, tanti turisti, hanno ammirato le opere esposte trattenendosi a seguire la manifestazione. Concludendo la serata, Alessio Toscano e Amerigo Troiani hanno ricordato Silvia con parole che hanno toccato i cuori di tutti i presenti, rendendo l’incontro un momento di vera comunione e riflessione.
La mostra è stata un invito a entrare nel mondo di Silvia Troiani, a sentire la sua presenza attraverso le sue opere e a continuare il suo cammino, che non finisce con la sua morte, ma vive in ogni pennellata, in ogni colore che ha donato al mondo.
“Per Silvia” è stato impostato come evento progettuale volutamente inscritto con l’impostazione di coniugare lo scenario solenne della Chiesa con un viaggio nel cuore dell’arte, una riscoperta di bellezza e spiritualità che oltrepassa la materia, e ci ricorda che l’arte è vita, e che la vita di Silvia Troiani continua a brillare attraverso le sue creazioni.
La mostra ha avuto un profondo valore anche di continuità simbolica essendo stata allestita presso la Chiesa degli Artisti, Piazza del Popolo, Roma, dove erano stati celebrati i funerali della stessa Silvia Troiani. L’esposizione è stata una opportunità per celebrare l’eredità dell’artista e della donna straordinaria che è stata Silvia.
L’evento espositivo tenutosi presso la Chiesa degli Artisti ha avuto l’intento di celebrare l’artista, pittrice, Silvia Troiani.
Con Silvia, in questo anno Giubilare, abbiamo avviato un ciclo, in cui gli artisti potranno rivivere attraverso le loro opere d’arte.
Nella concretezza dell’amore che hanno espresso attraverso le loro opere, gli artisti potranno continuamente risorgere …La morte non è l’ultima parola della vita. (…) L’artista con la sua arte, nel gesto artistico, manifesta l’invisibilità, dà espressione all’invisibile. Il gesto artistico è un gesto affine alla fede. (…omissis)
Silvia è stata la prima ad iniziare questo progetto culturale, sapienziale e solidale. che porta i partenti e gli amici di Silvia che le hanno dato qui l’estremo saluto a tornare qui attraverso le sue opere d’arte.
(omissis…) Il messaggio non è “Ricordati uomo che devi morire”, ma
“Ricordati uomo che devi risorgere!” (…)
Il lavoro artistico è istanti di tempo riempiti di eterno.
Ha dichiarato il Vescovo Staglianò, nuovo Rettore della Chiesa degli Artisti di Roma, sottolineando:
“L’idea di fondo è quella di saper produrre una ‘Teologia Sapienziale’ che parli al cuore della gente comune, educando la coscienza dei credenti a praticare la fede cristiana in opere di carità corporale nonché manifestando l’intima natura “Solidale” del “Cristianesimo.”
Quello della Chiesa degli Artisti sarà, pertanto, un “progetto culturale innovativo” .
Infatti, per volere di Papa Francesco la Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma, meglio conosciuta come “Chiesa degli Artisti”, è diventata il “braccio operativo” della Pontificia Accademia di Teologia (Path) il cui Presidente, Monsignor Antonio Staglianó, Vescovo emerito di Noto, ne è stato nominato Rettore. L’obiettivo è rendere la Chiesa degli Artisti una “Centrale della Sapienza e della Carità”. Con questo progetto il Papa desidera dare concretezza a quella “teologia che sa di carne e di popolo” su cui ha insistito in “Ad Theologiam promovendam”, la Lettera apostolica del 1° novembre 2023, che ha approvato i nuovi Statuti dell’Accademia Teologica.
Alessandra Battaglia


