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“Matteotti chi?- Un filo rosso lungo 100 anni”

A Colleferro 57 artisti in mostra tematica

da Alessandra Battaglia

Dopo la cerimonia di inaugurazione,  presso l’Ex Palazzo Direzione Bpd, la Mostra “Matteotti chi?, un filo rosso lungo cento anni – Arte nella memoria” prosegue fino al 3 novembre nel monumentale palazzo progettato dall’arch. Riccardo Morandi nel 1935 . Nel videoservizio di Monolite Notizie la panoramica sulla mostra con le interviste ad alcuni dei presenti. “Arte e memoria unite” come ha detto ai nostri microfoni il Sindaco Pierluigi Sanna, commentando la prima mostra in assoluto che viene celebrata negli spazi del palazzo stesso.

L’apertura ufficiale è stata gremita di pubblico che si è riversato affollando il bellissimo palazzo, recente acquisto del Comune di Colleferro. Ad introdurre e moderare il Consigliere Comunale Luigi Moratti, con la partecipazione del Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, dell’Assessore Diana Stanzani, del Consigliere metropolitano Roberto Eufemia, delle curatrici Rossella Menichelli e Marina Mingazzini, dell’Architetto Stefania Pierucci che firma l’allestimento.

Un grande nastro rosso serpeggia all’ingresso spiccando sugli splendidi candidi marmi dell’edificio, da poco riconsegnato alla collettività. Suggestivo interpretare come quel nastro riprenda il sottotitolo “un filo rosso lungo cento anni” accompagnando i visitatori fino alla prima rampa di scale dove troneggia il grande pannello su cui sono riportare le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella dichiarazione del 10 Giugno 2024: “La Repubblica si inchina alla memoria di Giacomo Matteotti difensore dei ceti subordinati e martire della democrazia”.

Tanti i rappresentanti di realtà che hanno lavorato in sinergia per realizzare l’iniziativa e molte le autorità intervenute. Tra queste il Sindaco di Riano Luca Abbruzzetti, la Consigliera Comunale di Marino Franca Silvani, i Consiglieri Comunali di Colleferro Mario Cacciotti, Simone Compalati ed Umberto Zeppa, il Consigliere Comunale del Comune di Gavignano Alessandro Cerbara, la Presidente Anpi-La Staffetta Partigiana di Colleferro Amalia Perfetti, il Presidente Associazione Veneti a Roma Antonio Moretta, il Presidente dell’Uncem Lazio-Unione Nazionale Comuni Comunità Montane Achille Bellucci, i professori dell’Accademia delle Belle Arti di Roma e degli Istituti superiori di Colleferro, i Rappresentanti del Il Centro Sperimentale di Fotografia – CSF ADAMS, esponenti delle Associazioni del territorio. Folla di pubblico, con tanti cittadini di Colleferro presenti assieme anche a diversi gruppi di zone limitrofe.

L’Assessore di Colleferro Diana Stanzani (con delega anche all’Istruzione) ha dichiarato durante l’inaugurazione: 

«Per me che ho una matrice connaturale che viene dal mondo socialista, è un grandissimo onore inaugurare ed aprire questa che non è una mostra, ma un contest che durerà un mese e ne quale noi metteremo tutto ciò che è più importante e che rappresenta la nostra democrazia e la nostra libertà».

Il suo intervento, caldo e sviluppato a braccio, ha sottolineato i fondamentali valori di democrazia e libertà incarnati da Giacomo Matteotti. Tra gli aggettivi con cui ha tenuto a qualificare Matteotti:

(…) socialista, anticomunista, pacifista, anticlericale, un uomo che credeva nella libertà e fu il primo grande oppositore di Benito Mussolini e questo decreterà il suo omicidio e resterà il fantasma che aleggerà su tutto il fascismo.
Matteotti è l’oppositore come lo definisce Mirko Grasso nel suo bellissimo libro “L’oppositore Matteotti contro il fascismo”.
Un uomo solo, che per primo aveva capito il pericolo che rappresentava il fascismo, un uomo che rimarrà da solo e sarà trucidato nella solitudine.

L’Assessore Diana Stanzani ha proseguito illustrando il calendario che vedrà protagonisti gli studenti degli istituti superiori nel corso del mese: eventi che stanno spaziando dall’arte al teatro, dalla presentazione di libri alle conferenze per far conoscere la figura di Giacomo Matteotti. Ci sarà poi un gruppo di studenti del Liceo G. Marconi, dell’Itis Canizzaro e dell’Ipia – P. Parodi Delfino, sotto la guida dell’artista e writer Stefano Bove, in arte Zhew, uniti per dare vita ad un progetto di art street da realizzare poi in un muro della città. Si tratta a quanto pare della prima volta in assoluto che tre istituti collaborano insieme per lo stesso progetto totalmente in condivisione, anche questo aspetto incarna a pieno la mission della Mostra: unire e tramandare valori. E proprio sul tema, la Stanzani ha concluso:

 «la manutenzione della memoria è lo strumento fondamentale per non ripetere gli errori del passato».

A curare la Mostra due donne: Rossella Menichelli e Marina Mingazzini. Le curatrici hanno ripercorso le tappe che hanno consentito  di realizzare la Mostra, a partire dall’approvazione del Comune di Colleferro che ha dato il via alla richiesta presso i vari Enti e/o Associazioni per Patrocini e Collaborazioni. Le curatrici hanno poi espresso l’auspicio che la Mostra-segnata da quel fil rouge che indica speranza e sacrificio- possa offrire

«senza dubbio momenti di grande riflessione ed emozione, conquistando i tanti visitatori che saranno conquistati dalla suggestione dell’arte: tutta la mostra è in realtà un’opera aperta, perché ogni artista ha messo la sua composizione, ha messo i suoi perché».

Un pensiero ed un ringraziamento hanno poi rivolto agli operai del Comune, Francesco e Toni, che tanto hanno contribuito con il loro lavoro e a tutti i volontari che giorno dopo giorno si sono dedicati all’allestimento.

Il Consigliere metropolitano Roberto Eufemia ha portato i saluti del Sindaco di Roma e della Città Metropolitana Roberto Gualtieri, esprimendo l’orgoglio di aver patrocinato e finanziato questa mostra dedicata

«ad un eroe che ha pagato con la vita le sue idee di riscatto, la sua rappresentanza del movimento operaio e delle classi lavoratrici, la sua integerrima difesa della democrazia e della libertà».

Il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna ha preso la parola ringraziando le autorità presenti ed i numerosissimi cittadini intervenuti, nonché sottolineando i tanti ospiti illustri che, nel corso del periodo dell’esposizione, verranno a visitare e qualificare l’esposizione. In primis Elena Matteotti, figlia di Matteo, uno dei tre figli di Giacomo Matteotti (la Matteotti purtroppo per un imprevisto non ha potuto presenziare all’inaugurazione), la Vice-Presidente della Camera dei Deputati On. Anna Ascani, il Sindaco di Fratta Polesine Giuseppe Tasso.

Il Sindaco Sanna ha sottolineato come la massima autorità dello Stato italiano abbia contezza dell’esposizione in corso:

«Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è informato di questa mostra, ed abbiamo avuto una lunga corrispondenza con il Quirinale che ha apprezzato questo lavoro».

Dopo il solenne taglio del nastro, tutti hanno visitato le sale della mostra. L’esposizione complessiva include opere di pittura, scultura e fotografia. Una menzione speciale meritano i pannelli della Graphic Novel “Tempesta”. Il fumetto è stato ideato ed illustrato da Vittorio Serrenti che ne ha curato anche la sceneggiatura insieme con Ilaria Rezzi.  Il titolo ricalca il soprannome con cui gli amici e compagni di partito solevano chiamare Giacomo Matteotti, evidentemente specchio del suo carattere energico, combattivo e rigoroso. Un racconto perfetto per coinvolgere il pubblico giovane parlando attraverso una delle forme artistiche di narrazione più apprezzate tra i ragazzi non solo di oggi.
Quando la mostra chiuderà i battenti, è già previsto che i pannelli saranno installati a rotazione nei vari istituti scolastici della città, una ulteriore idea indovinata che sicuramente verrà apprezzata ed incuriosirà le generazioni giovani.

Dopo un breve arco temporale lasciato per visitare le sale dove tante opere hanno catturato l’attenzione (nel videoservizio di Monolite Notizie una lunga panoramica) il clou della seconda parte dell’evento si è spostato nella Aula Consiliare. Qui, con un numeroso pubblico seduto sugli scranni e al centro proprio a riprodurre una seduta parlamentare dell’epoca di Matteotti,  Amalia Perfetti, Presidente Anpi-La Staffetta Partigiana di Colleferro, ha introdotto la lettura del reading partecipato “L’Ultimo Discorso. 30 Maggio 2024”, di e con Alessandro Blasioli. Dopo l’illustrazione da parte di Amalia Perfetti delle cause che portarono a quell’ultimo discorso di accusa da parte di Giacomo Matteotti al fascismo, discorso che gli costò la sua condanna a morte, l’interprete Blasioli ha incarnato Matteotti riproponendo quel celebre discorso.

L’Attore, abruzzese di nascita, ma romano d’adozione – i cui monologhi diretti ed interpretati – hanno vinto premi e riconoscimenti in tutta Italia, ha messo in scena una lettura dedicata al discorso, pronunciato cento anni fa – in cui Matteotti denunciò in Parlamento le violenze fasciste alle elezioni del 6 Aprile 1924.

Il numeroso pubblico all’opening è letteralmente entrato in scena come l’Attore Blasioli, dividendosi tra maggioranza ed opposizione, reinterpretando i fatti accaduti in Parlamento il 30 Maggio 1924. Lo spettacolo ha coinvolto molto i visitatori creando una forte identificazione nel ricordo di Giacomo Matteotti, Parlamentare scomodo, per tramandare, soprattutto alle giovani generazioni, i valori per i quali ha combattuto, sintetizzati dallo stesso eroico Leader:

«Uccidete me, ma l’idea che c’è in me non la ucciderete mai».

Matteotti è stato ucciso a 39 anni.“Dopo 100 anni noi ancora siamo qui a parlare dell’attualità di Giacomo Matteotti” ha commentato in sintesi ai nostri microfoni l’Assessore Diana Stanzani.

La mostra continua ad essere aperta al pubblico: mercoledì e giovedì ore 9-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica ore 10-13 e 16-19.

 

Alessandra Battaglia

 

 

Riepilogo Info

“Matteotti chi? Un filo rosso lungo 100 anni”

Luogo: Ex Palazzo Direzione Bpd

Colleferro fino al novembre 2024

INGRESSO LIBERO

ORARI  : mercoledì e giovedì ore 9-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica ore 10-13 e 16-19.

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