Martedì 18 febbraio ore 21:00 il Teatro Brancaccio di Roma porta in scena un successo annunciato, da prenotare senza indugi. lo spettacolo degli irresistibili e stra-talentuosi “Oblivion”. Si intitola “Tuttorial” e siamo certi che sarà una guida perfetta e irreplicabile per ritmo travolgente ed ironia acrobatica. Il sottotitolo “guida contromano alla contemporaneità” già illustra la direzione esilarante della pièce per la regia di Giorgio Gallione. Un mosaico vivente di energia che a suon di musica propone una cavalcata imperdibile nel futuro, nel Metaverso esattamente, tra emozioni, colori e divertimento che sviluppa un ciclone effervescente di energia briosa.
L’eccezionale cast artistico, rodatissimo, non solo balla, mima, canta, interpreta, ma vi farà viaggiare tra passato e presente giocando con ironia tra vizi e virtù. “Istruzioni per l’uso” una sola: non perderlo. Sul grande palco di via Merulana 244 vi sembrerà di vedere non cinque artisti ma un unicum, fluido e simpaticissimo. Il team è composto da: Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli.
Monolite Notizie ha avuto occasione di seguire questo brillantissimo quintetto già in altre performance rimanendo incantati mentre loro, sul palco, fanno letteralmente faville. adatto a tutte le età e a tutti i gusti anzi consigliassimo per chi vuole far centro andando a Teatro, uno dei più belli di Roma, e lasciarsi travolgere dal fascino dell’arte live. Qui il nostro precedente link all’articolo dello spettacolo alla Sala Umberto di Roma, altro teatro capitolino sotto la Direzione Artistica di Alessandro Longobardi, che, cliccando su questo link, ai microfoni di Monolite Notizie ha illustrato i punti forti della Stagione teatrale del Brancaccio appena iniziata e già piena di titoli a cinque stelle. Il nuovo spettacolo è interamente dedicato alla contemporaneità. Per dirla a modo loro “Tuttorial” è la guida galattica per autostoppisti moderni adatta a tutti: Boomer, Millenials, gen. Z, gen. Alpha, Neanderthal.
“Tuttorial” trasporta il pubblico in una realtà alternativa dove Galileo Galilei è una star di TikTok, Leonardo da Vinci non riesce a produrre contenuti virali e Marco Mengoni canta all’Ikea. Senza senso e senza tempo, personaggi di varie epoche allietano le giornate dei loro follower in cambio dell’agognato successo. Dare piacere per monetizzare, in pratica il mestiere più antico del mondo.E tutti sono ben felici di farlo, a partire dai cinque Oblivion che spaziano dai litigi tra Bell e Meucci sull’invenzione del telefono, al presentarci le creature tipiche delle modernità come l’infaticabile Rider e il pavido Leone da Tastiera fino ad arrivare alla satira di costume, alla politica e all’attualità.E in questa folle playlist non poteva mancare una vecchia conoscenza del gruppo, il caro Alessandro Manzoni che questa volta vuole ambientare i suoi Promessi Sposi nelle serie TV più famose di tutti i tempi.
Quindi uno show per trovare la chiave del nostro futuro un catalogo di orientamento grazie al quale in poche e semplici note, i grandi interrogativi umani avranno risposte alla portata di tutti. Con il virtuosismo dei loro arrangiamenti, effetti sonori avveniristici e quella innata voglia di polverizzare gli schemi, gli Oblivion diventando anche l’orchestra di loro stessi e realizzano ogni sera un anti-musical carbonaro a metà tra avanspettacolo e dj-set. E quale set migliore se non il Brancaccio, casa del musical di Roma?
Alessandra Battaglia