Per la prima volta nella sua storia, la Polizia ha un vice capo donna: è il prefetto Maria Luisa Pellizzari, 61 anni, nata a Montagnana (Padova), nominata dal Consiglio dei ministri, vice capo vicario della Polizia. Pellizzari, la cui nomina è stata voluta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal capo della Polizia Franco Gabrielli, è stata anche la prima donna a dirigere il Servizio centrale operativo, l’eccellenza investigativa del Corpo, e attualmente era alla guida degli istituti di istruzione.
Da 35 anni in Polizia, buona parte dei quali dedicati a combattere la criminalità organizzata. Maria Luisa Pellizzari, il nuovo vice capo della Polizia, è stata anche la prima donna – e per il momento unica – a dirigere il Servizio centrale operativo, l’eccellenza investigativa del Corpo nella lotta alla mafie. Padovana, 61 anni e una laurea in giurisprudenza, il prefetto Pellizzari entra nella Polizia nel 1985 vincendo il concorso per vice commissario, grazie alla legge 121 di quattro anni prima che ha smilitarizzato e consentendo alle donne di accedervi. Il suo primo incarico operativo è a Roma, due anni dopo, come dirigente della sezione criminalità extracomunitaria della squadra mobile di Roma.
Dopo 3 anni alla direzione della Criminalpol del Lazio, nel 1992, l’anno delle stragi di Falcone e Borsellino, Maria Luisa Pellizzari passa alla Dia, dirigente della sezione investigativa del Centro di Roma. Ci rimane 9 anni e poi rientra in Polizia, come direttore della seconda divisione del Servizio centrale operativo. Dello Sco sarà prima vice direttore e poi – dopo un periodo passato a dirigere le specialità della Polizia – dalla Postale alla Stradale fino ai reparti speciali – nel 2012, direttore. Anni in cui arresta, assieme agli altri investigatori, gli esecutori della strage di Capaci e Luca Bagarella e conduce diverse indagini su droga e riciclaggio, come quella de 2004 che consente di sgominare un’organizzazione russa. Nel 2012, da capo dello Sco, coordina le indagini che portano alla liberazione dell’imprenditore edile Andrea Calevo, sequestrato e tenuto incatenato per 15 giorni una una scantinato.
La Pellizzari lascia il settore operativo nel 2013, quando diventa vice direttore della Scuola superiore di Polizia. L’incarico successivo è la direzione dell’ispettorato di Ps al Senato e l’ultimo, quello rivestivo fino a ieri, la direzione centrale di tutti gli istituti di istruzione.
Entrata in amministrazione nel 1985 quale vice commissario in prova, al termine del periodo di formazione, è stata assegnata alla Scuola Allievi Agenti di Bolzano come dirigente di nucleo e funzionario addetto al vettovagliamento. Nel dicembre 1986 è stata trasferita al dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione, con l’incarico di addetto alla I Divisione del Servizio Scuole. Ha, quindi, assunto, nell’agosto 1987, l’incarico di funzionario addetto alla Squadra Mobile della questura di Roma e, nel giugno 1990, quello di funzionario addetto al Centro Interprovinciale Criminalpol di Roma. Nel luglio 1992, è stata assegnata alla Direzione investigativa antimafia – Centro Operativo di Roma, come capo sezione. È stata nominata primo dirigente dal primo gennaio 2001.Nel febbraio 2001, è stata preposta alla II Divisione del Servizio centrale operativo della Direzione centrale della Polizia Criminale. Nel marzo 2004 è stata trasferita presso l’Istituto Superiore di Polizia con l’incarico di direttore della III Divisione. Nell’aprile 2005 le sono state conferite le funzioni di direttore della III Divisione del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato. Nell’ottobre 2009 è stata chiamata, come reggente, al Servizio Assistenza e Attività Sociali della Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato. Nel corso della carriera l’amministrazione le ha conferito la medaglia d’oro al merito di servizio, sedici parole di lode, dieci encomi, un encomio solenne.


