Home Castelli Romani Marino – L’On. Giulio Santarelli si scaglia contro le dichiarazioni del Sindaco Colizza

Marino – L’On. Giulio Santarelli si scaglia contro le dichiarazioni del Sindaco Colizza

da redazione

L’Ospedale San Giuseppe di Marino torna prepotentemente protagonista della cronaca locale: l’emergenza Covid-19 ha evidenziato, se ce ne fosse ancora bisogno, tutte le lacune del sistema Sanitario locale e di come, in questi anni, il ruolo e le scelte dei Sindaci è stato determinante. A ricordarcelo è l’On Giulio Santarelli: 

“Le questioni riguardanti la sanità dei Castelli Romani non possono essere oggetto di polemiche specie da parte di chi, come i sindaci, non ha mai esercitato i poteri conferitogli dalla legge”.

Nei Giorni scorsi il Sindaco Colizza ha esortato, per mezzo stampa,  il Presidente Zingaretti ad assumersi le responsabilità e a dare risposte concrete a questa ennesima emergenza.

«Se la ASL Roma 6  – Continua Santarelli – destina il N.O.C. (Nuovo Ospedale dei Castelli Romani) senza dare precise indicazioni sulle alternative per la cura delle malattie non COVID,

i Sindaci con in testa quello di Marino, limitandosi a protestare dimostrano di ignorare le competenze affidate dalla legge ai Sindaci stessi in materia di sanità e di ospedali, poteri primari e non subordinati a quelli delle ASL e che purtroppo in questi anni non hanno mai esercitato.

Il compito di protestare dovrebbe essere riservato ai cittadini e alle organizzazioni di volontariato e del terzo settore, alle prese ogni giorno con le disfunzioni pubbliche e con il potere invadente delle strutture private.

Nel febbraio 2019  – prosegue Santarelli – con la costituzione del “Comitato per la riattivazione funzionale dell’Ospedale di Marino” è stata messa in campo una iniziativa popolare con la volontà autonoma di cittadini volenterosi per rappresentare le esigenze delle persone, specie se anziane e sole, e di individuare attraverso lo studio delle normative in vigore ivi comprese le decisioni della conferenza stato regioni, i decreti del Commissario ad acta per la sanità Nicola Zingaretti, i provvedimenti necessari a riattivare l’Ospedale di Marino in un quadro di compatibilità con gli ospedali di Frascati ed il N.O.C. le numerose proposte elaborate e trasmesse alla ASL da valenti tecnici che hanno volontariamente prestato la loro collaborazione, sono state formulate dall’associazione del terzo settore “Castrimoenium Diritti e Salute”, unitamente a proposte per migliorare la logistica dei servizi tutt’ora presenti nell’Ospedale di Marino.

Nello scorso mese di febbraio, prima dell’insorgenza della pandemia da COVID-19 in un apposito incontro in Regione con il Vice Presidente Leodori e il Dottor Mostarda avevamo individuato le cose da fare subito e il progetto in divenire che sarebbe stato realizzato nel tempo, con l’acquisizione delle risorse necessarie comprese quelle del MES inspiegabilmente rifiutate dal governo italiano per il veto dei 5 stelle, il partito del Sindaco di Marino.

A settembre convinti che la pandemia da COVID-19, imponeva l’accelerazione delle misure per riattivare tutte le strutture dei territori dismesse e smobilitate negli anni passati, abbiamo elaborato un preciso progetto di Ospedale distrettuale e trasmesso alla ASL Roma 6. In questi mesi abbiamo anche dedicato tempo e passione per rendere possibile il trasferimento a Marino, dall’Ospedale dell’Ordine Militare di Malta il Prof. Sandro Michelini e la sua equipe, per la cura del linfedema.

Dal 1° dicembre prenderà servizio, facendo di Marino un faro in Italia per la cura di questa patologia.

Con il Direttore Generale della ASL e il Vice Presidente della Regione ci siamo posti in modo dialettico e collaborativo. Non siamo mai stati presi dalla tentazione di protestare per tutto ciò che deve essere migliorato, abbiamo lavorato e studiato le problematiche sanitarie anche nelle loro implicazioni giuridiche e finanziare per rendere finalmente possibile il principio di sanità universale affermato dalla legge 833/78.

La diffusione di una nuova ondata di COVID-19 impone di destinare il N.O.C. per i malati del virus, contestualmente impone di individuare le strutture idonee a ricevere i reparti che dovranno essere trasferiti.

Coerenti con l’attività svolta porteremo alla ASL e alla Regione le proposte per continuare a svolgere le funzioni ospedaliere per le malattie non COVID-19 nelle strutture pubbliche perfettamente funzionale e tra queste sicuramente quella di Marino ed evitare che l’eventuale vuoto sia occupato dai privati

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