Oltre 600 ragazzi delle scuole secondarie “G. Pierluigi” e “K. Wojtyla” martedì scorso hanno intrapreso un affascinante viaggio nel tempo, rivivendo i passi dei pellegrini medievali lungo un tratto dell’antica Via Francigena. L’occasione dell’Anno Santo ha offerto loro l’opportunità di conoscere e celebrare il significato del Giubileo, della fede e dei pellegrinaggi storici, riscoprendo un pezzo di storia che passa proprio attraverso il paese.
Con striscioni e cartelloni, i giovani protagonisti hanno camminato verso la cattedrale di Sant’Agapito, dove il Vescovo Mauro Parmeggiani ha accolto il loro spirito di scoperta, parlando loro di come il Giubileo abbia plasmato non solo la Chiesa, ma anche la società, con la nascita di opere di carità che hanno segnato la storia del cristianesimo.
Un evento che, oltre a far rivivere il passato, ha risvegliato nei ragazzi un amore per il territorio che li circonda e che un giorno dovranno custodire con orgoglio.
“Siamo molto soddisfatte dell’adesione e della partecipazione così sentita dei ragazzi di entrambe le Scuole di Palestrina, è stata una giornata di forti momenti istruttivi che ha coronato tutto il lavoro svolto in precedenza dalle scolaresche coordinate dal corpo docente. Un ringraziamento a tutti per l’ottima riuscita dell’iniziativa di cui terremo custodito un ricordo bellissimo”
dichiarano le Prof.sse Trionfera e Bazzoffi che hanno partecipato alla manifestazione didattica.
L’occasione dell’Anno Santo è stato l’opportunità per i ragazzi della scuola secondaria “G. Pierluigi” e della “K. Wojtyla” di fare un tuffo nel passato attraverso una “Rievocazione Storica dei pellegrini sui tratti della via Francigena” che li ha visti protagonisti martedì 11 marzo nelle strade di Palestrina.
Durante questi ultimi mesi gli studenti hanno studiato il significato del Giubileo della Chiesa Cattolica, il significato dell’indulgenza e hanno avuto occasione di conoscere anche il significato dei pellegrinaggi del passato. Così hanno scoperto che nel loro paese ci sono ancora alcuni tratti dell’antica via Francigena, che nel medioevo, partiva da Canterbury e attraversando il cuore dell’Europa, raggiungeva le mete principali della fede cristiana. Una delle tappe più importanti, insieme a Santiago de Compostela, era Roma dove sulle tombe di Pietro e Paolo i pellegrini venivano a pregare per i loro bisogni spirituali e materiali e poi proseguivano verso l’Italia del Sud per imbarcarsi verso la Terra Santa. E’ proprio questo tratto della via Francigena Sud, detta anche Romea, la strada che ancora passa a Palestrina.
Gli alunni sono partiti dalle loro rispettive scuole, in una mattinata sorprendentemente illuminata dal sole, e riunendosi in un unico corteo di più di 600 persone, colorato da striscioni, si sono diretti verso la cattedrale di Sant’Agapito dove li attendeva il Vescovo Mauro Parmeggiani e il parroco don Ludovico Borzi. Il Vescovo ha accolto con entusiasmo i ragazzi ed ha ascoltato con attenzione i loro racconti, i loro messaggi musicali e i lavori fatti sui cartelloni che avevano portato. Ha poi parlato loro della nascita del Giubileo cristiano e di quello che ha prodotto ,nel tempo, anche a livello sociale, come la nascita di opere di carità come gli ospedali che ancora esistono a testimonianza dello spirito di accoglienza e solidarietà.
Al termine dell’incontro i ragazzi si sono diretti nei giardini del Principe e nello spirito della Rievocazione Storica hanno fatto la merenda del pellegrino. Sono stati invitati dalle insegnanti di religione, che hanno organizzato l’evento, ad abbandonare le solite merende di ogni giorno e per l’occasione portare un panino con affettato o formaggio alla maniera dei pellegrini del medioevo che mangiavano pane con carne secca e formaggio. Anche i professori si sono uniti a questo momento di convivialità e dopo aver fatto colazione sono rientrati tutti a scuola.
I ragazzi hanno imparato che le strade dei pellegrinaggi hanno permesso un cambiamento della società del passato. Le persone camminando e incontrando luoghi e persone diverse hanno permesso scambi linguistici, economici e culturali , arricchendo la società occidentale che è fondata sui principi cristiani della condivisione, inclusione e solidarietà. Questo evento è stato l’occasione per far rivivere ai ragazzi un momento del passato ma anche per far vivere loro un paese che poco conoscono, un po’ per la loro giovane età e un po’ perché non hanno più l’abitudine di vivere il proprio territorio, un paese come Palestrina ricco di storia e cultura di cui dovranno essere un giorno i custodi.