Terminato il drammatico periodo di lockdown che aveva tenuto sotto scacco la vita pubblica di tutta Italia tra la fine dell’inverno e metà primavera 2020, le successive fasi di ripartenza delle attività hanno comportato anche una nuova crescita dei furti di auto, fenomeno tra i più deprecabili in quanto ad essere sottratti ai legittimi proprietari sono beni spesso acquistati con fatica, mantenuti con spese anche non indifferenti e – nonostante l’evoluzione dei sistemi di localizzazione – sempre meno rintracciati. Gran brutte notizie, e per più di un motivo: al dispiacere di vedersi portata via la propria auto dai “soliti ignoti”, con tutte le conseguenze che ne derivano (anche psicologiche), non ultimo il fatto che il suo ritrovamento non è affatto sicuro; e un possibile aumento degli importi assicurativi per la polizza Incendio-furto a carico di tutti gli automobilisti.

La foto è puramente descrittiva
I veicoli più ricercati sono i suv, sottratti spesso utilizzando dispositivi hi-tech per sottrarre l’auto: il 25% dei furti dei mezzi a ruote alte e delle vetture di ultima generazione viene portato a termine in questo modo, beffando i sistemi di protezione in soli 30 secondi.
Ma ad Ariccia, noto Comune dei Castelli Romani, sembra sovvertire tutte le statistiche: a essere presa di mira, a quanto ci racconta un nostro lettore, sembrerebbe essere la piccola e simpatica suzuki sj 410, tutt’altro che suv e tutt’altro che Hi tech
“Lo scorso lunedì, tra le 18.30 e le 20.00 è scomparsa la mia auto, parcheggiata in via della costa ad Ariccia. Si tratta di un suzuki sj 410, un piccolo fuoristrada dell’89 molto caratteristico. È stata subito sporta denuncia ai carabinieri di Ariccia.
Solo dopo aver fatto circolare l’accaduto sui social, mi ha contattato un ragazzo di Albano Laziale, che non meno di un mese fa ha subito il furto della stessa tipologia della mia”


