Un’atmosfera declinata attraverso il colore lilla ha accolto, in preziosi dettagli floreali organizzati con cura, il vasto numero di partecipanti all’evento “Disturbi dell’Alimentazione e Nutrizione Preventiva”, svoltosi il 14 marzo scorso, nella Stanza dell’Acqua di Palazzo Doria Pamphilij di Valmontone a cura dell’Assessore alla Salute Maria Luisa Piacentini, del Consigliere Silia Bucci e del Sindaco Veronica Bernabei, da sempre sensibile al tema.
I disturbi alimentari rappresentano una problematica grave e spesso invisibile che colpisce persone di ogni età e sesso. Nonostante la loro incidenza, il tema resta ancora troppo spesso un tabù. In occasione della Settimana del Fiocchetto Lilla, la Città di Valmontone dedica un momento di riflessione a questa delicata questione, organizzando un incontro che darà voce a testimonianze dirette e coinvolgerà una squadra di esperti provenienti da diverse discipline. L’intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, fornire informazioni utili e offrire strumenti pratici per la prevenzione di questi disturbi.
La lunga e storica scalinata di ingresso alla Sala decorata da affreschi è stata arricchita da uno stuolo di candele profumate, rami di pesco in piena fioritura, una miriade di farfalle. Ogni partecipante è stato accompagnato tra installazioni con palloncini e una sfilata di lucine a guidare dolcemente i propri passi verso la bellissima stanza dove si è tenuto il convegno.
Grande professionalità da parte del parterre dei relatori, per lo più personale medico-sanitario, che si sono alternati ad illustrare contenuti espressi in modo divulgativo per accompagnare il pubblico, intervenuto numeroso, attraverso il cammino della prevenzione e della attenzione alla propria salute.
Il convegno (ad ingresso libero e gratuito) si è articolato nel corso di tutto il pomeriggio tra gli interventi dei vari professionisti.
La giovane Beatrice Bruschi ha tenuto a portare la propria testimonianza diretta del fatto che si possa guarire dai disturbi alimentari. La ragazza di Valmontone, in passato affetta da questo tipo di problematica, oggi è una universitaria che ha saputo convertire la sua dolorosa parentesi di malattia nell’oggetto del suo approfondimento di studio. Un esempio emblematico da tenere a modello di speranza positivo per incoraggiare chiunque attraversi momenti di fragilità o incorra in disturbi alimentari. Beatrice ha fatto del suo problema una esperienza costruttiva ed è determinata a supportare, con la professione che in futuro svolgerà dopo la Laurea, altre persone che si possano sentire intrappolate in un rapporto sbilanciato con il cibo e con la visione di se stessi e del proprio corpo.
Ai microfoni di Monolite Notizie la giovane valmontonese ritorna dopo le dichiarazioni dell’anno scorso, con ancora più consapevolezza e la forza appassionata che sorregge chi ha trasformato un punto debole nella sua forza. Tutto ciò ha comportato un travagliato percorso in cui, immaginiamo, non saranno mancati i momenti bui e nemmeno le fasi in cui, non essendo in equilibrio con se stessi rispetto alla realtà esterna, magari si sono potute travisare situazioni, parole o comportamenti. Una malattia infida perchè altera la percezione di sè ed impone allo sguardo una visione del mondo e delle relazioni falsata da una lente invisibile che danneggia, in primis, le persone che per sensibilità sono più esposte.
“Quando stai male ti senti mal visto e non compreso.”
conferma Beatrice Bruschi e poi sottolinea con fermezza:
Affidarsi ad un professionista è fondamentale per la guarigione.
“Dopo tanta ricerca ho trovato il centro multidisciplinare a cui affidarmi e si è creata quella alleanza terapeutica che è fondamentale per risolvere il problema dei disturbi alimentari”.
Ecco emergere un’altra parola chiave proprio dalla spontaneità delle parole di Beatrice: la fiducia che è il presupposto essenziale affinché si avvii un corretto percorso terapeutico verso la guarigione. Un presupposto che richiede l’incontrò di molteplici componenti soggettive e, come ammette la giovane, arriva dopo tanti tentativi che, fortunatamente, non hanno scoraggiato la ragazza:
“L’importante è non arrendersi e continuare, ciascuno con i propri tempi, a cercare aiuto, conforto e una soluzione cercando il pool di professionisti “gusti”.
Sul ruolo dei social e dell’esposizione mediatica Beatrice Bruschi dichiara ai microfoni di Monolite Notizie:
“Si, è vero, però in realtà grazie ai social ho trovato un gruppo che è diventato la mia community con cui ci scambiamo consigli e supporto proprio sul tema dei disturbi alimentari.
Il Consigliere Silia Bucci (nella fotografia sotto, è la signora a sinistra, accanto al Sindaco Veronica Bernabei, a destra l’Assessore Maria Luisa Piacentini) dichiara:
Con il nostro lavoro vogliamo dare un input per tutte le persone che ne hanno bisogno.
Oltre alla testimonianza di Beatrice Bruschi, quella di Rebecca Cellitti, letta dall’attrice che ha catalizzato, in un silenzio di ascolto attivo e totale, tutta la gremita platea. In uno dei passaggi Rebecca si paragona ad una farfalla:
“(…) Una farfalla. Non una di quelle dai colori straordinari e variopinti. Solo una farfalla. Eppure c’è qualcosa di raro in lei…è stanca, appare abbattuta, con le ali bianche stropicciate come un foglio vecchio e usato. Si posa, è così autentica che il suo respiro affannato è percettibile. Ispira forse come se si preparasse a ripartire, a spiccare nuovamente il suo volo. Così sofferente, giovane eppure già piena di lividi blue, di urti, come se avesse già vissuto tanti attimi, chissà quante vite, è titubante… (omissis)”.
Durante il convegno è emerso purtroppo che questa problematica, purtroppo inizia a riguardare anche ad una percentuale maschile in crescita. I medici hanno chiarito che le emozioni ed i sentimenti sono alla base dell’equilibrio e si richiede di curare anche gli aspetti legati alla educazione sentimentale.
Presente in prima fila come massimo esponente istituzionale di Valmontone, accanto alle alte autorità come i vertici della Polizia Locale, il Sindaco Veronica Bernabei, presente anche all’inaugurazione del “Giardino Rosa” (cliccando qui i Lettori di Monolite Notizie possono rivedere l’inaugurazione delle tre panchine rosa, venerdì 7 marzo 2025, in Piazza Ballarati, a Valmontone, alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna e del Diritti delle Donne, evento a cura della Associazione “Il Girasole di Mirella Morgia”).
A proposito della seconda edizione della manifestazione che indaga il ruolo dell’alimentazione per la salute e per l’equilibrio di Ha dichiarato l‘Assessore alla Salute di Valmontone Maria Luisa Piacentini:
Vorrei ringraziare ad uno ad uno tutte le persone che hanno partecipato perchè vedere questa partecipazione ci stimola a fare sempre meglio. La testimonianza di Beatrice, per la seconda volta, è stata molto importante per me perchè c’è stata ancora una evoluzione.
La prossima volta ci sarà una sorpresa da parte della stessa Beatrice Bruschi.
Una lettura di grande effetto ha aperto l’evento e commenta così l’Assessore Piacentini:
Ho visto che questo filo conduttore che abbiamo scelto, la farfalla, è stata molto apprezzata dal pubblico ma anche dai medici che sono intervenuti. La farfalla è un simbolo di rinascita, di una trasformazione. Beatrice (Bucci n.d.r.) ne è la testimonianza.
Per quanto riguarda la scenografia che abbiamo dietro, piena di farfalle colorate, dobbiamo ringraziare l’Assessore Laura Munic che si è data da fare affinché i bambini le realizzassero ed è stato un modo per coinvolgere anche i più piccoli rispetto all’iniziativa, la ringrazio molto di questo. Così come ringrazio la Consigliera Comunale Silia Bucci che ha curato tutti l’allestimento decorativo lungo la scala di Palazzo Doria.
Questo è un tema molto importante e mi ha colpito tanto l’entusiasmo dei professionisti della salute che sono intervenuti. Li ringrazio, come ho detto durante il convegno, non solo per aver partecipato, ma anche per averci fatto vedere il loro entusiasmo, la loro carica. Questo vuol dire che, come dicono loro, e come abbiamo potuto vedere, si può guarire.
Assessore Piacentini, penso che la vita di ognuno sia paragonabile a quella della crisalide, uno spazio che esiste per determinare le trasformazioni. La farfalla, che si vesta da evoluzione, cambiamento, svolta, ha necessità di un momento specifico in cui individuare con chi creare fiducia e scegliere di far morire il bruco per rinascere. C’è una frase di Lao Tse che dice:
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla “.
Risponde l’assessore alla Salute di Valmontone:
Questo è l’augurio per tutti, la giornata di oggi vuole essere anche solo prevenzione. Ringrazio di nuovo il Sindaco Veronica Bernabei, non smetterò mai di ringraziarla perchè mi ha dato fiducia perchè crede tantissimo in questi progetti e non finirò mai di ringraziarla.
Assessore, nella sala in cui non c’era più un posto disponibile né in piedi né a sedere, si è notata con piacere anche una discreta presenza maschile, silenziosa ma molto attenta.
“Si, ho notato anch’io, veramente sono molto soddisfatta di questo. Insieme possiamo fare la differenza. C’è stata ancora più partecipazione dell’altra volta, quindi andiamo avanti così”.
Conclude l’Assessore Piacentini.
Alessandra Battaglia



“(…) Una farfalla. Non una di quelle dai colori straordinari e variopinti. Solo una farfalla. Eppure c’è qualcosa di raro in lei…è stanca, appare abbattuta, con le ali bianche stropicciate come un foglio vecchio e usato. Si posa, è così autentica che il suo respiro affannato è percettibile. Ispira forse come se si preparasse a ripartire, a spiccare nuovamente il suo volo. Così sofferente, giovane eppure già piena di lividi blue, di urti, come se avesse già vissuto tanti attimi, chissà quante vite, è titubante… (omissis)”.