Dal 13 al 16 marzo 2025, il palcoscenico dello Spazio Diamante di Roma ospiterà una nuova produzione firmata Tiezzi con lo spettacolo “Giorni Infelici” di Sabrina Scuccimarra, per la regia di Martino D’Amico. L’opera, interpretata da Sabrina Scuccimarra, affronta il tema della routine e della consapevolezza della nostra esistenza, con uno sguardo profondo e, al tempo stesso, comico.
“Giorni Infelici” racconta la giornata di Donna, una protagonista sola, interpretata magistralmente dalla stessa Scuccimarra, che affronta la sua routine quotidiana. A prima vista, potrebbe sembrare una giornata come tante altre: una serie di conversazioni abitudinarie, amori ideati, e l’intenzione di mantenere tutto incanalato nel binario dello stereotipo felice, costruito nel corso di cinquant’anni di semi-vita. Tuttavia, il monologo esplora la fragilità di questa sicurezza apparente, e come anche il minimo cambiamento possa minare il castello di certezze in cui Donna si è rifugiata.
La scoperta di un’inaspettata “vicina” costringerà Donna a fare i conti con se stessa e con il suo modo di vivere, portandola a un’improvvisa consapevolezza che ribalterà il finale della sua giornata. “Giorni Infelici” non vuole solo raccontare l’infelicità o la noia dell’esistenza umana, ma anche come, nonostante tutto, noi sopravviviamo ad essa, spesso senza rendercene conto.
Lo spettacolo è un omaggio a Samuel Beckett, ma con voce propria prende spunto dalle sue riflessioni sulla vita e sulla condizione umana, offrendo una visione più personale e sfumata che esplora la consapevolezza illusoria che Donna ha della propria vita. Nel corso dello spettacolo la protagonista attraversa le sue fragilità: la sua sopravvivenza a quella routine appare comica proprio per la sua mancanza di vera consapevolezza, facendo risaltare l’assurdità della condizione umana con un tocco di ironia.
Inoltre l’evento offre al pubblico anche un incontro postspettacolo in cui sviluppare insieme la riflessione collettiva. Venerdì 14 marzo, subito dopo lo spettacolo, si terrà l’ incontro con il pubblico, moderato dal giornalista e critico teatrale Andrea Pocosgnich. Sarà un’opportunità per riflettere insieme sulla profondità dei temi trattati nello spettacolo e sul processo creativo dietro la messa in scena. Un’occasione per condividere emozioni e pensieri con la compagnia e con gli altri spettatori.
Sottolinea Martino D’Amico nelle note di regia:
“Giorni Infelici” è un atto di coscienza, l’evidente inutilità dello sforzo di rompere l’assordante cliché in cui abbiamo chiuso la nostra esistenza. Donna, la protagonista e sola interprete di se stessa, affronta la sua magnifica giornata con la corazza delle conversazioni abitudinarie e degli amori ideati, attenta a che tutto resti incanalato nel binario dello stereotipo felice e dei luoghi comuni, costruiti con cura in 50 anni di semi-vita. E cosi, da sempre e per sempre, per arrivare alla fine della giornata. Anche la vitalità di un cervello e di un cuore vivo e pulsante, viene ridotta a modello intangibile ed inalterabile; anche un ricordo improvviso o una pausa non prevista, potrebbe distruggere quel castello di certezze.
Donna recita così il suo copioncino quotidiano ma l’inaspettato arrivo di una “vicina” stravolge tutto, costringendola a cambiare il finale.
Lo spettacolo prende spunto, ovviamente, da “Giorni Felici” di S. Beckett.
Prende spunto, sia chiaro, come accade dai grandi maestri, ma non vuole minimamente paragonarvisi, né esserne estensione. E se nel capolavoro del grande scrittore irlandese, la forza drammatica non risiede nel dialogo, perfetto e senza increspature, riproducente una normale conversazione di una coppia piccolo borghese impegnata in discorsi di circostanza, ma nel dato visivo (la desertificazione scenica, la pistola, …) in “Giorni Infelici”, il dialogo che Donna inscena coi suoi personaggi brevettati, riproduce l’atto di coscienza del cliché di vita e quotidianamente ne riafferma la forza e il valore, in uno sviluppo solo illusorio di consapevolezza. Cristallizzato, invece, anch’esso in un modello rassicurante e partecipato.
Qui, cioè, la traccia di vita è lo sforzo di consapevolezza e parlarne, parlarne, parlarne… Donna ci mostra, suo malgrado, non l’umano soffrire, il vuoto delle nostre esistenze ma come noi sopravviviamo ad esso, in un processo che appare cosciente ma cosciente non è. E questo è anche molto comico.
conclude Martino D’Amico.
Riepilogo Info
Giorni Infelici
SPAZIO DIAMANTE // SALA WHIT in Via Prenestina 230B Roma
Dal 13 – 16 marzo 2025
Venerdì 14 marzo, dopo lo spettacolo, si terrà un incontro con il pubblico
Modera il giornalista e critico teatrale Andrea Pocosgnich
Da giovedì a sabato h 21:00 – domenica h 17:00
prezzo biglietti 14,00 € – ridotti 12,00 € disponibili su: ticketone, al botteghino della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO negli orari di apertura, al botteghino dello SPAZIO DIAMANTE da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo


