Oggi, 21 novembre, celebriamo la Giornata Nazionale degli Alberi, un’occasione per riflettere sull’importanza cruciale degli alberi nelle nostre città. Non più considerati solo come elementi del paesaggio naturale, gli alberi sono attori fondamentali nelle aree urbane, contribuendo in modo significativo al benessere ambientale e alla qualità della vita.
Associare gli alberi esclusivamente al bosco o alla foresta ci fa dimenticare il ruolo chiave che svolgono nelle città, dove troppo spesso sono visti come un ostacolo o un pericolo. Con l’80% dei cittadini europei destinati a vivere in aree urbane entro il 2050, è essenziale comprendere perché gli alberi sono vitali per il nostro ambiente urbano.
In un contesto in cui la sostenibilità e la salute urbana sono sempre più cruciali, celebrare la Giornata Nazionale degli Alberi è un promemoria di quanto gli alberi siano fondamentali per la nostra vita quotidiana e per il futuro delle nostre città.
Raniero Maggini, Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana, sottolinea l’importanza del verde nella Capitale: “Roma è una città ricca di verde, dove gli alberi caratterizzano alcuni degli scorci più noti e rendono uniche importanti aree naturali. La Capitale necessita di risorse dedicate alla cura di questo straordinario patrimonio, garantendo indirizzi chiari e pertinenti ai fini della manutenzione del verde, evitando potature invasive che spesso hanno compromesso la stabilità degli alberi. Occorre una programmazione vivaistica – ed il rilancio della stessa – che permetta di procedere alla messa a dimora di nuovi individui o che consenta la sostituzione di piante cadute o malate. E’ però fondamentale guardare agli alberi con un nuovo approccio, che non si limiti a considerarli esclusivamente in termini produttivi ma in ragione del più ampio valore che assumono negli ambienti che popolano, dell’irrinunciabile aiuto che garantiscono al tempo dei cambiamenti climatici.”
Gli alberi, oltre a donare bellezza al paesaggio urbano, svolgono funzioni vitali per la salute dell’ambiente cittadino. Assorbono la CO2, riducono il particolato atmosferico emesso dalle attività umane e producono ossigeno, rendendo l’aria più pura. Inoltre, filtrano l’acqua, riducendo la diffusione degli inquinanti e prevenendo allagamenti grazie alle radici che aumentano la permeabilità del suolo.
Le chiome degli alberi agiscono come barriere fonoassorbenti, riducendo il rumore urbano a livelli meno nocivi. L’ombra generata contribuisce a abbassare localmente la temperatura, riducendo i consumi di aria condizionata e contrastando le isole di calore estivo.
Il WWF propone la regola del “3-30-300”: 3 alberi visibili da ogni abitazione, 30% di copertura arborea in ogni quartiere e uno spazio verde a non più di 300 metri da casa.
Gli alberi offrono servizi eco-sistemici che migliorano la qualità della vita urbana. Studi dimostrano che persone che vivono in città con più spazi alberati hanno uno stile di vita più sano, con meno probabilità di sovrappeso.
Le ricerche confermate da diversi studi dimostrano che chi abita in luoghi pieni di verde sviluppino parametri biologici più virtuosi scaturiti in larga misura dalla maggior propensione ad uscire nel verde, a camminare in esterna e a fare attività fisica. In ragione di questi dati la probabilità di essere in sovrappeso scende fino al 40%.
Gli alberi stimolano la creatività, riducono lo stress e trasmettono sensazioni di pace e benessere. Inoltre, forniscono habitat e sostanze nutritive per diverse specie animali.
Oltre a garantire una gestione adeguata degli alberi, è cruciale piantarne di nuovi. Le Strategie UE “forestale” e “per la biodiversità” al 2030 obbligano ora a rendere le città più verdi. La scelta delle specie arboree deve considerare le condizioni del sito, il clima, le caratteristiche anatomiche e il ruolo che gli alberi dovranno svolgere.
Per produrre ossigeno, gli alberi assorbono la CO2 e fino ad un quarto del particolato atmosferico emesso dalle attività antropiche (traffico veicolare, riscaldamento, emissioni industriali), rendendo così più pura l’aria che respiriamo quotidianamente in città. Gli alberi filtrano anche l’acqua, riducendo la diffusione degli inquinanti urbani in suolo e nei corsi d’acqua. Inoltre, le chiome degli alberi assorbono quasi la metà dell’acqua piovana, mentre le radici aumentano la permeabilità del suolo rispetto ad una superficie cementificata o asfaltata, facilitando così la penetrazione dell’acqua e riducendo il rischio di allagamenti o inondazioni.
Le chiome degli alberi sono in grado di assorbire anche le onde acustiche, fungendo da barriere fonoassorbenti e riducendo il rumore delle città che sempre più spesso raggiunge livelli ritenuti nocivi. L’ombra degli alberi, inoltre, abbassa localmente la temperatura di diversi gradi: questo consente di ridurre sia i consumi di aria condizionata che la mortalità estiva dovuta al fenomeno delle isole di calore.
Se per noi tutti questi preziosi servizi sono gratuiti, in realtà hanno un valore anche economico: ad esempio, il valore di mercato delle abitazioni presso un’area alberata è superiore anche del 5%.
Oltre ad una adeguata gestione degli alberi funzionale ad evitare l’abbattimento dovuto a cattiva manutenzione come troppo spesso ancora accade, è importante aggiungerne di nuovi: anche le Strategie UE “forestale” e “per la biodiversità” al 2030 ora obbligano a rendere le città più verdi.
La scelta delle specie arborea da impiegare è importante perché non tutte si adattano bene a contesti inquinati e con scarsa disponibilità idrica e di volume di suolo quali quelli urbani. Le specie da utilizzare – meglio se molteplici piuttosto che una sola – vanno selezionate in base al sito di impianto, alle condizioni climatiche, ad alcune caratteristiche anatomiche (stabilità dei rami, invasività delle radici) e al ruolo che dovranno svolgere: alcune sono più adatte contro l’inquinamento, altre per fare ombra, altre a scopo ornamentale e così via.