Il 10 maggio, presso la sala Uci Cinemas di Roma Est, il giovane regista Emiliano Ferrera ha presentato in anteprima nazionale il suo film “Oltre il confine”. Questo lavoro, articolato in tre episodi, rappresenta una ventata di freschezza per gli amanti del genere western, combinando abilmente elementi tradizionali con un tocco di modernità.
Il genere “spaghetti western” ideato agli albori degli anni ’70 e anche lanciato a livelli sublimi dal grande genio Sergio Leone, che seppe trasformare un genere tipicamente americano rivoluzionandolo in una chiave al contempo epica, poetica e assolutamente iconica, conta incalcolabili estimatori specialmente in America.
Un genere che ha regalato davvero momenti memorabili a spettatori di tutte le generazioni ed è una notizia splendida che un giovane regista come Emiliano Ferrera, profondamente appassionato del filone, si dedichi a realizzare film western coinvolgendo come location questo nostro stupendo spicchio di territorio un tempo favoloso set di film western. Monte Guadagnolo, Camposecco di Camerata Nuova, ai confini di Lazio ed Abruzzo, Campo Imperatore proprio in provincia dell’Aquila, Campocatino – Guarcino, a Frosinone.
Si tratta del secondo film di Emiliano Ferrara che già si era cimentato con lo stesso amato genere -trattato anche in diversi validissimi cortometraggi più datati- in “Oro e piombo”, annunciato come “un omaggio a Sergio Leone”.
Ora il giovane regista -come dichiara ai microfoni di Monolite Notizie- è tornato dietro la macchina da presa per omaggiare proprio tutti i grandi autori del meraviglioso genere western che hanno fatto grande il cinema italiano.
Il film “Oltre il confine” è un omaggio anche a tutto il pubblico che ama il genere e che sopratutto ama il cinema che consente di immergersi in mondi ed ambienti anche molto diversi e lontani. Amo questo film visceralmente. Ringrazio tutti, e sono tanti, coloro che nel cast artistico e tecnico ma anche chi ha contribuito a vario titolo per il film!”.
Sorrisi, selfie, abbracci, autografi, strette di mano, foto, video e poi tanti applausi dalla grande sala gremita per l’impegno e il saluto a tutti i partecipanti alla pellicola che si radunano occupando l’elegantissimo palco sotto lo schermo. Le sensazioni si percepiscono molto emozionanti, aleggia nell’aria ancora l’atmosfera polverosa delle immagini che scorrono sul grande fascinoso schermo, una atmosfera respirata e vissuta per più di un’ora e mezza. Non mancano infatti momenti di commozione tra complimenti e incoraggiamenti anche da parte di grandi autorità in materia presenti alla proiezione. Nel video-servizio di Monolite Notizie le loro dichiarazioni a caldo.
“Oltre il confine” di Emiliano Ferrera è uno sguardo sulle donne che, durante quel periodo purtroppo sperimentavano sulla propria pelle situazioni e vicende di una crudezza atroce. Certo il richiamo agli episodi di attualità è struggente.
Alcune dinamiche, fatte le dovute proporzioni e apportati alcuni correttivi, dolorosamente si ripropongono un tempo come oggi.
Certo il selvaggio West lo era soprattutto ai danni del genere femminile e da questo punto di vista la sensibilità e la ricerca del regista Emiliano Ferrera si apprezza molto.
Dunque il film risulta certo un sentito omaggio al genere western, ma ha tonalità che sottolineano una attenzione al mondo delle donne. Ne scaturisce un western che riesce a rinnovarsi grazie a una narrazione che mette al centro figure femminili forti e complesse. Con passione e cura per i dettagli, Ferrera conferma la sua capacità di organizzare una produzione corale, riuscendo a trasmettere autenticità e innovazione. Questo film rappresenta un importante contributo al cinema italiano, ribadendo il legame eterno e sempre verde tra il grande schermo e l’anima western.
Tecnicamente la pellicola si suddivide in tre episodi, due dei quali già noti al pubblico: “Redemption” e “Black Town”, mentre il terzo, “Appuntamento a White Buffalo”, chiude questa mini-trilogia di 103 minuti.
Nel primo episodio, Redemption, Susan, una fragile donna venduta dal padre a un uomo malvagio, si ritrova incolpata dell’omicidio del suo carnefice. Questo episodio esplora temi di oppressione e redenzione attraverso la lotta di Susan per la propria libertà.
Nel secondo episodio, Black Town,è proprio il nome della città in cui una donna, temuta per la sua fama di potente strega, controlla tutto quel che accade. Un uomo coraggioso deve affrontarla per salvare una dolce fanciulla in pericolo. La storia mostra di addentrarsi nei significati del potere e della magia, creando un’atmosfera di tensione e mistero.
Infine nel terzo episodio, intitolato Appuntamento a White Buffalo, vediamo uno sceriffo stanco e vicino alla pensione inseguire un criminale spietato, insieme alla sua inesperta vice, che necessita di costose medicine per curare la madre.
Questo episodio conclude la trilogia con un avvincente inseguimento che mescola abilmente elementi noir e western.
L’aspetto che più ci ha colpito seguendo la bellissima Premiere è che Emiliano Ferrera, nella realizzazione di “Oltre il confine”, abbia dato vita a un western atipico dove le donne non solo rivestono ruoli paritari rispetto agli uomini, ma diventano figure trainanti della narrazione. Questa scelta innovativa emerge chiaramente dalle interpretazioni del cast.
In “Redemption”, Nora Luis tocca il cuore degli spettatori con la sua emotività, affiancata dal fascino indiano di Simona Lavinia Mancini. “Black Town” vede una straordinaria Yasmin Pucci, che incarna una strega crudele con occhi magnetici, contrastata dalla purezza di Luce Cardinale.
Infine, in “Appuntamento a White Buffalo”, Giulia Morgani brilla con un’interpretazione camaleontica e scaltra, capace di evolvere in un contesto dai toni quasi noir.
Lo stesso Emiliano Ferrera dimostra versatilità, recitando e dirigendo, accompagnato da un intramontabile Stefano Jacurti e un convincente Valerio Rota Vega.
Le colonne sonore, curate da Alessandro Giordano per “Redemption” e Klaus Veri per “Black Town” e “Appuntamento a White Buffalo”, riflettono perfettamente il ritmo serrato e drammatico delle storie. Le ambientazioni, riprese nelle terre laziali ed abruzzesi, confermano la tradizione del western all’italiana, offrendo scenari davvero di intensa spettacolarità che assurgono al ruolo di veri e propri co-protagonisti del film.
Dal punto di vista della distribuzione estera le prospettive del film sembrerebbero davvero molto buone, specie in America, dove il genere “spaghetti-western” è apprezzatissimo e quindi questa nuova pellicola con tutta probabilità verrà presto attenzionata.
Alessandra Battaglia
Riepilogo Info
Film “Oltre il confine”
Anno : 2024
Durata : 103 minuti
Distribuzione : Old Type
Genere : occidentale
Nazionalità : italiana
Regia : Emiliano Ferrera
Data di uscita : 10 maggio 2024


