Home Eventi e Moda I PINK FLOYD LEGEND TORNANDO AD INCANTARE L’AUDITORIUM

I PINK FLOYD LEGEND TORNANDO AD INCANTARE L’AUDITORIUM

da redazione

Esplosivo, memorabile, strabiliante: tre aggettivi per descrivere lo spettacolo immersivo offerto dai ‘Pink Floyd Legend’ lo scorso 3 agosto nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il prossimo 3 febbraio saranno di nuovo all’Auditorium di Roma che sta già per registrare un clamoroso sold out. Vi proponiamo il racconto e video della precedente data estiva in cui è presente il famosissimo compositore Ron GEESIN, autore della celeberrima Suite che manda in delirio il pubblico salendo sul palco insieme a un ensemble di 100 artisti per la messa in scena del capolavoro pinkfloydiano.

Il concerto ‘Atom Heart Mother’ dei Pink Floyd Legend incassa così un altro clamoroso sold out sicuramente anche grazie al citato super ospite speciale. In ogni caso la cover band è l’unica ad eseguire ‘Atom’ nella versione integrale accompagnata da Coro e Orchestra e seguendo la partitura originale di Geesin con il quale infatti i Legend stessi hanno sottoscritto a Londra, anni fa, un sodalizio artistico. La particolarità del concerto è totale: lo spettatore si ritrova completamente catturato da uno show visivamente potentissimo, accattivante perché mai banale e anzi ricchissimo di colpi di scena. Tra aeroplani che si schiantato sul palco fino al gigantesco Pig che rotea durante l e ancora il personaggio di ‘We don’t need education’ c’è un incessante susseguirsi di evoluzioni.

Quasi tre ore di emozioni tra luci laser e effetti scenografici sorprendenti accompagnano la musica che cavalca la serata conquistando scroscianti applausi che arrivano come ondate dagli spalti più alti della Cavea fino alla primissima fila. Su tutto campeggia un gigantesco oblò di 5 metri di diametro che, posizionato dietro la band, funge da schermo su cui si rivedono i video e i filmati originali dell’epoca; l’effetto è ipnotico: sembra un futuristico stargate che mostra il nostro recente passato. Ottima anche la selezione delle canzoni che segue un mix di combinazioni tra musica classica e rock, alternando eleganti momenti fatti di delicate melodie ad altri di pura potenza sinfonica. ‘Atom’ si presta a raccontare la transizione del gruppo britannico che lascia la musica psichedelica per dedicarsi al progressive rock. Infatti si tratta del disco associato alla fase più matura del percorso artistico per i Pink Floyd. Ottima la scelta -che riscuote un tripudio di applausi- di inserire nel concerto anche i più grandi successi del gruppo britannico: dai brani degli esordi a quelli più recenti, che la formazione romana ha riproposto nella classica formazione.

Adesso torniamo al nuovo appuntamento con i Pink Floyd Legend che si esibiranno venerdì 3 febbraio all’Auditorium di Roma.

“Il mio non è un ritorno in palcoscenico, ma un ritorno a sorridere”, afferma Raffaele Paganini, che dopo un’assenza dalle scene durata molti anni, si prepara appassionatamente ad interpretare Syd Barrett, musicista dei Pink Floyd perdutosi nelle regioni sconosciute della “luna (intesa come malattia mentale) e a cui i compagni della band resero omaggio in alcune loro iconiche canzoni. Paganini, già primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma e popolarissimo grazie alle apparizioni in programmi televisivi di grande ascolto come Fantastico negli anni ’80, ci racconta che “un giorno Daniele Cipriani mi telefona per propormi di subentrare a Denys Ganio nella ripresa di SHINE Pink Floyd Moon.

La mia risposta non poteva che essere «SÌ!!!», con un grido che partiva dal profondo dell’anima come quello della vocalist in The Great Gig in the Sky! Perché, pur essendo un ballerino classico abbeverato alla fonte di Ciaikovsky e degli altri grandi compositori, faccio parte di quella generazione che respirava ancora nell’aria le canzoni dei Pink Floyd. Per non parlare della mia grandissima amicizia sia con Micha van Hoecke, sia con Denys Ganio, entrambi artisti al cui fianco ho lavorato per anni. Insomma, il ruolo di Syd mi calza in maniera stu-pe-fa-cen-te: era scritto nelle stelle che dovessi un giorno interpretare SHINE Pink Floyd Moon.”

Le stelle a cui Paganini allude sono onnipresenti nelle liriche dei Pink Floyd: Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour esortano Syd a continuare a brillare, cantandogli “Shine on, you crazy diamond!”. Vien da pensare che in SHINE Pink Floyd Moon, ispirato da questi versi, Micha abbia impartito una simile e imperitura esortazione ideale, prima a Denys Ganio, e ora a Raffaele Paganini.

Le stelle e la luna dei Pink Floyd tornano dunque a splendere in queste notti d’estate: si riaccendono in scena le luci psichedeliche, riprendono a roteare e dardeggiare i ballerini della Compagnia Daniele Cipriani (tra cui Mattia Tortora, alter ego giovane e guizzante di Syd/Paganini), mentre gli acclamati – nonché italianissimi – Pink Floyd Legend (direttore musicale Fabio Castaldi) e le loro tre potenti vocalist, lanceranno nell’etere l’ipnotico sound e le liriche ammalianti della band inglese.

A coloro che gli chiedevano come descrivere SHINE Pink Floyd Moon, Micha van Hoecke rispondeva senza esitazione: “È un’opera rock”. A quasi un anno dalla scomparsa di Micha, ci sentiamo di dire che quest’opera rock, rimontata dalla sua assistente coreografa e moglie Miki Matsuse e da Stefania Di Cosmo, è il testamento spirituale del coreografo russo-belga, un lavoro intriso di speranza, rappresentata dalla tremolante fiammella che Syd/Paganini accende nell’oscurità. SHINE Pink Floyd Moon ci esorta ad accendere il lato luminoso della nostra luna interiore, simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa di ogni essere umano, per combattere il materialismo dilagante dei nostri giorni e ritrovare sempre noi stessi, il nostro “io”, anche in questi tempi bui di smarrimento.

LE PROSSIME DATE DI SHINE Pink Floyd Moon

3 febbraio 2023 -b Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala S. Cecilia

21 marzo 2023 – Firenze, Teatro Verdi.

 

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