A Cave da qualche giorno è tornato a fare bella mostra di sé e della sua gloriosa storia il vagoncino del trenino Roma-Fiuggi che transitava fino al 1983 proprio nella stazione locale di Piazza Nassirya.
Si tratta di un monumento fuori dal comune che è stato restaurato e riconsegnato alla cittadina in perfette condizioni. Purtroppo nel corso dei 5 anni dalla sua installazione, avvenuta nel 2018, il bel vagoncino simbolo della storia di Cave e del territorio aveva subito diversi atti vandalici. Pertanto si è provveduto a restaurarlo ed ora, come nuovo, torna ed essere emblema di una pagina di storia del trasporto su rotaia che ha accompagnato le vite di tantissime persone.
Presenti alla cerimonia il Sindaco Angelo Lupi, l’Assessore alla cultura dott.ssa Silvia Baroni, il Presidente della Pro Loco di Cave Emiliano De Carolis e la Preside Maria Vittoria Frascatani con una bella rappresentanza di piccoli allievi della scuola dell’infanzia di Cave.
Molto educativa e coinvolgente la cerimonia che ha visto coinvolti i bambini, a cui il Sindaco Lupi e l’Assessore Baroni hanno spiegato come questo vagone rappresenti un pezzo di storia del trasporto su rotaia che accompagnava la ferrovia elettrica con binario a scartamento ridotto delle “vicinali”. La ferrovia, progettata dall’ingegnere di Cave Antonio Clementi, come è stato ben illustrato ai piccoli, rappresentava il principale collegamento tra Roma e Frosinone, passando per Fiuggi.
Il primo tratto venne inaugurato a giugno 1916 e collegava Roma a Genazzano. Successivamente, a maggio del 1917 venne annessa anche Fiuggi e poi a luglio la tratta connetteva fino a Frosinone persone e merci. Questo aspetto giocò un ruolo chiave per i prodotti dei territori. L’Assessore Silvia Baroni ha sottolineato nell’esposizione ai bambini come il trenino consentisse alle deliziose specie di castagne di Cave, i famosi marroni, di raggiungere in treno la destinazione francese dove venivano impiegate per creare gli squisiti marron glaces. Dunque il trenino storico è stato cruciale per l’economia e lo sviluppo delle cittadine che intersecava e la sua preservazione è importante per mantenere viva la memoria delle radici della comunità.
Il fatto che la vettura risalga al 1930 aggiunge un valore storico significativo, e il suo posizionamento in piazza Nassiriya a Cave la rende un emblema della crescita sociale della città legata a questo tracciato ferroviario. La decisione del Comune di restaurare il vagone dopo gli atti vandalici mostra un impegno a preservare il patrimonio storico e culturale della comunità.
È triste vedere come nel corso degli anni l’aumento del traffico automobilistico abbia portato alla soppressione di molte tratte ferroviarie, ma la conservazione di pezzi come il “trenino” contribuisce a preservare la memoria di un’epoca passata.
Inoltre, coinvolgere i più giovani nella cerimonia di riconsegna e consentire loro di esplorare il treno mostra un impegno per educare le nuove generazioni sulla storia locale e sulle tradizioni.
Di fronte al “trenino” c’è la Biblioteca comunale sulla cui parete è stato da poco inaugurato anche il murales intitolato “Oltre il muro”, frutto della collaborazione con il Liceo Artistico “Matisse” di Cave e l’associazione “Cami”. Lungo la parete si ricostruisce per immagini un’altra parte importante di storia locale che racconta lo sviluppo economico della Cave fino agli anni ’30, ed aggiunge un ulteriore elemento visivo e narrativo alla storia della città. Il business della Cave del ‘900 quando, precisamente fino agli anni ’30, era caratterizzato dalla coltivazione dei gelsi e del baco da seta, in seguito fulcro delle attività fu la coltivazione del tabacco fino ad arrivare alla produzione e raccolta alla castagna, con un importante produzione di marroni che, da Cave, venivano esportati in Francia per la realizzazione dei marron glaces.
Guardando il murales si rintracciano i vari aspetti della storia peculiare di Cave e, ad accompagnarne il senso, c’è la frase di una poesia del poeta locale Paolo Pasquazi, detto Tajafino.
È positivo vedere la comunità coinvolta nella preservazione del suo patrimonio e nella condivisione di queste storie attraverso iniziative culturali come il restauro del “trenino” e la realizzazione del murales.