Dal 13 al 24 novembre 2024, il Teatro Vittoria di Roma ospita un’opera teatrale avvolta nell’oscurità dei suoi protagonisti: “CATTIVI – L’incanto dell’ombra”, scritto e interpretato da Gennaro Duccilli, con la regia di Adam Reith. Un viaggio attraverso i meandri più oscuri della memoria e dell’animo umano, che porta lo spettatore ad affrontare i personaggi malvagi che hanno attraversato il teatro di tutti i tempi, da Shakespeare a Cechov, da Artaud a Melville.Un’occasione per chi ama il teatro che sfida, inquieta e fa riflettere. In scena un affascinante e tenebroso viaggio nei labirinti della memoria. Lo spettacolo infatti racconta la storia di un attore al termine della sua carriera, ormai stanco e disilluso, che si confronta con le maschere del male che ha interpretato nel corso della sua vita. Il palcoscenico diventa il luogo in cui passato e presente si mescolano, e attraverso un gioco di luci e ombre, l’attore rivive le sue interpretazioni più inquietanti: da Iago e Riccardo III di Shakespeare, a Otello e Shylock, fino ai personaggi tormentati di Artaud e Camus. L’attore rivive, tra incubi e realtà di palcoscenico, le sue interpretazioni più inquietanti e così i Cattivi del Teatro si affacciano alle porte della sua coscienza malata. A fare da contrappunto un vecchio juke-box, un misterioso suggeritore e il fantasma di un amore.
L’essenza del male, così come esplorato dalla letteratura e dal teatro, diventa il cuore pulsante della sua esistenza. Con l’aiuto del suo Daimon, una creatura multiforme che rappresenta il suo spirito guida, l’attore rivive attraverso una serie di trasfigurazioni i ruoli che hanno segnato la sua carriera, come il tormentato Dr. Jekyll/Hyde di Stevenson, il crudele Caligola di Camus, o il drammatico Achab di Melville, il capitano ossessionato da Moby Dick. Ogni personaggio diventa una maschera da indossare e gettare via, in un gioco di specchi che riflette le angosce più profonde dell’animo umano. Il Male come specchio della natura umana è il tema che attraversa la pièce teatrale. Il concetto di “Cattivo”, in questo spettacolo, non è ridotto a una semplice caricatura, ma si trasforma in uno specchio inquietante, che riflette le paure, le colpe e le perdite di un attore che ha vissuto ai margini della propria esistenza. La tensione tra innocenza perduta e corruzione, tra il passato glorioso e il presente oscuro, diventa un tema centrale, con l’ombra della morte che incombe, rappresentata dalla figura del Suggeritore, evocato dalla memoria di Cechov. Questa presenza, a metà tra la realtà e l’incubo, accompagna l’attore nel suo ultimo viaggio, verso la consapevolezza finale che il teatro è l’unico luogo in cui la vita e la morte si incontrano.
In scena, insieme a Duccilli, anche Eleonora Mancini e Giordano Luci, che contribuiscono a creare un’atmosfera surreale, in cui le maschere della memoria e della paura si sovrappongono a quella che sembra una realtà malata e frammentata. Le scene, disegnate da Sergio Gotti, e il sound design di Giulio Duccilli, sono fondamentali per creare questa dimensione di distorsione e perdita di identità. Il palco diventa un luogo di confine tra il teatro e la vita, tra l’incubo e la realtà, mentre la luce, curata da Antonio Accardo, esalta il contrasto tra luce e ombra, simbolo di un viaggio interiore senza ritorno. A chiusura di questo viaggio, l’attore si trova di fronte al suo ultimo mostro: un Moby Dick dalle sembianze umane e disumane, un’icona di tutti i cattivi che ha incarnato, ma anche una riflessione finale sulla natura del teatro stesso. L’arpione che lancia verso l’animale non è solo un atto fisico, ma un tentativo di riscatto, di riconciliazione tra il passato e il futuro, tra il bene e il male. Alla fine, lo spettacolo si conclude con un’immagine forte: un vecchio specchio incrinato, in cui si riflette una bambola rotta, simbolo della fine di un’era e della frantumazione di un’identità ormai irriconoscibile. CATTIVI è, quindi, un’opera che non si limita a rievocare i grandi cattivi del teatro e della letteratura, ma ne scava l’essenza più profonda. Il pubblico farà un tuffo tra gli scritti di grandi autori indagando i meandri del pensiero, dei ricordi e delle rappresentazioni che associamo ai fatti. La riflessione su personaggi come Riccardo III, Otello, Iago, ma anche sulla figura del Cenci di Artaud o su Salomè di Wilde, è anche una riflessione sul teatro stesso e sul ruolo che questo ha nell’umanizzare, ma al contempo nel distorcere, i nostri più oscuri desideri e impulsi. Sfileranno in questo percorso personaggi come Pulcinella che andranno fondersi con i Pierrot di Laforgue, e con l’abisso nero in cui si ritrova il Dr. Jekyll/Hyde di Stevenson o con i personaggi shakesperiani di Riccardo III, Otello, Iago, Shylock o con la terribilità dei Cenci di Artaud o nella ricerca dell’impossibile del Caligola di Camus o nel gioco perverso di Erode e Salomè di Wilde. E alla fine l’attore si ritroverà al cospetto, come il capitano Achab di Melville, dell’ultimo mostro Moby Dick che avrà sembianze straordinariamente umane e al contempo disumane, e lanciando l’arpione verso quel bianco abbacinante, trapasserà e ricongiungerà passato, presente e futuro nel frantumarsi di un vecchio specchio incrinato in cui si riflette una vecchia bambola rotta. Cosa accadrà? Per scoprirlo c’è tempo fino al 24 novembre.
Dal 13 al 24 novembre, CATTIVI offre al pubblico una possibilità unica di confrontarsi con la parte più oscura della natura umana, attraverso il teatro, l’arte per eccellenza che ci permette di affrontare il nostro lato più oscuro senza filtri. Non una semplice rappresentazione, ma un’esperienza coinvolgente, dove il male non è mai solo finzione, ma una riflessione sulle nostre stesse paure.
Alessandra Battaglia
Riepilogo Info
“CATTIVI – L’incanto dell’ombra”
di e con Gennaro Duccilli
date: dal 13 al 24 novembre 2024
location: Teatro Vittoria – Attori & Tecnici
Piazza S.Maria Liberatrice n.10
Roma
Botteghino tel 06. 5740170 06 5740598
Come arrivare al Teatro Vittoria:
Metro: Piramide; Tram: 3; Bus: 23, 30, 75, 83, 170, 280, 716, 781.
Biglietti (prevendita inclusa):
intero: platea 30,00 Euro, galleria 24,00 Euro.
ridotto (under 35/over 65 oppure cral) platea 23,00 Euro, galleria
ridotto under 18 : platea 15,00 Euro, galleria 13,00 Euro