Home Cultura e Spettacolo “Buonanotte, caro Albert”: la gravità raccontata a teatro

“Buonanotte, caro Albert”: la gravità raccontata a teatro

Viaggio teatrale nel cuore della scienza, tra esperimenti, intuizioni e geniali scoperte

da Alessandra Battaglia

Domenica 19 gennaio 2025, alle ore 11.30, il Teatro Villa Pamphilj di Roma ospiterà la prima assoluta dello spettacolo “Buonanotte, caro Albert”, un nuovo capitolo del progetto “Science Fiction – la scienza a teatro”, ideato dal collettivo Effetto Joule. La pièce, scritta da Enrico Ferraro e interpretata da Valeriano Solfiti, si propone di svelare le meraviglie della scienza in modo inedito e coinvolgente, portando il pubblico alla scoperta di una delle domande più affascinanti e misteriose:  Che cos’è la gravità?  Lo spettacolo, che segna l’apertura del ciclo 2025 della rassegna, non si limita a trattare il concetto fisico della gravità, ma esplora le sue implicazioni storiche e filosofiche. Come si è arrivati a comprendere questa forza invisibile che condiziona ogni aspetto della nostra esistenza? Quali furono le intuizioni di Galileo, Newton e Einstein, e come hanno cambiato il nostro modo di percepire il mondo? Attraverso una narrazione che intreccia scienza, filosofia e storia, Buonanotte, caro Albert stimola la riflessione su come, per comprendere la gravità, sia necessario sviluppare una sensibilità particolare – quella di un pensiero capace di guardare oltre l’apparenza, di cambiare punto di vista e di immaginare l’inimmaginabile.

La rassegna Science Fiction nasce dall’incontro tra scienziati, attori, registi e formatori con l’obiettivo di abbattere il muro che spesso separa il grande pubblico dalla scienza, facendola percepire come una disciplina elitaria e incomprensibile. Il progetto, infatti, si propone di avvicinare la scienza a chiunque, anche a chi non ha dimestichezza con la materia, rendendo temi complessi e affascinanti come la fisica, la matematica e l’astronomia accessibili e coinvolgenti attraverso il linguaggio teatrale. “Science Fiction” non è solo un esperimento culturale, ma un tentativo di restituire alla scienza la sua dimensione più umana, fatta di errori, sogni, fallimenti e conquiste straordinarie. Le storie degli scienziati, con le loro vite e visioni, meritano di essere raccontate, e il teatro diventa il mezzo perfetto per farlo, traducendo concetti astratti in emozioni tangibili. Il collettivo Effetto Joule, fondato nel 2017, ha già conquistato il pubblico con altri progetti teatrali di grande successo, come 55 minuti e 20 secondi (2017), L’ombra di Gagarin (2020), e il format video Anarchy In The U Kitchen (2020).

Con Buonanotte, caro Albert, la compagnia continua a esplorare il potenziale narrativo della scienza, dimostrando che la conoscenza scientifica può essere raccontata anche attraverso il teatro, un linguaggio che tocca le corde più intime della sensibilità umana. Enrico Ferraro, autore dello spettacolo e mente dietro il progetto, è laureato in fisica e dottore in bioinformatica, con un forte impegno nella divulgazione scientifica e nella promozione del pensiero critico. Valeriano Solfiti, attore e regista, dona al personaggio di Einstein la sua profonda capacità di interpretazione, mescolando ironia e dramma in una performance che promette di affascinare e commuovere il pubblico. Con il patrocinio del Teatro Villa Pamphilj e l’ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, “Buonanotte, caro Albert” è un’opportunità unica per assistere a uno spettacolo che non solo racconta la scienza, ma la fa vivere, esplorando in modo inedito il legame tra mente umana e leggi universali. Una lezione di fisica molto speciale e a teatro ma anche-viceversa- un’esperienza teatrale che farà riflettere, emozionare e, soprattutto, divertire in modo unico su argomenti da banchi di scuola che riescono ad affascinare ad ogni età.  La scienza, raccontata attraverso il linguaggio del teatro, non è mai stata così affascinante.

Alessandra Battaglia

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