Home Castelli Romani Giovanni Grasso a Colleferro: “L’amore buono non pretende, dà”

Giovanni Grasso a Colleferro: “L’amore buono non pretende, dà”

Il Sindaco Sanna presenta il romanzo del consigliere del Quirinale

da redazione

Lunedì 16 giugno, nel cuore della biblioteca comunale “Riccardo Morandi” di Colleferro, si è tenuto un nuovo appuntamento del ciclo “Conversazioni con gli Autori”, che ha visto protagonista Giovanni Grasso, giornalista, scrittore, autore televisivo e consigliere per la comunicazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in foto insieme).

A dialogare con lui, il sindaco di Colleferro e vicesindaco della Città metropolitana di Roma, Pierluigi Sanna, in un incontro partecipato e ricco di spunti di riflessione.

Nel Videoservizio del nostro giornale Monolite Notizie che accompagna questo articolo i Lettori possono vedere i protagonisti che illustrano le loro considerazioni.

Grasso ha presentato “L’amore non lo vede nessuno” (Rizzoli, 2024), il suo nuovo romanzo, un thriller psicologico con sfumature contemporanee.

Al centro della trama, due sorelle diversissime: Federica, donna affascinante e spericolata, muore in un presunto incidente stradale; Silvia, più riservata, inizia a sospettare che dietro quella morte ci sia molto di più. L’incontro con un misterioso uomo al funerale e un patto curioso – vedersi ogni martedì, senza mai rivelare la propria identità – danno il via a un’indagine che si muove sul crinale tra verità e autoinganno.

“L’amore tossico pretende, quello buono dà”,

ha affermato Grasso, sintetizzando il messaggio che attraversa il romanzo. Al centro della discussione, temi attuali come il narcisismo patologico, le relazioni disfunzionali, le difficoltà di comunicazione intergenerazionale e il disagio emotivo che attraversa la gioventù.

Grasso ha sottolineato come la psicologia oggi debba essere parte integrante della narrativa, perché la letteratura può ancora insegnarci a riconoscere i segnali di una relazione malsana.

In apertura dell’incontro, il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna ha rivolto una domanda che ha strappato un sorriso al pubblico:

“Grasso, ma dove trova il tempo per scrivere?”.

La risposta dello scrittore è arrivata con semplicità e autenticità:

“Se non facessi questo lavoro, probabilmente non avrei mai scritto. È proprio il contatto con la realtà, con le persone e con i drammi veri della nostra epoca, a spingermi a raccontare. Scrivo nei fine settimana, quando posso. Le idee nascono da sole, ma ultimamente, per via del periodo storico, procedono un po’ più lentamente.”

Il sindaco ha poi evidenziato la crescente incapacità dei giovani di comunicare, anche per effetto di una cultura digitale che riduce le emozioni a brevi impulsi.

Un fenomeno apparentemente banale come l’abbandono del corsivo, ha spiegato, riflette cambiamenti più profondi nel modo in cui apprendiamo e pensiamo.

“Non sappiamo ancora come il cervello si stia trasformando nell’era post-scrittura”,

ha aggiunto Aldo Grasso. Durante l’incontro si è parlato anche di lettura e impegno culturale, o meglio, della loro assenza.

“L’Italia è un paese di scrittori che non leggono,”

 

ha detto Sanna con amarezza. Solo il 40% degli italiani legge almeno un libro l’anno, mentre cresce l’uso di social e contenuti frammentari, più facili da consumare ma meno capaci di lasciare un segno.

Eppure, la letteratura può ancora sorprendere. Lo dimostra il progetto teatrale nato dal romanzo: una trasposizione scenica firmata dal regista Piero Maccarinelli, con Stefania Rocca e Giovanni Crippa, che debutterà al Festival dei Due Mondi di Spoleto dall’11 al 13 luglio.

Quanto al titolo del romanzo, Grasso ha rivelato che nasce da una riflessione di Sant’Agostino: “L’amore non lo vede nessuno, ma si riflette nei volti degli innamorati.” Un invito a guardare oltre l’apparenza e riconoscere l’autenticità nei gesti, non nelle parole.

Il pomeriggio si è concluso con domande dal pubblico e con un pensiero condiviso: la scrittura, quando è sincera, riesce ancora a passare oltre la voce, a scavare in profondità, a generare consapevolezza.

“Non esiste una morale unica”,

ha detto Grasso.

“Ma se ce n’è una, è forse proprio questa: l’amore vero non chiede nulla, e non ha bisogno di farsi vedere per esistere.”

Una riflessione intensa sull’amore tossico, il disagio giovanile e la forza della parola scritta presentata dal Sindaco Sanna che ha dialogato con il consigliere del Quirinale sul suo nuovo romanzo alla biblioteca “Riccardo Morandi” stimolando in tutti la voglia di leggere il libro.

Alina Bucci

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