La Nuvola dell’Eur ha ospitato ieri un evento -con tanti studenti- che ha scosso le coscienze e acceso i riflettori su un tema dolorosamente attuale: la violenza psicologica che si nasconde dietro il revenge porn e il body shaming. In occasione del decennale del progetto Women for Women Against Violence, l’incontro ha raccolto esperti di vari settori per sensibilizzare il pubblico, in particolare i giovani, sui devastanti effetti di questi fenomeni che quotidianamente affliggono migliaia di vittime, molte delle quali adolescenti.
Il titolo dell’evento, “Ferite Digitali: il dramma invisibile delle vittime del web tra Revenge Porn e Body Shaming”, ha tracciato il perimetro di un tema che mette in evidenza due tra le forme più insidiose di violenza psicologica online. Se da un lato la diffusione non consensuale di immagini intime è un crimine che espropria la dignità delle persone, dall’altro il body shaming – la derisione pubblica dell’aspetto fisico – mina profondamente l’autostima, provocando vergogna, isolamento e, nei casi più gravi, disturbi alimentari e pensieri autolesionistici.
In un mondo in cui la rete è diventata un luogo di continua esposizione e giudizio, dove la privacy è sempre più fragile e l’intimità può trasformarsi in un’arma di distruzione psicologica, l’evento ha evidenziato quanto sia necessario un cambiamento radicale nel nostro approccio alla tecnologia e alla comunicazione.
L’incontro, moderato dalla vicedirettrice del TG2 Elisabetta Migliorelli, ha visto la partecipazione di numerosi esperti, tra cui rappresentanti della polizia postale, del settore educativo, della tecnologia e del cinema. Il dialogo tra questi professionisti ha creato un’occasione di riflessione sul futuro della rete e sulle soluzioni possibili per proteggere le nuove generazioni.
“Siamo tutti connessi, legati in una rete che può essere un aiuto, ma anche una trappola”,
ha affermato Migliorelli, mettendo in luce la necessità di promuovere una solidarietà che travalichi le differenze, per affrontare insieme le sfide della vita. Il suo intervento ha sottolineato che la questione non riguarda una divisione tra donne e uomini, ma la necessità di combattere insieme contro la violenza in tutte le sue forme.
Un altro intervento importante è stato quello di Barbara Strappato, Vice Direttore della Polizia Postale, che ha lanciato un appello alle centinaia di studenti presenti.
“Il revenge porn è una violenza invisibile che può colpire chiunque. I social, se usati male, diventano come roghi moderni dove le persone vengono bruciate pubblicamente”,
ha detto Strappato, avvertendo del pericolo della viralità in rete e della necessità di una maggiore consapevolezza sull’uso della tecnologia.
Leonardo Ferrara, Capo Struttura Serialità 4 e Offerta Digitale di Rai, ha poi presentato la serie NUDES prodotta da RaiPlay, che affronta proprio il tema del revenge porn tra i giovani.
“Con il linguaggio del cinema possiamo cambiare prospettiva e raccontare storie crude ma necessarie per aiutare i giovani a riconoscere i pericoli della rete”,
ha dichiarato Ferrara.
L’attrice Sveva Alviti, protagonista della serie, ha aggiunto una riflessione personale:
“Serve più empatia e meno giudizio. Anche un errore può diventare letale se finisce nelle mani sbagliate. Proteggere chi amiamo significa anche proteggerlo dagli effetti devastanti di una società che giudica troppo e ascolta poco.”
Il momento più emotivamente intenso dell’incontro è stato senza dubbio la testimonianza di Barbara Bartolotti, sopravvissuta a un tentato femminicidio e fondatrice dell’associazione Libera di vivere. Con grande coraggio, ha mostrato le sue cicatrici, ma anche la sua rinascita.
“La bellezza vera è sopravvivere e rinascere, anche quando il mondo ti vuole spezzare”,
ha dichiarato con forza, mandando un messaggio di speranza e resilienza.
Un segno tangibile di sostegno è arrivato anche da personalità come Beppe Convertini, conduttore televisivo e volto di Women for Women Against Violence, e Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia e sostenitrice delle iniziative per il benessere psicologico e la prevenzione della violenza. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di eventi come questo per dare voce a chi non riesce a parlare e sensibilizzare i giovani su tematiche cruciali.
L’incontro si inserisce all’interno delle celebrazioni per i 10 anni di Women for Women Against Violence, iniziativa ideata e organizzata da Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas ETS. A corollario dell’evento, è stata allestita una mostra fotografica immersiva che racconta, attraverso gli scatti di Tiziana Luxardo, le storie di violenza e resilienza delle donne, un tributo alle vittime e una riflessione sulla loro forza.
La mostra è visitabile fino al 10 aprile presso il Roma Convention Center “La Nuvola”, con ingresso libero dalle 10:00 alle 17:00. Un’occasione per vedere e ascoltare le storie di chi ha vissuto l’orrore, ma ha trovato la forza di ricominciare.
Women for Women Against Violence ha dunque proposto un evento che non solo ha messo in luce le ferite invisibili inflitte dalla violenza online, ma ha anche lanciato un messaggio di speranza e di educazione alla consapevolezza. In un mondo sempre più digitale, la protezione della nostra identità e la promozione di una cultura del rispetto sono oggi più che mai urgenti.
David Cardarelli
Riepilogo Info
“Ferite Digitali”
Dal 2 al 10 aprile 2025 – Roma Convention Center “La Nuvola” Viale Asia, 40/44 – Roma
Orari di apertura: Tutti i giorni dalle 10 alle 17.00 Ingresso libero